Nei CPI i dipendenti regionali devono fare spazio agli operatori privati? Atto di indirizzo per la razionalizzazione e la redistribuzione delle risorse umane

Atto di indirizzo
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Ecco l’atto di indirizzo dell’assessore al lavoro che, nelle more del completamento del processo di riforma nazionale dei servizi per il lavoro, parla di coesistenza e cooperazione di operatori pubblici e privati nel territorio regionale per dare attuazione agli interventi previsti nel Piano della Garanzia per i Giovani.

In base a suddetto atto di indirizzo, l’amministrazione è invitata a porre in essere gli adempimenti necessari per l’accreditamento dei servizi al lavoro dei predetti soggetti privati e, parallelamente, impone “un intervento di razionalizzazione dei Centri per l’Impiego idoneo ad ottimizzare la distribuzione delle risorse umane ivi impiegate”.

La redistribuzione dovrà assicurare “una coerenza tra esperienze lavorative e professionali proprie di ciascun dipendente e le figure in concreto richieste……”.

L’atto di indirizzo individua poi gli operatori che andrebbero ad affiancare i dipendenti regionali.

Il piano per la razionalizzazione e la redistribuzione delle risorse umane prevede, però, numerosi esuberi tra i dipendenti dei CPI.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir