Rideterminazione della dotazione organica. Fortunatamente non ci sono esuberi

Si è svolto, ieri, il previsto incontro tra il Dirigente Generale della Funzione Pubblica, Giovanni Bologna, e i rappresentanti delle OO.SS., avente come ordine del giorno la riduzione della dotazione organica del comparto (5%) e della dirigenza (25%), così come previsto dalla delibera n. 317 del 4 settembre 2012.

Prima di rinviare la seduta a dopo l’insediamento del nuovo Assessore (come richiesto da COBAS/CODIR e SADIRS), il Dirigente Generale ha fornito alcuni dati pervenuti dai dipartimenti regionali, anche se ancora non completi (Cobas e Sadirs hanno chiesto, in proposito, di inviare un ulteriore sollecito ai dirigenti generali che non hanno ancora ottemperato, ricordando loro le sanzioni previste dalla legge in caso inadempimento), che evidenzierebbero, come, rispetto ad una dotazione organica del comparto non dirigenziale fissata dall’art. 51 della L.R. 11/2010 in 15.600 unità, il personale attualmente in servizio (compreso il personale delle Terme) sia, invece, pari a 13.965 unità.

Anche la dotazione organica della dirigenza stabilita dalla legge 10/2000 in 2.490 unità, vede, ad oggi, in servizio 1.868 dirigenti.

Anche se, come già detto, si è trattato di una riunione preliminare in attesa dell’insediamento del nuovo assessore, l’amministrazione ha tenuto a rassicurare che non verranno dichiarati esuberi di personale.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Rideterminazione della dotazione organica. Fortunatamente non ci sono esuberi”

  1. Alèèè, tutti salvi come volevasi dimostrare! I dirigenti vanno bene; il comparto pure, ma allora perchè non ci sono i soldi per pagare gli stipendi? E tutti i precari dove li mettiamo? Bhe, i precari percepiscono 800 euro mensili, dice Crocetta in TV, e non hanno i soldi per comprare il lattuccio e il pane ai figli! Presidente ma che dici? 800 euro li prendono quelli part-time forse….! I precari della regione sicilia, e sottolineo PRECARI, hanno signori stipendi della media di 1.800 o 2.000 euro mensili (vedi le fasce D della protezione civile); I forestali con qualifica di bracciante con indennità e figli a carico percepiscono più di 2000 euro mensili, per non parlare della disoccupazione durante il periodo fermo. Cari politici tutti ormai sanno è inutile nascondere il cielo con un dito!

  2. Caro Benedetto,

    La ringrazio per l’opportuno chiarimento. Ma se, per certi versi, è un bene – soprattutto vista l’attuale crisi che ha tutta l’aria di essere strutturale e non contingente – che non ci siano esuberi è però del tutto evidente che “da qui all’eternità” la Regione Siciliana dovrà imparare a “friggere con l’olio che ha”, il che vuol dire, fuor di metafora, che non è più rinviabile una razionalizzazione dell’uso dei suoi organici a partire, prioritariamente, dalla dirigenza, superando – e ciò non mi pare, francamente, una “bestemmia” – le distorsioni della L.R. 10/2000 che nata (per darne, invero forzatamente, una lettura magnanima) per favorire prassi d’efficienza e managerialità di tipo privatistico ha, invece, fatto da volano alla creazione di un numero esorbitante di aree, servizi e unità operative che non trovano giustificazione alcuna in termini organizzativi ed appaiono spesso un mero espediente formale dal quale far discendere le note “contrattualizzazioni” dei dirigenti che fanno di essi (semplifico al massimo) una sorta di singolarissimi ibridi di dipendenti pubblici e privati ad un tempo.

    Riguardo, invece, al comparto – ed essendo possibile, anzi probabile, che vi siano esuberi o carenze d’organico in ambito dipartimentale – è mia opinione che vadano favorite ed incentivate quanto più è possibile le prassi di “trasferimento volontario”, superando, ad esempio, le logiche da “il numero è potenza” dei dirigenti generali assai restii – com’è noto – finanche a favorire le positive ricadute determinabili da un corretto uso dei cosiddetti atti d’interpello (per i non addetti ai lavori, formali richieste di personale già nell’organico della Regione Siciliana operate con procedura – dirò impropriamente così – pubblica).

    Assai cordialmente, Pietro Bolenares

  3. Caro Pietro,
    sicuramente sono stato infelice nell’esposizione.
    2490 è la dotazione organica originaria della dirigenza cui va applicata la riduzione del 25% (che fa esattamente il numero di dirigenti ad oggi in servizio).
    Lo stesso va fatto per il comparto cui va applicata la riduzione del 5% rispetto alla dotazione fissata dall’art. 51 della L.r. 11/2010.
    Le percentuali del 5% e del 25% sono state fissate dalla delibera di Giunta 317 del 4 settembre u.s. Non dovrebbero esserci, pertanto, nuovi ingressi.

  4. Premesso che 13.965 unità di personale del comparto – anche tenendo nel debito conto delle speciali competenze autonomistiche della Regione Siciliana – mi sembrano, ad occhio e croce, troppe (quante, di queste, assunte a seguito di pubblico concorso?), ciò che mi pare francamente incredibile è ritenere ancora “insatura” (come si dice con brutto “tecnicismo”) la dotazione organica della dirigenza. Visto che già è difficilissimo capire cosa dirigano tutti i 1.868 dirigenti in servizio, c’è proprio la necessità di aggiungerne altri (scusate il maiuscolo) SEICENTOVENTIDUE?

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