L’ultimo spreco della regione. Indennità di polizia a 320 ex guardie forestali

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Sono i poliziotti della Regione, i dipendenti del Corpo forestale che per conto delle procure fanno indagini su illeciti penali e civili. Un ruolo che espone a rischi personali: per questo è previsto un compenso aggiuntivo, in media 600 euro al mese in più. Peccato però che il bonus sia rimasto anche nelle buste paga di chi ha lasciato il Corpo.

Un esercito di “comandati”, tutti rigorosamente con l’indennità prevista per chi fa indagini che loro non fanno. L’ennesimo spreco, che viene alla luce proprio mentre le guardie forestali lamentano i disagi causati dai tagli, a cominciare dalla mancanza di benzina per i mezzi di servizio. Uno spreco che appare come una beffa nella Regione a rischio default.

Le mosse del Pd per salvare la Regione dal crac. Alla fine dovremo pure ringraziarli?

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Non arriveranno gli 800 milioni che servono ma i debiti potrebbero essere spalmati su più anni.

II Pd siciliano si muove per evitare scontro col governo nazionale sul bilancio. È ormai una trattativa che viaggia su un doppio binario, quella che punta a portare a Palermo dai due ai tré miliardi. Crocetta alza il tiro minacciando un bilancio lacrime e sangue «di cui Roma si assumerebbe la responsabilità». I renziani e la segreteria regionale non sposano questa linea e si dicono certi che «entro martedì o mercoledì arriveranno gli aiuti finanziari».

Bilancio. Allarme rosso. Nella migliore delle ipotesi mancheranno i soldi per forestali e precari

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All’appello, in questo momento, mancano nella migliore delle ipotesi circa 700 milioni di euro, nella peggiore più di tre miliardi.

I tagli, per 700 milioni, incideranno sul comparto dei forestali, oltre 20 mila addetti, su quello dei precari degli enti locali, altre 18 mila persone. E, ancora, sulla voce ex Pip, tremila famiglie, e infine sui Comuni che scaricheranno i tagli sui servizi e sulle fasce deboli.