Statali. Favorire la mobilità armonizzando contratti e retribuzioni nei vari settori del pubblico impiego

Si studierà un percorso simile anche alla Regione Siciliana?

Verranno eliminate le differenze retributive tra i vari dipartimenti?

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Un apposito gruppo di lavoro si occuperà di studiare l’armonizzazione del sistema retributivo e contrattualistico.

Di fatto proprio le differenze di trattamento tra un’amministrazione e l’altra sono uno dei principali ostacoli alla mobilità, anche quando al lavoratore non viene chiesto di spostarsi in un’altra città. Un esempio può essere illuminante.
La Presidenza del Consiglio sta cercando di riportare 33 dipendenti del Dipartimento del Turismo al ministero dei Beni culturali, dal quale si erano spostati circa sei anni fa. Ma questo ritorno non è indolore: comporta una perdita di circa 3-400 euro al mese, perché storicamente Palazzo Chigi garantisce condizioni ` economiche migliori, anche a parità di lavoro svolto.
Con il provvedimento adottato, che inevitabilmente fronteggerà proteste e ricorsi, viene tra l’altro cancellato nel caso specifico un privilegio storico, il diritto di opzione per l’amministrazione con il trattamento più favorevole. D’altra parte, in molti casi in cui dipendenti transitavano verso amministrazioni più “povere” queste hanno dovuto comunque garantire in qualche modo il mantenimento delle condizioni precedenti. Anche di questi nodi si dovrà occupare la squadra di Cottarelli.

Il Messaggero – Statali, per spingere la mobilità nel mirino contratti e stipendi

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir