Pensione. Uscita obbligatoria per chi matura il diritto.

Sembrerebbe che la Giunta regionale nei prossimi giorni dovrà esaminare alcune richieste di permanenza in servizio oltre i limiti di età previsti.

Suddette richieste riguardano sia personale con qualifica dirigenziale (compreso qualche dirigente generale) sia personale del comparto.

In passato la Giunta è stata propensa ad accogliere solo le richieste dei dirigenti (trattandosi di professionalità di cui l’amministrazione non può assolutamente privarsi).

L’Inps e il Ministero della Funzione Pubblica non ammettono disparità di trattamento ma, soprattutto, eccezioni. (altro…)

Pensioni. Con il contributivo un premio a chi resta.

La revisione dei coefficienti previdenziali pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri riduce l’assegno di chi andrà in pensione con il contributivo pro rata previsto dalla riforma Fornero, ma solo se imboccheranno la via dell’uscita anticipata.

Io non sono molto convinto di tutti questi “benefici” per chi resta.

Spero di sbagliarmi ma la nostra futura pensione sarà da fame…………….

  • Il Sole 24 Ore – Pensioni, ecco quanto peserà sul tuo assegno la riforma Fornero. Leggi l’articolo
  • Il Sole 24 Ore – Con il contributivo un premio a chi resta. Leggi l’articolo
  • Il Sole 24 Ore – Cresce il disequilibrio con il settore privato. Leggi l’articolo

Nel milleproroghe emendamento che consente ai lavoratori che assistono i figli disabili di andare in pensione. Ma è, più che altro, una lotteria.

Articolo tratto da Invisibili

E DOPO AVER ALIMENTATO LA GUERRA TRA POVERI IL GOVERNO REALIZZA “LA LOTTERIA DEI POVERI”

E’ notizia di ieri 15 Febbraio 2012: la Senatrice PD Mariangela Bastico è riuscita a far passare, e finanziare, l’emendamento 6.63 nel Milleproroghe in tema di pensioni. Tale emendamento consente “ai lavoratori che alla data del 31 ottobre 2011 risultano essere in congedo per assistere figli con disabilità grave ai sensi dell’art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, i quali maturino, entro 24 mesi dalla data di inizio del predetto congedo il requisito contributivo per l’accesso al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica…”

(altro…)

La riforma delle pensioni

Dal sito INPS

La legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha convertito in legge il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 (decreto salva italia) che prevede, tra l’altro, la riforma del regime pensionistico.

A partire dal 1° gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo.

Il sistema contributivo è un sistema di calcolo della pensione che si basa su tutti i contributi versati durante l’intera vita assicurativa.

Si distingue dal sistema di calcolo retributivo, che si basa sulla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di vita lavorativa.

Quindi tutti i lavoratori che avrebbero usufruito di una pensione calcolata esclusivamente con il calcolo retributivo (più vantaggiosa) avranno una pensione in pro rata calcolata con entrambi i sistemi di calcolo.

La pensione di vecchiaia, per le donne iscritte all’AGO e forme sostitutive, a partire dal 1° gennaio 2012 si conseguirà a 62 anni ed entro il 2018 si dovrà arrivare a 66 anni di età. Ci sarà quindi parità tra uomini e donne.

Sempre da gennaio 2012 per le lavoratrici autonome e le iscritte alla Gestione separata, l’età pensionabile è fissata a 63 anni e 6 mesi e per il 2018 a 66 anni di età.

Mentre gli uomini del settore privato e pubblico, sia dipendenti sia autonomi, già dal 2012 conseguono la pensione a 66 anni.

Tutti, uomini e donne, devono avere un’anzianità contributiva di almeno 20 anni.

Le donne del settore pubblico iscritte a Fondi esclusivi dal 1° gennaio 2012 potranno conseguire la pensione di vecchiaia a 66 anni.

Dal 1° gennaio 2012 la pensione di anzianità non esisterà più. Sarà sostituita dalla pensione anticipata. Non bastano più i 40 anni ma ce ne vogliono per l’anno 2012 41 e 1 mese per le donne e 42 e 1 mese per gli uomini.

Il meccanismo delle quote è stato abolito così come la finestra di scorrimento di 12 mesi di attesa (finestra mobile). La pensione decorrerà dal 1° giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

E’ previsto il blocco dell’adeguamento all’inflazione per il 2012 e il 2013, per i trattamenti pensionistici che superano 1.402 euro nel 2011.

Sono stati introdotti dei disincentivi per chi chiede la pensione anticipata prima dei limiti anagrafici previsti per la vecchiaia.

Oltre all’innalzamento dell’età viene affiancata anche una certa flessibilità nell’uscita dal lavoro. Da 62 anni a 70 anni il pensionamento sarà flessibile con applicazione dei relativi coefficienti di trasformazione del capitale accumulato con il metodo contributivo calcolati fino a 70 anni.

Per le donne che entro il 31 dicembre 2012 raggiungono i 60 anni di età e hanno almeno 20 anni di anzianità contributiva potranno andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 64 anni di età.

In via eccezionale, per i lavoratori del settore privato, iscritti all’AGO e alla forme sostitutive, è stato previsto quanto segue:

  1. i lavoratori (uomini e donne) che entro il 31 dicembre 2012 maturano 36 anni di contribuzione e 60 anni di età o 35 di contribuzione e 61 di età potranno andare in pensione al compimento dei 64 anni di età;
  2. le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2012 maturano almeno 20 anni e alla medesima data conseguano un’età anagrafica di almeno 60 anni potranno andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 64 anni di età.

La “riforma delle pensioni”, con l’aumento dell’età pensionabile e l’abolizione delle pensioni di anzianità, non si applica:

  • ai lavoratori che maturano i requisiti previsti entro il 31 dicembre secondo la normativa vigente alla predetta data del 31 dicembre 2011;
  • alle lavoratrici dipendente ed autonome, in presenza di un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e di un’età pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome per le quali, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015, è confermata la possibilità di conseguire il diritto all’accesso al trattamento pensionistico di anzianità qualora optino per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contributivo.

Pubblicata nella GURS la legge che ha abrogato la norma che consentiva il pensionamento anticipato con il beneficio della legge 104.

È stata pubblicata nel Suppl. ord. n. 1 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 3 del 20-1-2012 (n. 3) la legge regionale n. 7 del 12 gennaio 2012 che ha abrogato la norma che consentiva il pensionamento anticipato con il beneficio della legge 104.

Ecco l’elenco delle leggi pubblicate nella GURS:

  • LEGGE 10 gennaio 2012, n. 6. Norme in materia di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, pag. 2
  • LEGGE 12 gennaio 2012, n. 7. Disposizioni in materia di contabilità e di patto di stabilità regionale. Modifiche di norme in materia di sistema pensionistico.  Nuove norme in materia di condizioni di eleggibilità allacarica di sindaco, pag. 3
  • LEGGE 12 gennaio 2012, n. 8. Costituzione dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, pag. 13
  • LEGGE 16 gennaio 2012, n. 9. Misure in materia di personale della Regione siciliana e di contenimento della spesa, pag. 34

    Per consultare la gazzetta clicca qui.