Scuola, contratto in stallo

Il Messaggero del 16 gennaio 2018

Il negoziato per il rinnovo del contratto della scuola, che con oltre un milione di dipendenti costituisce il comparto più numeroso del pubblico impiego, non riesce a decollare. Ieri c’è stato un altro incontro tra i sindacati e l’Aran, l’agenzia governativa che tratta per il governo, definito dai partecipanti «interlocutorio».

Primo incontro sindacati/assessori F.P. ed Economia su rinnovo contratti

APERTURA … MA NON TROPPO

Palermo, 16 gennaio 2018

  • Garantire un adeguato incremento retributivo tenendo conto del fato che i dipendenti regionali sono indietro di un biennio rispetto agli statali anche per risolvere il derivante dalla sentenza Corte Costituzionale che ha sancito l’incostituzionalità dei mancati rinnovi contrattuali a partire da luglio 2015 e nel rispetto dell’art.14, comma q dello Statuto Siciliano;
  • Riclassificazione (con una norma contrattuale in sede di prima applicazione) del personale e garanzia di percorsi di carriera che agiscano sull’aspetto motivazionale;
  • Copertura assicurativa amministrativa a tutti i dipendenti;
  • Risolvere le carenze organiche di alcuni Dipartimenti nell’ambito della dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e del telelavoro – consentano (al posto di illegittimi processi di mobilità selvaggia) di velocizzare tutta l’attività amministrativa;
  • Abolizione delle attuali tre fasce dirigenziali e creazione, in sede di prima applicazione, di un’unica fascia che favorisca processi di mobilità volontaria verso l’esterno oggi resi sostanzialmente impossibili;
  • Conferire incarichi di dirigente generale attraverso atto di interpello fra tutti i dirigenti e non più per nomina esclusivamente politica come avvenuto sino ad oggi.

Questa in sintesi i principali argomenti posti al tavolo dal COBAS/CODIR agli assessori alla Funzione Pubblica e all’economia nell’incontro svoltosi, oggi, negli uffici di viale Regione siciliana a Palermo.

L’assessora Bernadette Grasso ha evidenziato che ci sono convergenze su molti punti e che avrebbe convocato un tavolo tecnico per predisporre le direttive per l’Aran (già costituito da sindacati ed esperti del governo, manca solo la data).

L’assessore Armao, da parte sua, ha riconosciuto che l’articolo14 dello Statuto è già palesemente violato. Ha confermato che, in atto, sono stati stanziati dal governo Crocetta solo 10 milioni di euro l’anno per tre anni ma che il presidente del consiglio e il sottosegretario Bressa avrebbero dato la disponibilità a rinegoziare l’accordo (dovrebbe esserci dopodomani apposito incontro a Roma) autorizzando il superamento del limite alla spesa per il rinnovo dei contratti.

Armao ha, inoltre, dichiarato ufficialmente che qualora lo Stato disattendesse gli impegni assunti, egli stesso disattenderà il limite di spesa concordato e assegnerà le somme necessarie per i rinnovi contrattuali quantificate (tra giuridico ed economico) in 36 milioni di euro l’anno per tre anni.

IL COBAS/CODIR HA, PERTANTO, DICHIARATO DI APPREZZARE CON CAUTELA L’APERTURA DEGLI ASSESSORI ALLA FUNZIONE PUBBLICA ED ECONOMIA CHE HANNO MESSO IN AGENDA, COME PRIMI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO, IL RINNOVO DEI CONTRATTI E IL REPERIMENTO DELLE SOMME NECESSARIE MA NON POTRANNO MAI ACCETTARE CHE TALE REPERIMENTO DI SOMME POSSA, IN ALCUN MODO, ESSERE CONDIZIONATO DA SCELLERATI ACCORDI STATO-REGIONE CHE LEDONO LO STATUTO SICILIANO E I DIRITTI DEI LAVORATORI COME AVVENUTO SINO AD OGGI.

www.codir.it

Sicilia: M5S, Musumeci si occupi di vertenza ex lavoratori sportelli multifunzionali

Liberoquotidiano del 15 gennaio 2018

I deputati regionali del M5S Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola, Roberta Schillaci e Giampiero Trizzino, componenti della commissione Lavoro dell’Ars chiedono al governo Musumeci di “mettere al centro dell’agenda politica la vertenza degli ex lavoratori degli sportelli multifunzionali e di dare applicazione alla legge regionale 8 del 2016, che agli articoli 12 e 13 si occupa dei servizi per il lavoro e politiche attive per il lavoro. Sono circa 1800 gli ex sportellisti, impiegati nei centri per l’impiego dell’Isola, senza lavoro dal 2015”.