Pensione di reversibilità, dopo quanti anni di matrimonio? La norma anti badanti è incostituzionale

La pensione di reversibilità spetta anche se dalla data delle nozze e la morte della moglie/marito è passato un giorno soltanto. Infatti nel nostro ordinamento la reversibilità non viene calcolata in base alla durata del vincolo o all’età dei coniugi ma è un diritto che matura automaticamente sia in caso di matrimonio religioso che civile in comune.

In passato si è tentato di mettere dei limiti in modo da evitare matrimoni lampo con persone anziane in fin di vita o comunque con un quadro clinico compromesso. Tali limiti sono stati chiamati “anti-badanti” poiché in molte occasioni sono proprio le persone che passano più tempo con gli anziani ammalati a circuirli e cercare dei modi per lucrare alle loro spalle.

Nello specifico la norma del 2012 prevedeva una riduzione consistente dell’importo della pensione calcolato in base alla differenza di età tra i coniugi qualora il deceduto avesse avuto almeno 70 anni e il superstite almeno vent’anni di meno.

Tuttavia, come abbiamo anticipato, la Corte costituzionale nel 2016 ne ha dichiarato l’illegittimità in quanto contraria ai principi di ragionevolezza, uguaglianza e solidarietà. Dunque ad oggi non esiste alcun limite temporale e chi è sposato da un giorno può vantare le stesse pretese di chi ha avuto un lungo matrimonio.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir