Contratti, il no di Cobas Codir “Il governo fa campagna elettorale”

I Cobas, guidati da Dario Matranga e Marcello Minio, si sono alzati e hanno abbandonato il tavolo di trattativa: «Siamo indisponibili a finte trattative. Non ci sono sufficienti garanzie per i lavoratori. E dovremmo fidarci di chi ha già mostrato tutto il proprio disprezzo nei confronti dei regionali danneggiandoli in ogni occasione possibile?».

“Contro i dipendenti regionali di ruolo – scrive il sindacato – continua la politica-truffa sul personale: al solo fine di bypassare la sentenza della Corte costituzionale sull’obbligo del rinnovo dei contratti di lavoro si convocano i sindacati per una sceneggiata finalizzata al solo consenso elettorale. La prova di questa ipotesi è data dalla totale mancanza di seria copertura finanziaria e dalla reale mancanza di volontà ad affrontare il tema della riclassificazione del personale che avrebbe anche potuto compensare in parte le manovre sul precariato”.

INDISPONIBILI A FINTE TRATTATIVE SU RINNOVO CONTRATTI

INDISPONIBILI A FINTE TRATTATIVE SU RINNOVO CONTRATTI.

E’ SOLO BECERA CAMPAGNA ELETTORALE

Palermo 3 ottobre

Dopo la finta “moralizzazione” portata avanti dall’”assessore-commissario” Alessandro Baccei e dal governatore Rosario Crocetta, adesso gettano definitivamente la maschera e preparano l’ultimo assalto pre-elettorale alla diligenza.

Negli uffici di gabinetto c’è un gran fervore per l’assunzione a tempo determinato alla Regione di circa 1.500 persone (provenienti dagli sportelli multifunzionali) negli uffici periferici dell’assessorato al Lavoro (dove lavorano già circa tremila persone) anziché, come logica vorrebbe, una procedura per il loro inserimento a tempo indeterminato in società partecipate o Resais.

Contestualmente, preparano gli atti per le assunzioni nei ruoli regionali del personale precario della Regione in forza della “legge Madia”: non nelle categorie A e B, quindi, come avvenuto per 4.800 persone che hanno rinunciato da dieci anni alla qualifica di avviamento al lavoro, ma in base al titolo di studio posseduto nelle eventuali procedure richieste per la loro assunzione.

Contro i dipendenti regionali di ruolo, invece, continua la politica-truffa sul personale: al solo fine di bypassare la sentenza della Corte costituzionale sull’obbligo del rinnovo dei contratti di lavoro si convocano i sindacati per una sceneggiata finalizzata al solo consenso elettorale: la prova di questa ipotesi è data dalla totale mancanza di seria copertura finanziaria e dalla reale mancanza di volontà ad affrontare il tema della riclassificazione del personale che avrebbe anche potuto compensare in parte le manovre sul precariato.

In queste condizioni ovviamente non ci sono sufficienti garanzie per i lavoratori e dovremmo fidarci di chi ha già mostrato tutto il proprio disprezzo nei confronti dei regionali danneggiandoli in ogni occasione possibile anche attraverso continue campagne diffamatorie e denigratorie sugli organi di stampa.

In mancanza di serietà di proposte e in mancanza di risorse certe, il Cobas Codir non si presterà e non si presta all’ennesima, finale, vergognosa messinscena di fine legislatura da parte di questo squalificato governo regionale che sta lasciando solo macerie!

CONFERMIAMO, INVECE, IL NOSTRO DISPREZZO VERSO QUESTA POLITICA CHE CREA CLIENTELA, CALPESTA I DIRITTI DEI LAVORATORI, NON CREA SVILUPPO E OCCUPAZIONE E CHE HA DESERTIFICATO LA SICILIA COSTRINGENDO SEMPRE PIU’ I GIOVANI (E NON SOLO) A EMIGRARE.

Il Cobas-Codir nell’odierna seduta “pre-elettorale” all’Aran ha, quindi, dichiarato attraverso i propri rappresentanti di non essere disponibile a partecipare a tavoli contrattuali senza che:

– siano stanziate risorse finanziarie adeguate sia per i contratti economici che giuridici;

– si esca dalla logica punitiva nella gestione di malattie, permessi o congedi parentali;

– si preveda una seria riforma del F.A.M.P. e dei sistemi di valutazione;

– si proceda a norme contrattuali che facciano partire realmente l’istituto del telelavoro;

– venga manifestata una chiara e seria volontà e disponibilità a procedere immediatamente alla riclassificazione di tutto il personale regionale di ruolo che – dando soddisfazione alle aspettative dei dipendenti – metta in sicurezza la professionalità acquisita dai lavoratori in tanti anni di lavoro “sul campo”, nell’interesse stesso della funzionalità dell’Amministrazione.

Famp 2017. Quote acconto piano di lavoro – 8/12 – Personale a tempo indeterminato e personale a tempo determinato

Ecco le tabelle con le quote (lorde) dell’acconto piano di lavoro 2017 per il personale a tempo indeterminato e per il personale a tempo determinato. La Funzione Pubblica ha già predisposto la ripartizione del famp nei capitoli dei vari dipartimenti regionali che avverrà, poi, con decreto del Dipartimento Bilancio e Tesoro. L’anticipo dovrebbe essere erogato, secondo indiscrezioni, entro la fine di ottobre.

Elezioni regionali. Il libro dei sogni dei candidati presidente

Giornale di Sicilia del 2 ottobre 2017

I programmi ufficiali dei candidati alla Presidenza della Regione, a un mese dalle elezioni, non ci sono ancora, ma le promesse si sprecano.

Aiuti alle fasce più povere della popolazione; ci sarà un nuovo boom edilizio per garantire una casa a tutti; fioccheranno le riforme e parallelamente scompariranno tasse e spese inutili.

Non manca la strizzatina d’occhio ai dipendenti regionali.

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, in una delle conferenze stampa fatte anche per lanciare la corsa di Micari ha annunciato che «grazie alle migliori condizioni economiche del Paese ci sarà in Sicilia un aumento delle entrate pari a 100-120 milioni. E almeno una trentina di questi fondi possono essere impiegati nel triennio per il rinnovo del contratto dei regionali».

Il tutto, ovviamente, da lunedì 6 novembre: data in cui il candidato alla presidenza eletto prenderà possesso di Palazzo d’Orlanes.

Sentenza della Corte di Cassazione. I permessi della legge 104 fanno maturare le ferie

ItaliaOggi del 29 settembre 2017

Il lavoratore che usufruisce dei permessi di cui alla legge numero 104 del 1992 per l’assistenza di un familiare disabile non può essere penalizzato nel conteggio delle ferie: la decurtazione di giorni di riposo in conseguenza di tali permessi, infatti, è illegittima.

La Corte di Cassazione con la sentenza numero 14187/2017 del 7 giugno ha confermato tale disposizione, la sentenza era già stata inflitta dalla Corte d’appello ad un datore di lavoro, che dovrà ora riaccreditare i 4 giorni di ferie indebitamente sottratti al suo dipendente.