Scontro tra Cracolici e l’assessore Bruno sulla riforma dei Servizi per il lavoro

Sul tema della riforma dei Servizi per il Lavoro e sul modello misto che prevede l’integrazione delle attività strettamente pubbliche e quelle “private” con particolare riferimento alla gamma delle attività da affidare ai diversi soggetti accreditati, Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, ha chiesto all’assessore Bruno “Chi pagherà il servizio che erogheranno le agenzie del lavoro private accreditate nella Regione siciliana?”. L’assessore Bruno, in evidente difficoltà, ha risposto dicendo che “probabilmente saranno le stesse aziende a pagare per il servizio ottenuto”.

Cracolici ha chiaramente contestato la direttiva sugli accreditamenti dei soggetti privati per i Servizi per il Lavoro in Sicilia. Perché a giudicare da quello che si è capito, a pagare per tali attività sarà la Regione siciliana con risorse pubbliche.

Bruno. Centri per l’impiego al collasso: manca il personale. Ma nel progetto di riforma dei CPI non si parla di almeno 200 esuberi?

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I Centri per l’impiego, secondo un dossier dell’amministrazione regionale, avrebbero bisogno di altre 950 unità lavorative. Anche a causa della forte carenza di personale le operazioni vanno a rilento.

Bruno intanto ha firmato ieri il decreto che avvierà la riforma dei servizi al lavoro e coinvolgerà enti pubblici e privati. Adesso tocca alla dirigente generale Anna Rosa Corsello pubblicare l’avviso per accreditare gli enti. «Università e fondazione dei consulenti del lavoro dice Bruno – saranno automaticamente inseriti».

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CPI
Articolo tratto da la Repubblica del 13 agosto 2014

Pubblico e privato assieme per migliorare i servizi per il lavoro.

Secondo l’assessore al lavoro Giuseppe Bruno, i centri per l’impiego da soli non ce la fanno e così la Regione Siciliana, col sistema dell’accreditamento, «apre le porte» a nuovi soggetti con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; prevenire e contrastare la disoccupazione di lungo corso con azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro; programmare misure personalizzate a favore di categorie «deboli»; offrire consulenza alle imprese; sostenere la mobilità professionale o territoriale dei lavoratori; promuovere l’autoimpiego.

«I risultati dei Centri per l’impiego sono insufficienti in relazione alle esigenze del mercato del lavoro – dice l’assessore Bruno -. Per questa ragione, abbiamo pensato di creare un sistema misto pubblico-privato in grado di reperire un maggior numero di occasioni di lavoro e in generale di occuparsi con più capillarità delle cosiddette politiche attive del lavoro».

I soggetti accreditati verranno selezionati attraverso un bando pubblico.

Gli enti autorizzati svolgeranno, in sostanza, gli stessi servizi dei Centri per l’impiego: si occuperanno, per esempio, di far incontrare domanda e offerta, dell’ orientamento e dell’accompagnamento al lavoro. «Alcuni servizi resteranno di competenza dei Centri, per esempio la documentazione per la disponibilità al lavoro», spiega Bruno.

Il segretario regionale della Uil, Claudio Barone promuove, ma con riserva: «È sicuramente un fatto positivo che anche altri soggetti, privati e pubblici, siano coinvolti nell’erogazione di questo tipo di servizi.

«È chiaro – spiega Barone – che osserveremo attentamente: non potremo accettare che chi fino a oggi è stato impegnato negli sportelli multifunzionali, per offrire questi servizi, non può perdere il lavoro. Devono esserci delle garanzie sui livelli occupazionali».

«Abbiamo previsto – risponde Bruno – una clausola che obbliga gli enti che avevano gli sportelli a mantenere questi lavoratori per accreditarsi».

Commento

Mi pare che la posizione della UIL sia abbastanza chiara..

Resta da capire la posizione degli altri sindacati confederali su questo argomento.

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Uffici del lavoro, buco di personale da 900 posti

Nei  centri per l’impiego della Sicilia mancano 436 unità di personale tra funzionari e ispettori mentre nelle direzioni territoriali del lavoro (gli ex ispettorati), c’è un vuoto in organico di 496 dipendenti. Un «buco» di oltre 900 unità di personale negli uffici regionali del lavoro che provoca conseguenze a dir poco allarmanti: disagi e ritardi negli uffici di un’Isola dove la disoccupazione è a livelli record e oltre 10 mila pratiche di denunce sul lavoro inevase.
Lo scenario emerge da un dossier del dipartimento regionale del Lavoro presentato ai sindacati. L’assessore Giuseppe Bruno sta provando a porre rimedio e ha già abbozzato una proposta: ai sindacati ha mostrato le tabelle con l’attuale pianta organica, quella frutto della riforma e le differenze di personale sede per sede. Per cui alcuni uffici avrebbero esuberi, altri dei vuoti. Per colmarli, la Regione potrebbe procedere a una maxi-rotazione del personale. Ma c’è un’altra idea sulla quale puntano molto anche i sindacati e che riguarda la riqualificazione delle fasce basse.

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Riunione sui CPI. Oggi l’amministrazione ha presentato la propria proposta di fabbisogno di personale dei DTL

Centro per l'impiegoSi è svolta oggi, presso la sede dell’Assessorato Lavoro, la prevista riunione sul piano di razionalizzazione e redistribuzione del personale dei Centri per l’impiego della Sicilia.

