Precari. Incontro Crocetta-D’Alia. Crocetta soddisfatto. I sindacati no!

La soluzione prospettata dal Ministro della Funzione Pubblica D’Alia, sembra non convincere i sindacati. Al governatore Crocetta ha cercato di ripassare la palla sulla vicenda dei precari degli enti locali siciliani e oggi ha scaricato il problema direttamente al presidente del Consiglio Letta  –  attacca il segretario regionale della Uil Claudio Barone  –  Senza la deroga al patto di stabilità, infatti, non si potranno prorogare i contratti ai precari né tanto meno stabilizzarli”.

Precari. Incontro Crocetta-D’Alia.

Gianpiero D’Alia ripassa la palla al governo regionale sulla vicenda dei precari.

“Dal confronto – si legge in una nota del ministero – è emersa con chiarezza la possibilità di effettuare, attraverso l’attuazione del decreto 101/2013 sulla razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni convertito in legge, procedure di proroga e di inserimento stabile nella Pubblica amministrazione dei contrattisti a termine, secondo un percorso definito con le amministrazioni regionali. Ulteriori provvedimenti in questo ambito – è stato ribadito dal ministero – non sono oggetto delle valutazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica, che ovviamente non si opporrebbe a un intervento diretto sull’argomento da parte della Presidenza del Consiglio, qualora questo venisse ritenuto necessario”.

Tradotto in parole povere il Ministero della Funzione Pubblica non si farà promotore di alcuna modifica al decreto 101/2013. Se poi Crocetta riuscirà a strappare qualcosa di più a Enrico Letta, tanto meglio.

Precari. Avviato tavolo regione-sindacati (Cgil, Cisl e Uil). Intanto Crocetta vola a Roma per chiedere la proroga

“Il tavolo che si è avviato oggi (ieri) presso la presidenza della Regione per individuare le soluzioni sul precariato siciliano ha un senso solo se lavora in maniera permanente fino al 31 dicembre con l’intento di garantire le proroghe a tutti i lavoratori precari e avviare i percorsi di stabilizzazione, superando l’attuale situazione catastrofica così come determinata dalla legge 125/2013”. Lo dicono i segretari della Funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil, a conclusione dei lavori del primo incontro propedeutico ai tavoli di confronto che la Regione aprirà con il governo.

Intanto domani il presidente della Regione e l’assessore Valenti voleranno nella capitale per un incontro con il ministro della Funzione pubblica. L’obiettivo: ottenere la proroga dei contratti del personale impiegato negli enti locali.

Decreto precari: la legge 125/2013 è già in vigore. Il ministro D’Alia: proroga solo per chi sarà coinvolto dai concorsi

Entra in vigore oggi – giorno di scadenza del decreto legge 101/2013 – la legge 30 ottobre 2013, n. 125 «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni», il decreto precari.

Intanto ieri il ministro alla Pa Giampiero D’alia ha precisato che solo i precari interessati dalle nuove procedure saranno prorogati, mentre per gli altri i contratti scadranno secondo il singolo rapporto contrattuale. Il testo coordinato della legge pubblicato in Gazzetta

“Non c’e’ necessita’ di altre proroghe indifferenziate, il nostro obiettivo e’ porre fine al precariato”. Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia durante la conferenza stampa. Il ministro ha annunciato entro dieci giorni la emanazione di una circolare con indirizzi applicativi e interpretativi riguardo il decreto legge 101 appena pubblicato in Gazzetta. “Bisogna distinguere – ha aggiunto – tra chi ha un contratto a termine di almeno tre anni maturati nell’ultimo quinquennio o ha i requisiti della legge Prodi, per loro il problema della proroga non c’e’. Automaticamente usufruiranno della proroga”. Il ministro ha poi specificato che per chi invece non rientra in questa platea il termine di validità del contratto dipende dal regolamento del singolo contratto. “L’importante – ha rilevato D’Alia – e’ che vengano avviate le procedure entro l’anno di verifica del fabbisogno e delle facoltà assunzionali delle Pubbliche amministrazioni per il 2014-2015-2016 e si avvii una procedura per utilizzare le professionalità interne”. D’Alia ha pero’ precisato che “se non si fanno concorsi non c’è bisogno di questo personale” facendo riferimento a quelle Amministrazioni che non possono fare concorsi. “Se non hanno risorse – ha concluso – non vedo come possano pagare”.

