Cdm, via libera alla norma Salva Sicilia. Ma Musumeci dovrà concordare con Roma le riforme

Il Consiglio dei ministri ha autorizzato (dopo che la norma è stata in bilico fino all’ultimo per la contrarietà di Italia Viva – il partito di Renzi) lo spalmamento del disavanzo da 2,2 miliardi di euro in dieci anni. In cambio però la Regione dovrà ridurre la spesa con provvedimenti controllati dallo Stato.

Lo Stato italiano sbarca in Sicilia in stile TROIKA. Ora la Sicilia dovrà concordare le “riforme” (i tagli) con Roma.