Perché il COBAS/CODIR non ha sottoscritto l’accordo FORD 2020

Palermo, 13 novembre 2020
Non saremo più disponibili a sottoscrivere accordi capestro “prendere o lasciare” sottoposti con arroganza dall’Aran.
Arrivare all’ultimo momento utile perché altrimenti le somme si potrebbero perdere condizionando fortemente la scelta della sottoscrizione: un atteggiamento vessatorio per strappare la firma.
E’ ciò che è accaduto, all’ultima “tornata”, per l’approvazione dell’accordo Ford 2020 inviatoci per posta elettronica senza alcuna possibilità di modificare una virgola.
L’accordo prevede l’estrapolazione a monte di risorse destinate al pagamento di straordinari e indennità che, in periodo di pandemia e smart working, difficilmente si potranno spendere.
Vero è che, probabilmente, non si perderanno perché dovrebbero incrementare la performance dell’anno successivo ma, intanto, “pronto accomodo”, sarebbero tolte dalle tasche di tutti i lavoratori: soprattutto di coloro ai quali non viene autorizzato straordinario e non hanno accesso a nessuna indennità (che sono la maggioranza e spesso in trincea negli uffici più disagiati e periferici).
Stesso ragionamento per le posizioni organizzative le cui risorse sono state accantonate per tutto l’anno ma che, se verranno attivate, potrà essere erogata una sola mensilità mandando in economia le risorse.
Un ragionamento a parte va fatto per la PEO, la progressione economica orizzontale. Abbiamo chiesto – da tempo – che venissero garantite le stesse percentuali di personale applicate a livello statale, Amministrazione ben conosciuta anche dai componenti dell’ARAN. Di fatto, così la PEO non si potrà garantire possa essere percepita nell’arco del triennio da tutto il personale.
Questi sono i motivi principali che ci hanno indotto a non firmare l’accordo.
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