Come volevasi dimostrare. La regione non trova le professionalità al proprio interno e si rivolge all’esterno

Il progetto “Streets”, finanziato dall’Unione europea prevede il contributo di cinque ingegneri e architetti specializzati in trasporti. Il governo li cerca tra i dipendenti regionali. Ma non ne trova. Così ecco l’avviso pubblico alla ricerca degli esperti.

Il vero problema è che nei vari atti di interpello per la ricerca di particolari professionalità appartenenti al ruolo organico dell’amministrazione regionale, non si fa riferimento ad alcun budget economico disponibile per retribuire l’incarico.

Per quale motivo, dunque, il personale del comparto non dirigenziale dovrebbe mettere a disposizione dell’amministrazione la propria professionalità, assumendosi anche responsabilità, senza compenso aggiuntivo rispetto ad un qualsiasi altro funzionario direttivo?

Per quale motivo un funzionario direttivo con laurea specifica dovrebbe svolgere un’attività di carattere dirigenziale senza il compenso spettante al dirigente che gli lavora a fianco?

La verità è che questi atti di interpello sono predisposti NON per reclutare personale interno, ma sono indispensabili per poter poi giustificare assunzioni a tempo più o meno determinato e/o incarichi di consulenza esterna.

Quale potrebbe essere la soluzione?

Basterebbe formare il personale interno dirigenziale, o quello del comparto adeguatamente incentivato, con corsi specifici all’occorrenza e, in pochi mesi si potrebbe disporre di tutte le professionalità necessarie.

Il pasticcio degli esperti alla regione

A luglio il governo non ha rinnovato il contratto con Ernst & Young per le attività di controllo e rendicontazione della spesa comunitaria. “Se ne occuperà Sviluppo Italia Sicilia” aveva annunciato il presidente Crocetta. Ma quella società non avrebbe potuto, a causa di un evidente conflitto di interessi. Così, è partita la caccia a nuovi professionisti. Che verranno selezionati dal governo nazionale. I Cobas Codir: “Questa è ‘manciugghia'”

Decreto sulla PA. Stop ad acquisto di auto blu e consulenze

Non ci sono solo le misure di salvataggio per i precari nei due provvedimenti adottati ieri dal Consiglio dei Ministri sulla pubblica amministrazione. Tra le novità in vista infatti, non mancano aspetti di interesse per altri ambiti dell’apparato burocratico da sempre sotto osservazione speciale, come le consulenze o le auto blu.

A volte ritornano…Polizzotto da capo della segreteria tecnica a consulente di Crocetta

Crocetta lo ha detto (“Non credo che mi priverò del suo aiuto, magari lo nominerò come consulente legale. Nessuno può impedirmi di nominare un consulente”) e lo ha fatto.

Polizzotto dovrà occuparsi di “Esame, studio e redazione di relazioni e pareri in merito a questioni di natura giuridico-amministrativa di maggiore rilevanza afferenti le competenze degli Uffici di diretta collaborazione dell’On.le Presidente, con particolare riferimento al riordino dell ‘assetto delle società partecipate regionali; studio e/o redazione di memorie e pareri in ordine a questioni di natura legale”.

Per la sua collaborazione, che inizia oggi e terminerà il 31 dicembre di quest’anno, la Regione spenderà una cifra di 12.400 euro lordi.

Con la disoccupazione dilagante c’è, invece, chi trova subito lavoro

È l’avvocato Stefano Polizzotto il nuovo consulente della Provincia di Palermo, nominato il giorno dopo le sue dimissioni da capo della segreteria tecnica di Rosario Crocetta. A quasi duemila euro al mese.

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La vita si farà dura per i consulenti? Ci credo poco….

La Corte dei conti ha negato il visto ad alcuni contratti di consulenza esterna nel settore dei fondi europei.

Nella scelta di avvalersi di consulenti esterni, appare estremamente incongruo nella fase valutativa delle candidature che la pubblica amministrazione non esprima una specifica preferenza in ordine al titolo di studio posseduto, ma destini specifica preparazione nel settore in cui si richiede detta consulenza. Infatti, operando in tal modo, l’amministrazione pubblica finisce per giovarsi dei medesimi soggetti.

D’Alia scopre che i consulenti nella Pubblica amministrazione sono troppi. Meglio tardi che mai

“Le consulenze esterne nelle pubbliche amministrazioni sono decisamente troppe e ingiustificate. Siamo di fronte a una situazione non tollerabile, alla luce delle difficoltà che vive il Paese e se pensiamo alle tante grandi professionalità già presenti nelle strutture pubbliche in grado di svolgere perfettamente quegli incarichi”.

Peccato, caro ministro, che professionalità già presenti nelle pubbliche amministrazioni vengano mortificate o sfruttate in “nero”. Le possibilità di fare carriera nella pubblica amministrazione sono, infatti, ridotte al lumicino.