Regionali in stato di agitazione: giovedì a rischio chiusura diversi uffici

Otto sigle sindacali hanno indetto per giovedì 8 giugno, a partire dalle 8 e sino al termine dei lavori, un’assemblea/sit-in di tutto il personale regionale, degli enti e delle società che ne adottano i contratti di lavoro. La manifestazione si terrà dinanzi Palazzo d’Orléans, in piazza Indipendenza, a Palermo. La ragione dell’iniziativa è “il mancato rinnovo – spiegano i sindacati in una nota unitaria – dei contratti di lavoro, giuridici ed economici, del comparto e della dirigenza, scaduti da oltre 10 anni, e il mancato riconoscimento delle professionalità del personale dipendente in stallo da oltre 26 anni e che sta causando una paralisi irreversibile della macchina amministrativa”. A rischio chiusura giovedì diversi uffici dell’amministrazione regionale.

Siciliani sempre più indebitati. Altri prestiti per coprire i vecchi e c`è chi li chiede per curarsi

Repubblica del 4 giugno 2017

Ecco le storie. Ciro, operaio edile, è al suo secondo prestito in quattro anni: il primo lo ha fatto per pagare le spese del matrimonio della figlia, il secondo per avere un po’ di liquidità per cibo e bollette. Luigi, metalmeccanico, si è indebitato per ristrutturare il bagno di casa che cadeva m pezzi. Michela, centralinista in un call center, si è rivolta alle finanziarie per pagarsi la protesi dentaria. Eppure tutti e tre hanno uno stipendio da 700 a 1.600 euro mensili. Segno che in Sicilia la classe media è sempre più povera. E sempre più indebitata: nell’ultimo anno — secondo una ricerca condotta dai due principali comparatori italiani nel confronto prestiti— i siciliani hanno fatto ricorso sempre di più al credito al consumo per ristrutturare casa, estinguere debiti, ma anche per spese mediche.