Riforma pensioni 2021. Vi sarà il passaggio da quota 100 a 102 per un anno poi si torna alla Legge Fornero. Si va verso il sistema contributivo per tutti, Draghi è irremovibile

Dopo mesi di ipotesi e supposizioni, il Governo ha scoperto le carte: é confermato il passaggio da quota 100 a quota 102. La Manovra 2022, prevede come novità nella legge di Bilancio l’introduzione di quota 102 per un anno con successivo ritorno alla Fornero (67 anni) e l’introduzione del  sistema contributivo per le pensioni: l’assegno pensionistico sarà calcolato solo in base ai contributi effettivamente versati nelle casse previdenziali.


Quindi riepiloghiamo

Dal prossimo anno sparisce quota 100. Ci sarà la presa in giro di quota 102 per un anno e poi si torna alla legge Fornero (67 anni che potrebbero aumentare ulteriormente se riparte l’aspettativa di vita bloccata dal Covid).
La Lega di Salvini appoggia ancora il governo nonostante quota 100 fosse il suo cavallo di battaglia e proprio Salvini avesse dichiarato: mai più legge Fornero, quota 100 non si tocca. La Fornero è, tra l’altro, consulente del governo Draghi.

Ciò che inquieta maggiormente sono le parole di Draghi sul sistema contributivo per tutti.

Il sistema contributivo per tutti è stato introdotto proprio dalla Fornero a partire dal 1° gennaio 2012, quindi c’è già. Che abbia in mente un ricalcolo contributivo degli anni antecedenti anche per coloro che andando in pensione (forse) tra pochi anni beneficiano del sistema misto?

Fa comunque piacere sapere che il governo Draghi riallunga l’età pensionabile (occupando fino a 70 anni un posto che potrebbe andare a un giovane) e torna al contributivo secco (tagliando l’assegno pensionistico) e lo fa per i giovani.