Alla Regione primi trasferimenti d’ufficio. In trenta destinati alla Formazione

Trasferimenti
Giornale di Sicilia del 19 febbraio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Arriveranno da Termini Imerese, Partinico, Monreale, Bagheria, Carini. Lasceranno il proprio ufficio per spostarsi a Palermo al dipartimento della Formazione, in viale Regione Siciliana al civico 33: sarà la loro nuova sede di lavoro. Sono i trenta regionali che per la prima volta nella storia di Palazzo d’Orleans saranno spostati d’imperio, senza trattare coi sindacati e senza nulla osta del dirigente del proprio dipartimento.

Il dirigente della Formazione, Gianni Silvia, a metà gennaio aveva chiesto ufficialmente alla giunta di trovare dei rinforzi per i propri uffici a causa di una carenza d’organico e imminenti scadenze da rispettare. Il Capo del personale, Luciana Giammanco, ha individuato i nomi in base ai curricula: questa mattina invierà il provvedimento ai dipartimenti interessati.

Viene così applicata per la prima volta, a oltre quattro mesi dalla pubblicazione, la circolare firmata dall’ex assessore Giovanni Pistorio sulla mobilità d’ufficio entro i 50 chilometri.

Breve chiosa

Se qualcuno pensa che vi siano 30 scrivanie vuote con 30 computer che attendono malinconicamente l’arrivo di 30 impiegati, si sbaglia di grosso.

Conosco la struttura che ospita il Dipartimento e ritengo che ci saranno difficoltà a trovare una sistemazione ai trasferiti. Del resto il dirigente generale precedente aveva giustificato la cacciata di circa 100 dipendenti del Dipartimento Istruzione e Formazione come un’operazione di mera riorganizzazione del Dipartimento.

In sostanza nel 2013 i 100 trasferiti sarebbero stati messi a disposizione perchè in esubero.

Qualcuno avanza il sospetto che i trasferimenti rientrino in un’operazione di facciata per giustificare il fatto che il probabile disimpegno automatico dei fondi UE della passata programmazione è stato determinato dalla carenza di personale e non dall’incapacità dei vertici politici e burocratici che si sono avvalsi a piene mani dell’ASSISTENZA TECNICA” che non viene mai tirata in ballo e che viene sempre e comunque pagata a prescindere dai risultati conseguiti.

Articoli correlati

Ennesima bocciatura per il governo Renzi. Secondo la Corte dei Conti, le scelte dei tagli del Governo Renzi non hanno portato i risultati sperati

Flop spending review
ItaliaOggi del 19 febbraio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

La Corte dei Conti boccia la Spending Review di Renzi, perché ricade tutta sulle spalle dei cittadini, a cui vengono sottratti servizi essenziali.

All’inaugurazione dell’anno giudiziario il presidente Squitieri è impietoso,” le scelte dei tagli del Governo Renzi non hanno portato i risultati sperati: anche per LA POCA CONOSCENZA DELLE DIVERSE CATEGORIA DI SPESA OGGETTO DEI PROPOSITI DI TAGLIO”.

Dario Fo. Se le cose che sta facendo Matteo Renzi le avesse fatte Silvio Berlusconi “avremmo riempito piazze e pagine di giornali

Dario FoDalla legge sulle intercettazioni all’abolizione dell’articolo 18 e del Senato: se le cose che sta facendo Matteo Renzi le avesse fatte Silvio Berlusconi “avremmo riempito piazze e pagine di giornali”. E invece c’è stato un “addormentamento paradossale, una specie di anestesia generale”. E’ un duro attacco quello di Dario Fo alla categoria degli intellettuali italiani. Il premio Nobel interviene su Il Fatto Quotidiano e critica “i giornalisti, che dovrebbero essere i primi ad avere presente l’importanza dell’informazione: a furia di suonare il flauto hanno sedato troppa gente!”.

Dario Fo attacca pure Benigni.

“Per Roberto Benigni ho avuto sempre un grosso affetto e stima, ma ultimamente si è messo in una condizione di non poterlo più seguire”.