Il collegio dell’OIV non ha ancora validato la relazione sulla performance ma qualche chiarimento è d’obbligo

Si riunirà nuovamente mercoledì prossimo, 16 dicembre, il collegio dell’OIV che sta esaminando la relazione sulla performance, dalla cui validazione dipende l’erogazione dei premi. La relazione sarebbe dovuta pervenire sul tavolo dell’OIV entro il 30 giugno e invece è stata apprezzata con delibera di Giunta n. 525 del 12 novembre 2020 e pervenuta sul tavolo del Collegio costituito, secondo quanto previsto dalla legge, da membri esterni, solo a fine novembre scorso.

A questo punto non dovrebbero esserci più i tempi per la liquidazione dei premi entro l’anno.

Detto ciò, facciamo un breve excursus storico per capire come funziona il meccanismo fortemente voluto dall’allora ministro Brunetta che lo ha introdotto con legge strappando questa materia alla contrattazione.


Nelle amministrazioni pubbliche il concetto di performance è stato introdotto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che ha disciplinato il ciclo della performance.

Il decreto legislativo n. 150/2009 traduce in norme giuridiche vincolanti i principi contenuti nella legge delega 4 marzo 2009 n. 15, che ha imposto una profonda revisione di tutti gli aspetti della disciplina del lavoro presso la pubblica amministrazione.

L’asse della riforma è la forte accentuazione della selettività nell’attribuzione degli incentivi economici e di carriera, in modo da premiare i capaci e i meritevoli, incoraggiare l’impegno sul lavoro e scoraggiare comportamenti di segno opposto.

Il Decreto fissa le modalità generali di erogazione degli strumenti di valorizzazione del merito, che sono, oltre al trattamento accessorio, il “Bonus annuale delle eccellenze”, il premio annuale per l’innovazione, le progressioni economiche, l’attribuzione di incarichi e responsabilità e l’accesso a percorsi di alta formazione.

È da rilevare che a tutte le disposizioni concernenti gli strumenti premiali viene attribuito carattere imperativo, che queste non possono essere derogate dalla contrattazione collettiva.

La Regione Siciliana, con legge regionale 5 aprile 2011, n. 5, all’articolo 11, ha introdotto nell’ordinamento regionale i principi della normativa statale contenuta nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 in ordine alla misurazione, valutazione e trasparenza della performance.

La giunta regionale di governo, presieduta da Raffaele Lombardo, ha infatti approvato definitivamente, dopo il parere del Cga, lo schema di regolamento attuativo dell’articolo 11 comma 3 della legge regionale 5/2011 (deliberazione n. 98 del 30 marzo 2012. Regolamento attuativo dell’articolo 11, comma 3, della legge regionale 5 aprile 2011, n. 5, recante norme in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance – Approvazione). Il provvedimento, in attuazione della legge sulla trasparenza e semplificazione amministrativa, e’ stato proposto dall’assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici (ne ho dato notizia in questo articolo e in quest’altro).

L’art. 10, comma 1, lett. b) del d.lgs. 150/2009, così come modificato dal d.lgs. 74/2017, prevede che entro il 30 giugno di ciascun anno, le amministrazioni redigono e pubblicano sul proprio sito istituzionale la Relazione annuale sulla performance, approvata dall’organo di indirizzo politico-amministrativo e validata dall’OIV.

Conseguentemente, la predisposizione della Relazione da parte delle amministrazioni deve essere avviata in tempo utile per consentirne l’approvazione da parte dell’organo politico-amministrativo e la successiva validazione da parte dell’OIV nel rispetto della scadenza del 30 giugno.

Al pari degli altri documenti del ciclo della performance, la Relazione annuale sulla performance deve essere pubblicata anche sul Portale della performance.


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Una risposta a “Il collegio dell’OIV non ha ancora validato la relazione sulla performance ma qualche chiarimento è d’obbligo”

  1. se i tempi della nostra beneamata amministrazione sono questi, immagino a quando verrà convertito in legge il disegno sulla correzione dei prepensionamenti mancati. “simu in manu a nnuddu”.

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