La Corte di Giustizia UE. Le ferie non godute vanno monetizzate anche in caso di dimissioni

Il Sole 24 Ore del 21 luglio 2016. Indennità per ferie non godute
Il Sole 24 Ore del 21 luglio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

I lavoratori hanno diritto, ogni anno, ad almeno quattro settimane di ferie, indipendentemente dallo stato di salute. Quando cessa il rapporto di lavoro, il lavoratore ha diritto ad avere un’indennità economica sostitutiva se non è riuscito a fruire delle ferie a prescindere da ogni altra motivazione,  purché i giorni di ferie siano stati maturati. Lo stabilisce la corte di giustizia Ue nella sentenza alla causa C/341/15.

Il risultato dei tagli alla sanità? Pronto soccorso nel caos. Attese di ore

Repubblica del 21 luglio 2016. Tagli sanità
Repubblica del 21 luglio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Per i codici verdi l’attesa media in tutti gli ospedali si aggira sulle 4 ore, per i codici bianchi (a pagamento ) si superano le 5 ore. Attese esasperanti che si concludono spesso con consulti medici rapidissimi che scatenano la rabbia di pazienti e familiari nei confronti di medici e infermieri.

Legge 104. L’ultima sentenza della Cassazione. Rischia il licenziamento chi li usa parzialmente per l’assistenza al familiare

Roma_2011_08_07_Palazzo_di_GiustiziaIl dipendente che beneficia dei permessi della cosiddetta Legge 104 non può abusarne e usarli solo parzialmente per l’assistenza al familiare.

Come è stato stabilito dalla Corte di Cassazione, si tratta di una violazione importante e può portare al licenziamento del lavoratore.

La Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul caso di un lavoratore licenziato dall’azienda presso cui era impiegato per essersi recato presso l’abitazione del parente assistito nei giorni 22, 26 e 28 novembre 2012 – per i quali aveva fruito dei permessi di cui alla legge 104/92 – soltanto per complessive 4 ore e 13 minuti, pari al 17,5% del tempo totale concesso.

La Corte Ue. E’ legale che i privati paghino i costi dei crac bancari

Repubblica del 20 luglio 2016. Bail in legale
Repubblica del 20 luglio 2016

Il burden sharing, introdotto tre anni fa per chiamare azionisti e obbligazionisti delle banche a ripianarne le perdite, chiudendo il decennio dei salvataggi pubblici che svenarono mezza Europa (ma non l’Italia), «non viola il diritto dell’Unione ». Tuttavia gli Stati membri, in casi di grave pregiudizio per la stabilità, possono evitare il salasso agli investitori privati: se prima convincono la Commissione europea che la soluzione scelta rispetta le norme della concorrenza interna.

Con questa sentenza, piuttosto salomonica, ieri la Corte di giustizia del Lussemburgo ha disciplinato il caso sollevato dalla Corte costituzionale slovena. La decisione, attesa in Italia alla luce del negoziato in corso da due settimane con Bruxelles sul caso Monte dei Paschi.

Articoli correlati

Tutti al funerale della sanità pubblica. A colpi di forbice il governo Renzi taglia i livelli essenziali di assistenza. È il presupposto delle assicurazioni e della sanità privata?

Il governo ha messo a punto un provvedimento per definire i nuovi Lea. Cosa sono? L’acronimo significa livelli essenziali di assistenza, cioè prestazioni di diritto per i cittadini a carico dello Stato. Essi riguardano l’assistenza ospedaliera, la farmaceutica, la specialistica, l’assistenza di base, i vaccini, le protesi, la prevenzione collettiva.

Questo provvedimento rischia di essere la più grossa botta inferta all’universalismo del sistema pubblico e mi stupisce che sino ad ora non ne sia stata compresa la portata eversiva dal momento che il taglio dei Lea è la condizione necessaria per fare spazio alle mutue e alle assicurazioni esattamente come recentemente proposto dagli amici del governo come Gimbe (vedi manifesto 10 giugno) e come ci propongono da decenni i neoliberisti.

In Sicilia, superpensioni per tutti con i requisiti pre-fornero

PensioneScrive il Messaggero: “Potrà sembrare incredibile ma a ben quattro anni e mezzo dall’innalzamento verticale dell’età pensionabile per milioni di italiani scattato con la legge Fornero per salvare i conti pubblici, c’è una Regione che consente a migliaia di persone di lasciare tranquillamente il lavoro con le regole precedenti”.

Ma il Messaggero dimentica che la norma, che per altro prevede un taglio con effetto retroattivo (e quindi incostituzionale) all’assegno di pensione, è stata concordata e approvata dal governo nazionale.

La denuncia di Banca d’Italia. Ai dirigenti pubblici 800 milioni di premi

Repubblica del 18 luglio 2016. Obiettivi facili per i dirigenti
Repubblica del 18 luglio 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Guadagni maggiori ai più anziani, riunioni superflue e obiettivi facili. Per ogni anno di età la gratifica si alza del 6%. Ecco cosa dicono i “piani di performance”.

QUAND’E’ che un dirigente dei Beni Culturali riceverà un premio per i risultati raggiunti? Lo prenderà quando contribuirà insieme ai suoi colleghi a garantire la tutela di un bene archeologico? No, quando avrà partecipato a un certo “numero di riunioni”.

Repubblica – Statali, ai dirigenti pubblici 800 milioni di premi. La denuncia di Banca d’Italia

“No a nuovi dirigenti alla Regione”. Ecco un’altra impugnativa da Roma

ScioperoNella Finanziaria-bis una norma avrebbe trasformato in dirigenti di ruolo 70 ex dipendenti Italter-Sirap.

Palazzo Chigi ha di fatto stoppato il tentativo che era “celato” in un articolo della cosiddetta “finanziaria-bis”: lo stralcio composto dagli articoli rimasti fuori dalla legge di stabilità. In particolare, a finire nell’impugnativa romana, è l’articolo 31. Una norma scritta in burocratese stretto, a tratti incomprensibile: “Al comma 17 dell’articolo 49 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 – si legge nell’articolo censurato – dopo le parole “i dirigenti generali utilizzano l’elenco dei dirigenti privi di incarico” sono inserite le parole “e in subordine i dirigenti equiparati ai sensi dell’articolo 7 della legge regionale 10 ottobre 1994, n. 38 e dell’articolo 48 della legge regionale 10 dicembre 2001, n. 21, richiamate al comma 553 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244”…..continua a leggere