Spending review. Ecco le novità introdotte nella bozza all’esame del consiglio dei ministri. Saltano le ferie forzate ma c’è poco da stare allegri

Meno dipendenti pubblici e meno uffici. Confermato il taglio del 10% del personale e del 20% della dirigenza. I dipendenti pubblici avranno meno spazio per lavorare: meno uffici e meno metri pro-capite. I buoni pasto si ridurranno a 7 euro, le ferie non potranno essere monetizzate. Stop ai concorsi per i dirigenti.

Duro colpo, più che ai sindacati, ai dipendenti pubblici. In caso di revisione degli organici i sindacati saranno solo informati, e sarà possibile farlo anche dopo che il dirigente di turno avrà deciso.

Pagella per gli statali. Arriva la pagella per i dipendenti statali: nel decreto si legge che verranno individuati per decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di concerto con il ministero dell’Economia, i criteri per “la valutazione organizzativa e individuale” dei dipendenti pubblici. ”Nelle more dei rinnovi contrattuali”, si legge nella bozza, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, “previo parere della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, sono individuati i criteri per la valutazione organizzativa e individuale dei dipendenti pubblici, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 18 del decreto legislativo 29 ottobre 2009, n. 150. I criteri stabiliti con il predetto decreto non si applicano alle amministrazioni che sono già dotate di strumenti per la valutazione organizzativa ed individuale dei dipendenti”.

Saltata la norma delle “ferie forzate”. E’ saltata anche la norma che obbligava i dipendenti pubblici alle ferie per la chiusura degli uffici nella settimana di ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno.

Stretta sul personale degli enti locali. Arriva una stretta sul personale degli enti locali. Secondo la bozza del decreto legge, fermo restando i vincoli già previsti, entro il 2012 verranno stabiliti “i parametri di virtuosità per la determinazione delle dotazioni organiche, tenendo prioritariamente conto del rapporto tra dipendenti e popolazione residente”.  ”A tal fine – si legge nella bozza – è determinata la media nazionale del personale in servizio presso gli enti, considerando anche le unità di personale in servizio presso le società di cui all’articolo 76, comma 7, terzo periodo, del citato decreto-legge n. 112 del 2008. A decorrere dalla data di efficacia del decreto gli enti che risultino collocati ad un livello superiore del 20 per cento rispetto alla media non possono effettuare assunzioni a qualsiasi titolo; gli enti che risultino collocati ad un livello superiore del 40 per cento rispetto alla media applicano le misure” previste dal decreto legge. Le nuove misure arriveranno con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare entro il 31 dicembre 2012 d’intesa con Conferenza Stato-città ed autonomie locali.

Meno 200 milioni a università pubbliche. Più 200 milioni alle private. Leggi l’articolo

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir