Concessione delle ferie e rinvio ferie residue. Chiesto il rispetto delle regole

Giungono a queste Organizzazioni Sindacali parecchie segnalazioni di lavoratori che lamentano un uso distorto nella concessione delle ferie da parte di taluni dirigenti. Senza volere “scomodare”, in questa fase, la Costituzione, l’art. 45 del vigente CCRL esordisce dicendo che le ferie sono un “diritto” del lavoratore (il dipendente ha diritto….), sono irrinunciabili e non sono monetizzabili. Fermo restando che le ferie vanno concesse tenendo conto delle “esigenze di servizio tenuto conto delle richieste del dipendente”, assistiamo, in molti casi, al diniego verbale di giornate di ferie e, addirittura, delle giornate di festività soppresse (che poi dovranno essere fruite necessariamente entro l’anno magari in periodi non utili al dipendente)….. continua a leggere

Tagli alle liquidazioni dei regionali siciliani. L’allarme di Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl-Fna: “Pronti ad aprire contenziosi”

Il taglio delle somme che il Fondo pensioni eroga per anticipare le liquidazioni ai dipendenti della Regione Sicilia rischia di diventare un nuovo terreno di scontro politico. Secondo i sindacati autonomi, infatti, in tre anni verranno a mancare circa 16 milioni per le buonuscite dei regionali. Ed è per questo che vengono avanzate proposte per non penalizzare i lavoratori ed evitare una raffica di contenziosi.

Pagamento anticipo tfs e tfr ai dipendenti e pagamento tfr e tfs ai pensionati

Con l’approvazione dell’assestamento di bilancio, varato in questi giorni all’ARS con un blitz della maggioranza, è stata imposta una pesante sforbiciata alle somme per l’anticipazione delle liquidazioni erogate dal Fondo Pensioni Sicilia.
Circa 16 milioni di euro in tre anni verranno a mancare per le anticipazioni delle buonuscite dei dipendenti regionali.
Riteniamo inaccettabili tali tagli anche nella considerazione del fatto che le disposizioni legislative che prevedono l’istituto delle anticipazioni tengono conto di risorse prelevate nel tempo dagli stipendi dei lavoratori stessi e accantonate sia per l’utilizzo di questo istituto che per il trattamento finale.
Ad aggravare la situazione il fatto che l’Amministrazione ha, nel frattempo, pubblicato gli elenchi dei beneficiari che avevano presentato, a suo tempo, apposita istanza di anticipazione della buonuscita, stilando apposite graduatorie sulla base dei regolamenti vigenti.
Al fine, quindi, di evitare sicuro contenzioso, si chiede di volere immediatamente provvedere a trovare soluzioni alternative per il saldo delle somme dovute al personale.
In alternativa alla soluzione delle risorse dirette in bilancio si propone, eventualmente, di volere procedere a un «prestito ponte» con il Fondo Pensioni, attraverso un anticipo delle somme del trattamento di fine servizio (o fine rapporto) con il rimborso al Fondo Pensioni degli interessi e del capitale a carico del bilancio regionale in base ad apposita rateizzazione di somme comunque dovute ai lavoratori.
Tale ipotesi renderebbe possibile, altresì, mediante l’estensione dello stesso diritto previsto dalle leggi, di potere concedere l’anticipazione del TFR per spese mediche e acquisto prima casa anche al personale assunto dopo il 31\12\2000, cd in regime di TFR e non di TFS.
Si comunica che in mancanza di riscontro da parte del governo regionale alla rivendicazione sindacale sul tema, ci troveremo costretti ad alimentare ulteriore contenzioso da parte dei lavoratori interessati e creditori certi nei confronti dell’amministrazione regionale.
Altresì, si propone che tale prestito ponte con il Fondo Pensioni venga attivato per la liquidazione del tfr e del tfs a tutto il personale posto in quiescenza, eliminando la norma a nostro parere palesemente incostituzionale (in esame proprio in questi giorni alla Corte Costituzionale per tale profilo di incostituzionalità) che posterga in modo sproporzionato il versamento delle somme dovute.
La presente a ogni effetto di Legge.

Via libera a 130 assunzioni in Sas Ma è “giallo” sui nuovi contratti

In arrivo nuove assunzioni nel mondo delle partecipate regionali. La Sas, Servizi ausiliari Sicilia, assumerà dall’albo circa 130 lavoratori fuoriusciti dalle altre partecipate. Saranno chiamati a prestare il proprio lavoro negli uffici regionali per realizzare dei progetti di collaborazione triennale.

Sulla vicenda stamani è intervenuta Mimma Calabrò, segretario regionale della Fisascat Cisl: “Non si tratta di nuove assunzioni, ma della ricollocazione di lavoratori vittime dei pasticci della politica. Pasticci che, purtroppo, persistono. Ci chiediamo che senso abbia far lavorare persone altamente qualificate per poche ore visto che la Regione ha bisogno della loro professionalità a tempo pieno. Significa mortificare i lavoratori e non aiutare la nostra Isola a crescere”.