La politica salva se stessa ma vuole fregare i dipendenti

Gli effetti collaterali dello stop al disegno di legge sui Liberi consorzi: salta la riduzione di consiglieri e assessori nei Comuni. E le amministrazioni al voto in primavera conserveranno 184 consiglieri e 90 assessori in più fino alla fine del mandato. A partire da Enna e Agrigento.

Quasi trecento poltrone destinate a scomparire già in occasione delle prossime elezioni amministrative del 31 maggio e del primo giugno verranno tenute in vita dal clamoroso autogol della maggioranza sul ddl di abolizione delle Province. La norma che prevedeva la riduzione del numero di consiglieri comunali e assessori è stata, infatti, travolta dallo stesso destino del disegno di legge al quale era stata accorpata: quello sulla istituzione di Liberi Consorzi e Città metropolitane.

Si torna a 40 anni fa. Alla Sicilia non restano che i muli. Ma Crocetta dice che il suo governo non c’entra

Incubo Palermo Catania
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Quello del viadotto Himera è solo l’ultimo di una serie di cedimenti. Prima ancora c’erano stati i casi Scorciavacche, Geremia, Verdura e Petrulla. E intanto le strade provinciali cadono a pezzi, travolte dal dissesto idrogeologico e dalla penuria di fondi. E le Istituzioni…

Rosario Crocetta, torna sulla polemica con Erasmo D’Angelis, il coordinatore della struttura di missione di Palazzo Chigi, #italiasicura contro il dissesto idrogeologico, che ieri aveva criticato Anas e Regione per non aver utilizzato i fondi per la messa in sicurezza dell’autostrada A19 dove si è verificato il crollo di un pilone di un ponte, con la Sicilia che ora è spezzata in due.

“Inoltrerò formale protesta al premier Renzi per le dichiarazioni fatte da un esperto: prima di parlare è opportuno riflettere e magari studiare le vicende”.

“Invece di fare chiacchiere e di togliere soldi alle Regioni, Roma ci dia i fondi”.

 

Crocetta, Renzi e lo scaricabarile Il risultato? La Sicilia cade a pezzi (fonte livesicilia)

Rosario Crocetta2012La “guerra” tra Palermo e Roma per l’utilizzo dei fondi Pac sul dissesto idrogeologico, i tagli in Finanziaria, il flop delle Province e l’azzeramento degli investimenti per pagare debiti e stipendi. E un pilone crollato che ha diviso in due un’Isola allo stremo. Sindacati, costruttori, artigiani: “Così affondiamo”……continua a leggere

La Sicilia cade a pezzi ma Crocetta si auto-elogia su Facebook (fonte il Giornale)

All’indomani del crollo del viadotto sull’autostrada Palermo-Catania a causa di una frana trascurata per dieci anni, il governatore si incensa su Facebook.

La scelta del giorno di inaugurazione è stata, a dir poco, infelice. Già, perché proprio all’indomani del crollo “fisico” della Sicilia -a causa di una frana trascurata per dieci anni si è sbriciolato il pilone di un viadotto lungo l’autostrada Palermo-Catania, il che di fatto vuol dire che per chissà quanto tempo i due principali capoluoghi dell’isola non saranno più collegati direttamente – il governatore ex tsunami che una ne pensa e cento ne fa ha pensato bene di far debuttare, sulla sua pagina Facebook, una rubrica settimanale in cui raccontare direttamente ai siciliani le sue gesta.

Naturalmente nessun cenno ai mutui per otto miliardi che i siciliani si troveranno sulle spalle. E neppure alla notizia del giorno, che forse per 10 anni Palermo e Catania, appena 170 chilometri, non saranno più raggiungibili direttamente via autostrada. Quanto questo costerà al Pil dell’isola ancora è da quantificare. Dettagli, per il governatore. Dettagli che all’autoelogio social, evidentemente, non giovano.