La regione Sardegna bandisce concorsi interni per l’accesso alla categoria D

Dopo la contrattualizzazione dei primi 103 stabilizzandi a domanda, la Giunta regionale della regione Sardegna ha lanciato i concorsi interni con il bando per l’accesso alla categoria D. Seguiranno nei prossimi giorni i bandi relativi alle altre categorie. Sempre la prossima settimana verrà pubblicato, secondo quanto annunciato, il bando per il concorso riservato agli stabilizzandi dell’Amministrazione secondo quanto previsto dall’articolo 3 (lettera B, comma 2) della legge 37 approvata dal Consiglio regionale nel dicembre del 2016.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

8 Risposte a “La regione Sardegna bandisce concorsi interni per l’accesso alla categoria D”

  1. E’ ora che i sindacati mettano da parte la riclassificazione e chiedano i concorsi interni per tutte le categorie, dirigenti compresi. Il decreto legislativo n.75 all’art. 22, comma 15, lo consente nel limite del 20% del fabbisogno della Regione.

  2. “L’intera azione di reclutamento del Sistema Regione riguarderà più di 350 persone”.
    In Sicilia, per meno di un migliaio di potenziali elettori, non si muove nessun politico…..

  3. Il dramma di noi siciliani è che siamo ancora ancorati al regno delle due sicilie ed al concetto gattopardesco, che si debbano superare i venti di cambiamento, chinando la testa per poi non cambiare niente.
    Accettare le informazioni che vengono da fuori lo stretto, anche da una isola a statuto autonomo come la Sardegna è un arricchimento ed uno stimolo di unficare questa benedetta italia, che dal 1960 ancora aspetta.
    A partire dai 187 collaboratori esterni ( porta borse e staf. del presidente dell’assemblea regionale ) che non esistono neanche all’Eliseo, giustificati da un certo de luca che si presenta in T.V. per difendere l’indifendibile.
    Guardare fuori è capire dove si sbaglia cercando di denunciare cio’ che non va, fottersene significa anche non poter dire fogna, poiche’ è tale perche’ non si ascoltano le denunce esterne, anche a modo di informazione.

  4. La Regione Sardegna più che un passo avanti rispetto alla Regione Siciliana, è amministrata da persone con un certo livello di intelligenza, cercano di tenere in considerazione le necessità di tutti i lavoratori (stabili e precari), compreso il diritto alla carriera dopo 20 anni di lavoro.
    In Sicilia si adottano provvedimenti mirati, per favorire coloro i quali sono amici della politica, ed oggi a differenza di 25 anni fa, lo fanno in maniera maldestra alla vista di tutti.
    Il risultato: Finiscono in TV, (Non è l’Arena di Giletti), e in quell’attimo di notorietà, seppur sorridenti per validare le azioni intraprese , pur arrampicandosi sugli specchi, fanno una magra figura.
    Buona Giornata

  5. @Gico
    Scusami ma proprio non capisco perché sei contrario a qualsiasi informazione che metta in risalto la discriminazione cui da qualche anno sono soggetti i dipendenti regionali.
    Se la cosa non ti interessa, non leggerla. Se qualcuno scrive su Facebook o su qualche altro blog qualcosa che non mi interessa, io non la leggo, non gli chiedo perché l’ha scritto. Può darsi che quello che a te sembra una minkiata, qualche altro la reputi interessante.

  6. ma chi se ne fotte della sardegna con la fogna che abbiamo gia qua

  7. Almeno la regione Sardegna un passo in piu’ rispetto alla regione sicilia lo fa. Invece di infornare personale senza neanche un pseudo concorso interno. Dando la possibilita di avanzamento di carriera a personale ( dicesi 400 ) assunti nel duemila, scavalcando gente entrata dal 78 /90 -che aspetta o ha aspettato, poiche’ oggi in pensione la vicedirigenza.

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