Per i donatori di sangue si conferma che i lavoratori-donatori possono usufruire dei permessi lavorativi per il prelievo senza alcuna penalizzazione sul trattamento pensionistico.

Pa, assunzioni con vincoli. Il ministro D’Alia: proroga solo per chi sarà coinvolto dai concorsi

Possibile fare spazio a ingressi «flessibili» solo per esigenze di carattere temporaneo ed eccezionale

Ecco il testo del DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 (decreto sulla PA e le stabilizzazione dei precari)

Testo del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 204 del 31 agosto 2013), coordinato con la legge di conversione 30 ottobre 2013, n. 125, recante: «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.». (GU n.255 del 30-10-2013)

Vigente al: 30-10-2013

Decreto 101 sui precari PA. Ecco il testo definitivo convertito in legge

Il Senato, nella serata di ieri, ha dato l’ok definitivo al decreto 101 sulla pubblica amministrazione, che diventa così legge dello Stato dopo un cammino parlamentare a dir poco travagliato, culminato nell’approvazione sul filo di lana. Oggi, infatti, il decreto sarebbe decaduto: dunque, palazzo Madama ha dato il via libera nell’ultimo scampolo disponibile per la votazione.

Proroghe. Roma indica il percorso. Precari gestiti direttamente dalla regione tramite graduatoria unica regionale

Il ministero: precari, proroghe possibili

Roma indica il percorso per rifare i contratti: si crei una graduatoria unica dove i Comuni potranno attingere

 di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Una legge da approvare all’Ars entro fine anno con cui riscrivere le regole per la gestione dei 18.500 precari siciliani e avviare, almeno formalmente, il percorso di stabilizzazione da completare entro il 2016. Fatta questa prima mossa, si possono almeno prorogare i contratti in scadenza a fine anno. Eccolo il (tortuoso) percorso amministrativo che il ministero della Pubblica amministrazione suggerisce alla Regione per evitare di tagliare i contrattisti dei Comuni.

È un percorso-escamotage che si muove fra le pieghe della legge appena approvata alla Camera su input del ministro Gianpiero D’Alia. E che parte da un presupposto: riportare la platea dei precari nell’orbita gestionale della Regione evitando che si muovano solo nello spazio di un Comune. La legge impone infatti a ogni sindaco di rispettare il patto di stabilità calcolando all’interno del vincolo anche i contributi garantiti dalla Regione (300 milioni annui). Serve poi una pianta organica che individui i posti vuoti e, almeno per le qualifiche più elevate, un concorso con una riserva in favore degli attuali precari. Da qui non si scappa.

E infatti i sindaci e il presidente Crocetta si sono detti pessimisti sull’efficacia della norma, invocando modifiche. Ma Maria Barilà, direttore dell’ufficio Organizzazione e reclutamento del ministero, spiega che c’è un modo per superare gli ostacoli. Bisognerà partire dalla creazione di una lista unica dei precari siciliani: «La Regione deve fare, col supporto di Comuni e Province, un elenco di tutti i contrattisti in servizio. Questo elenco deve essere redatto tenendo conto dell’anzianità anagrafica, di quella di servizio e dei carichi di famiglia. Sarà una sorta di graduatoria come quella che per altri settori fanno i Centri per l’impiego».

