Inps: gli statali ora si ammalano meno dei colleghi del privato

Gli statali ora si ammalano meno dei colleghi del privato. Con l’entrata in vigore del Polo unico sulla malattia, con il passaggio all’Inps della competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo anche per l’81% dei lavoratori pubblici, c’è stata un decisivo cambio di trend.

Nel terzo trimestre del 2018, secondo quanto riporta l’Osservatorio dell’Inps, la malattia è aumentata nel privato, più 6,8%, ed è diminuita nel pubblico, segnando un calo del 3,1%. A livello territoriale per il settore privato l’aumento del numero di certificati è prevalente al Sud (+7,9%), mentre per il settore pubblico la diminuzione risulta più consistente al Nord (-5,5%).

Riunione F.P. su adeguamento aspettativa di vita (+ 5 mesi): il Cobas-Codir chiede il rispetto dei pensionamenti del 2020

Si è conclusa nel tardo pomeriggio di oggi la riunione sindacale presso la Funzione Pubblica alla presenza del Dirigente Generale Rosalia Pipia.

Il tema scottante: la circolare che informa dal 1 gennaio 2019 l’aumento dell’aspettativa di vita di 5 mesi con la conseguenza che molti dipendenti regionali che maturerebbero i requisiti previsti dalla legge 9/2015 nella seconda metà del 2020 (precisamente dal 1° agosto), resterebbero bloccati in servizio.

Il Cobas-Codir ha chiesto, invece, il rispetto della legge regionale anche interpellando, al riguardo, l’Ufficio legislativo e Legale, mantenendo tutte le scadenze pensionistiche al fine anche di evitare ogni possibile disparità di trattamento con i pensionamenti in corso. Tra l’altro, questi pensionamenti furono oggetto (in blocco, nessuno escluso) di una contrattazione con il governo nazionale il quale accetto la norma inserita nella legge regionale di bilancio sui pensionamenti anticipati perché costituiva, appunto, un cospicuo risparmio di spesa.

Il Dirigente Generale alla Funzione Pubblica ha accolto favorevolmente le osservazioni del Cobas-Codir e, condividendone le tematiche, ha comunicato che, al riguardo, chiederà, come suggerito, un parere all’Ufficio Legislativo e Legale con l’auspicio che, in tempi brevi, si possa riportare la necessaria serenità tra i soggetti interessati al pensionamento nel 2020 che, certamente, hanno il medesimo diritto di tutti i dipendenti che, antecedentemente, hanno fruito e fruiranno del beneficio della legge regionale 9/2015.