L’amministrazione ha presentato la propria proposta di fabbisogno di personale dei 9 servizi DTL – Direzione Territoriale del Lavoro.

I sindacati autonomi, in premessa, hanno ribadito che l’informativa debba essere completata con il fabbisogno della sede del Dipartimento Lavoro, affermando che l’esubero di dipendenti soprattutto nelle categorie più basse, non risolve il problema del fabbisogno in altre categorie.

Il Cobas/Codir, in particolare, ha affermato che sussistono tutte le condizioni per avviare un serio percorso di riqualificazione e riclassificazione di tutto il personale che consenta di venire incontro alle nuove esigenze dell’amministrazione. Questa posizione è stata condivisa da altre sigle sindacali.

Il Cobas/Codir ha, inoltre, ribadito che, al di fuori di questo percorso si opporrà a una semplice operazione di maquillage che sconvolga la vita di lavoratori che guadagnano meno di mille euro per di più su un territorio totalmente sprovvisto di servizi di trasporto pubblico.

La riunione è stata aggiornata per la fine di agosto.

Riunione sindacale presso l’assessorato al lavoro. Breve resoconto in attesa del comunicato ufficiale

Centro per l'impiegoSi è conclusa nella tarda serata di oggi (ieri) la prevista riunione presso l’assessorato al lavoro tra amministrazione e OO.SS., avente come ordine del giorno l’atto di indirizzo dell’assessore al lavoro “di razionalizzazione dei Centri per l’Impiego idoneo ad ottimizzare la distribuzione delle risorse umane ivi impiegate” e il piano di razionalizzazione e redistribuzione del personale dei Centri per l’impiego della Sicilia.

Alla riunione erano presenti assessore al lavoro e dirigente generale che hanno manifestato parecchie aperture, sia relativamente ai numeri dei soggetti interessati alla mobilità, sia relativamente ai criteri che, secondo quanto dichiarato dalla stessa amministrazione, verranno concertati con le OO.SS. e conterranno criteri tali da non arrecare grossi disagi ai dipendenti.

La seduta è stata aggiornata al 5 agosto alle ore 15,00.

N.B. – Quanto riportato sopra è un breve resoconto privo di impressioni e valutazioni politiche che sono lasciate al comunicato ufficiale.

Ecco il nuovo materiale consegnato

  1. DISTINZIONE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO SECONDO LA POPOLAZIONE ATTIVA
  2. Funzioni dei CCPI e servizi erogati
  3. CONFRONTO FUNZIONIGRAMMA DETTAGLIO def
  4. Fabbisogno di personale
  5. ANALISI E PROPOSTA PER LA RIDISTRIBUZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO I CENTRI PER L’IMPIEGO

Youth Guarantee, CPI e sportelli multifunzionali – RASSEGNA STAMPA

NON SI PLACANO LE POLEMICHE SUL PIANO DELLA ‘GARANZIA GIOVANI, OVVERO SUL BANDO DI RECLUTAMENTO PER IL PROGETTO YOUTH GUARANTEE. RESPONSABILITÀ CHE SI RIMBALZANO TRA GLI ATTORI COINVOLTI.

IL SINDACATO CRITICA L’OPERATO DEL CIAPI DI PRIOLO E CHIEDE AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO SICILIANI DI ASSUMERE DETERMINAZIONI CONCRETE ED IMMEDIATE PER SUPERARE L’EMERGENZA SOCIALE

IL PRESIDENTE DEL CIAPI DI PRIOLO CI DA’ SOLO QUALCHE ANTICIPAZIONE. NOI NE APPROFITTIAMO PER PARLARE E FAR PARLARE UN PERSONAGGIO CHE CONOSCIAMO DA ANNI. E CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON I METODI ‘LEVANTINI’ UTILIZZATI IN QUESTA STORIA DAL GOVERNO E DALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE

Nei CPI i dipendenti regionali devono fare spazio agli operatori privati? Atto di indirizzo per la razionalizzazione e la redistribuzione delle risorse umane

Atto di indirizzo
Per scaricare l’atto di indirizzo cliccaci sopra

Ecco l’atto di indirizzo dell’assessore al lavoro che, nelle more del completamento del processo di riforma nazionale dei servizi per il lavoro, parla di coesistenza e cooperazione di operatori pubblici e privati nel territorio regionale per dare attuazione agli interventi previsti nel Piano della Garanzia per i Giovani.

In base a suddetto atto di indirizzo, l’amministrazione è invitata a porre in essere gli adempimenti necessari per l’accreditamento dei servizi al lavoro dei predetti soggetti privati e, parallelamente, impone “un intervento di razionalizzazione dei Centri per l’Impiego idoneo ad ottimizzare la distribuzione delle risorse umane ivi impiegate”.

La redistribuzione dovrà assicurare “una coerenza tra esperienze lavorative e professionali proprie di ciascun dipendente e le figure in concreto richieste……”.

L’atto di indirizzo individua poi gli operatori che andrebbero ad affiancare i dipendenti regionali.

Il piano per la razionalizzazione e la redistribuzione delle risorse umane prevede, però, numerosi esuberi tra i dipendenti dei CPI.