In fumo un miliardo per imprese e strade. Fondi dirottati su forestali e buchi di cassa

Forestali
Repubblica del 3 febbraio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Centinaia di milioni di euro, per la precisione oltre un miliardo, che dovevano servire per lo sviluppo dell’Isola, per migliorare le infrastrutture, la ricerca, la didattica. E che invece sono stati utilizzati per coprire i tagli imposti dallo Stato, per il cofinanziamento ai progetti con i fondi europei e per pagare i forestali. La giunta Crocetta ha appena approvato la “rimodulazione definitiva” del Fondo di sviluppo e coesione: 2,9 miliardi di euro messi a disposizione dallo Stato nella programmazione 2007-2014. Di questi, ben 673 milioni di euro sono serviti «alla copertura finanziaria per il risanamento della finanza pubblica per il 2015», cioè a rimediare ai tagli imposti dallo Stato.

Delibera di Giunta n. 17 del 21 gennaio 2016. Richiesta assegnazione personale al Dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale

Ecco la delibera di Giunta con la quale il dirigente generale del Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale chiede n. 4 funzionari e 8 istruttori per il Servizio X – Interventi per l’Edilizia Scolastica ed Universitaria e n. 4 funzionari, 6 istruttori e 8 categoria A-B per il Servizio Gestione Interventi in Materia di Formazione Professionale.

Scarica la deliberaRichiesta assegnazione personale al Dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale – Servizio X interventi per l’edilizia scolastica ed universitaria – Gestione anagrafe dell’edilizia scolastica e Servizio gestione interventi in materia di formazione professionale – dell’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale

Il PD chiede di licenziare il conduttore di Ballarò perchè non allineato al “pensiero” renziano

Giannini - Ballarò
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La domanda che si dovrebbero porre tutti gli italiani è una sola. In quali mani si trova il paese? Non sono forse le stesse mani che stanno distruggendo la Costituzione?

Quanto accaduto con il conduttore di Ballarò, uomo di sinistra ma, evidentemente, non allineato con il “pensiero unico renziano” è la prova provata del modello-paese voluto dal PD di Renzi, improntato sulla repressione delle libertà, l’asservimento della stampa e la punizione dei dissidenti alla linea governativa.

Ma andiamo ai fatti a beneficio di quanti non avessero seguito la vicenda.

Nella puntata di Ballarò del 26 gennaio scorso, il conduttore Massiimo Giannini, parlado di banche e del presunto conflitto d’interessi del ministro Maria Elena Boschi, aveva  definito «incestuoso» il rapporto fra governo e Banca Etruria.

Questa frase aveva scatenato l’ira dei renziani che, per bocca del segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, sono arrivati a chiedere la sua testa del conduttore.

La replica in diretta di Giannini nell’ultima puntata di Ballarò è stata dura e decisa: “La Rai mi può licenziare. Il Pd, con tutto il rispetto, proprio no”.