Nei giorni scorsi il premier inglese David Cameron ha patteggiato la sua permanenza in europa, ottenendo fra l’altro non solo la libertà monetaria ed il completo controllo sulle banche inglesi, ma anche la possibilità di non ammettere al welfar inglese pure i cittadini comunitari che dovranno aspettare 4 anni prima di accedere pienamente a tutti i vantaggi del welfare britannico.
Si è, inoltre, tirato fuori dai circuiti dell’accoglienza migratoria ottenendo l’esenzione dal concetto di “ever closer Union” (“Unione sempre più stretta”), il principio su cui si fonda l’Europa sin dal Trattato di Roma del 1957.
Insomma l’Inghilterra si prenderà solo i vantaggi di un’adesione “speciale” all’Unione europea, lasciando gli svantaggi agli altri stati.
“Ora potrò raccomandare di votare sì al referendum” di giugno per far sì che la Gran Bretagna resti nell’Unione, ha detto il premier conservatore dopo la maratona negoziale durata 40 ore.
Io aggiungo: ovviamente!!
Che senso ha un accordo del genere?
Il nostro premier Renzi considera l’accordo un buon compromesso.
A questo punto c’è da aspettarsi che anche altri stati puntino i piedi e facciano altrettanto.