E sarà la base per qualsiasi mossa futura: «Ogni volta che bisognerà assumere – spiega la Barilà – qualunque Comune attingerà da questo elenco. Almeno per le qualifiche più basse si può fare così, senza concorso. In questo modo i precari potranno essere subito sistemati quando si crea uno spazio, anche in un Comune che non è quello di appartenenza». La dirigente ammette che si era parlato di un emendamento che desse una priorità ai precari del territorio in cui si crea il posto. Ma questa modifica non è passata e ora toccherà alla Regione con una propria legge superare il problema. Il ministero precisa che «in ogni caso nel processo di stabilizzazione si dovrà rispettare il patto di stabilità e si dovranno prevedere tagli alla spesa per coprire il costo dei contratti a tempo indeterminato. Ma creando la lista unica regionale, si potrà avere maggiore elasticità agendo sui Comuni messi meglio».
Fin qui le stabilizzazioni. Ma la lista unica è anche l’interruttore che dà il via libera alle proroghe: da questa bisogna partire per avere almeno i nuovi contratti a termine. Ancora la Barilà: «Poichè per realizzare questa lista unica regionale servirà del tempo, così come per le stabilizzazioni, nell’attesa che questo percorso si completi è plausibile una proroga temporanea di tutti i contratti in corso accompagnata da interventi di razionalizzazione per recuperare le risorse finanziarie necessarie».
Patrizia Valenti, assessore regionale alla Funzione pubblica, precisa che la Regione sta già lavorando a questa graduatoria unica dei precari: «Servirà una legge all’Ars che prepareremo insieme all’assessorato al Lavoro, che finanzia il settore. Riusciremo nell’immediato a prorogare i contratti, evitando la tagliola del 31 dicembre. Certo, la legge dovrà prevedere dei tagli di spesa che saranno contenuti in un piano generale di risparmi. Abbiamo anche fatto un rapido monitoraggio e sappiamo che, confermando un aiuto regionale, almeno il 70% dei Comuni può rispettare i paletti economici. Chi è in default non potrà prorogare ma la graduatoria regionale servirà anche a tutelare il personale di queste amministrazioni».

Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/298241/

Precari. Tagli per consentire proroghe e stabilizzazioni. Ma la casta difende i propri privilegi

La commissione sulla spending review dell’Ars ha dato alla luce un ddl che neutralizza i tagli del decreto Monti sui costi della politica. Senza modifiche a quel testo la casta manterrà i suoi privilegi. Livesicilia lancia la nuova campagna sugli stipendi dei deputati. Vediamo chi ci sta.

Sul tema dei tagli alle spese della politica, l’ex portavoce regionale di Italia dei Valori, oggi alla guida del movimento ‘Io mi arruolo’, chiede all’Ars di recepire in toto il decreto Monti. “Mi aspetto che il ddl uscito dalla commissione sulla spending review venga modificato dall’aula”.

Intervista a D’Alia sui precari: la Regione tagli la spesa per consentire proroghe e stabilizzazioni. Ma cosa resta da tagliare in Sicilia (stipendi dei politici a parte)?

Il ministro Gianpiero D’Alia spiega così il perché la ragioneria dello Stato abbia di fatto modificato il testo che era stato votato al Senato e che consentiva maggiori deroghe alla Sicilia per la proroga e la stabilizzazione dei 24 mila precari degli enti locali.

Nel parere presentato dalla ragioneria dello Stato si legge che “non risulta che le misure di riduzione della spesa siano state adottate” e che il bacino dei precari “non si è significativamente ridotto nell’ultimo triennio”.

Nel parere la ragioneria prosegue: ” Un ulteriore regime generalizzato di proroga pone, inoltre, le basi per una futura inevitabile stabilizzazione, per la quale non sembrano sussistere adeguate risorse.

D’Alia, ribadendo come “non ci sia in questa vicenda alcuna responsabilità di Crocetta”, invita quindi al Regione a istituire subito un tavolo per avviare i tagli alla spesa necessari per consentire le proroghe e i futuri percorsi di stabilizzazione.