“Regionali in pensione? Un bluff” I sindacati contestano il piano precari

Repubblica del 16 novembre 2013. Per leggere l’articolo cliccaci sopra.

«UN bluff che serve solo a screditare i regionali dicendo che avranno privilegi».

I sindacati contestano il piano al quale stanno lavorando il governo regionale, con l’ assessore Patrizia Valenti, e il ministero della Funzione pubblica guidato da Gianpiero D’ Alia.

«È inaccettabile che i dipendenti vengano sbattuti in prima pagina sui giornali come fruitori di irrealizzabili privilegi per colpa di dichiarazioni demagogiche rilasciate, probabilmente con troppa leggerezza, da parte da vertici politici del settore che ingenerano aspettative nei lavoratori non realizzabili alla luce della normativa vigente», dicono Dario Matranga, Marcello Minio e Michele D’Amico del Cobas-Codir. «A tutto questo – incalzano i sindacalisti – si aggiunge il fatto che per i dipendenti regionali i risparmi di spesa sarebbero del tutto virtuali. I regionali, infatti, a differenza di tutti i dipendenti degli enti locali e della sanità siciliana che vengono pagati dall’Inps, anche se andassero in pensione graverebbero sempre sul bilancio regionale. Il risparmio, in questo caso, si realizzerebbe solamente nella misura in cui, a fronte dei prepensionamenti, la Regione decidesse di non assumere altro personale».
I sindacati autonomi propongono quindi un percorso alternativo a quello dei prepensionamenti in deroga alla legge Fornero: «Chiediamo al governo la possibilità di verificare un accompagnamento alla pensione finalizzato, insieme con una complessiva riclassificazione di tutto il personale, alla modernizzazione dell’intera macchina amministrativa, attivando, laddove si individuassero vuoti di organici, concorsi pubblici finalizzati a dare una giusta speranza di lavoro, oltre che ai moltissimi precari, anche ai troppi giovani siciliani disoccupati».

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir