Green pass, multa fino a mille euro al dirigente che non fissa i controlli

Green pass, multa fino a mille euro al dirigente che non fissa i controlli

Il controllo dei green pass ai dirigenti apicali, individuati nei segretari generali dei ministeri e nei segretari comunali. Ma questi possono delegare, con atto scritto stabilendo le modalità operative. Lo spiegano le Linee guida ministeriali in pubblicazione. All’interno di ogni Pa, le istruzioni per la verifica delle certificazioni verdi devono essere contenute in un provvedimento, che assume la veste di un atto di organizzazione. Sembra corretto ritenere, in assenza di indicazioni della norma, che la disposizione possa essere adottata con i poteri del privato datore di lavoro in base all’articolo 5, comma 2, del Dlgs senza la necessità di cristallizzarla in un atto amministrativo.

Green pass, stop alla progressione orizzontale per gli assenti ingiustificati

Tratto da pamagazine.it

Nella Pa le assenze ingiustificate per mancata esibizione del green pass costeranno ai dipendenti pubblici la perdita di tutti gli emolumenti. Dunque, impatteranno anche sulla progressione orizzontale. A fare ulteriore chiarezza le faq del ministero sul documento sanitario. Dove si ricorda, appunto, che «per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati».

Le faq

Le faq del ministero della Pa entrano più nello specifico. Se un dipendente ha ottenuto l’ultima progressione con decorrenza dal 1° gennaio 2020 ed effettua delle assenze ingiustificate per mancanza di certificazione verde dal 1° novembre 2021 al 31 dicembre 2021 può partecipare alla selezione per il riconoscimento della progressione economica con decorrenza 1° gennaio 2022? «I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio, a qualunque fine», così la risposta della Funzione pubblica.

Il comma

Lo stop è motivato da un comma del Ccnl del comparto delle funzioni locali. Articolo 16, comma 6: «Ai fini della progressione economica orizzontale il lavoratore deve essere in possesso del requisito di un periodo minimo di permanenza nella posizione economica in godimento pari a ventiquattro mesi». Tradotto, i giorni di assenza ingiustificata per mancata esibizione del green pass non consentiranno a chi ha ottenuto l’ultima progressione con decorrenza dal 1° gennaio 2020 di maturare entro la fine dell’anno in corso il periodo necessario per ottenere lo “scatto”.

Il rientro

Intanto da una ricognizione della Funzione pubblica, condotta in collaborazione con Formez PA su un campione di amministrazioni, emerge che l’obbligo di green pass unito al ritorno al lavoro in presenza degli statali non sta comportando criticità. Le ultime stime disponibili indicavano la presenza nel settore pubblico di circa 250mila dipendenti non vaccinati.

Il green pass valido all’accesso dura tutta la giornata

Articolo tratto da ilsole24ore.com

La verifica del green pass è fatta prima dell’accesso nella sede di servizio. E vale tutta la giornata. Il chiarimento è contenuto in una recente Faq del ministero dell’Istruzione (aggiornamento 4 ottobre 2021). In pratica, nel caso in cui, al momento dell’accesso in sede, la certificazione risulti “valida”, il dipendente potrà accedere regolarmente e svolgere la propria attività fino al termine della giornata lavorativa. Questo perché le operazioni di verifica delle certificazioni verdi COVID-19 devono essere svolte prima dell’accesso del personale nella sede ove presta il servizio, e non devono essere ripetute nel corso dello svolgimento dello stesso.

La normativa di riferimento

Nella Faq il ministero ricostruisce la normativa di riferimento. L’articolo 9-ter del D.L. 22 aprile 2021, n. 52 prevede l’obbligo, per tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, del possesso e dell’esibizione della certificazione verde COVID-19. La verifica delle certificazioni verdi viene effettuata mediante l’utilizzo dell’app “VerificaC19”, oppure con la modalità semplificata resa disponibile nell’ambito del Sistema Informativo dell’Istruzione (SIDI). Al riguardo, si precisa che l’art. 13, comma 8, del D.P.C.M. 17 giugno 2021, introdotto dal D.P.C.M. 10 settembre 2021, chiarisce che tale verifica avviene quotidianamente «prima dell’accesso del personale interessato nella sede ove presta servizio». Parimenti, la nota MI 9 settembre 2021, n. 953, al punto I, prevede che il controllo sul possesso delle certificazioni verdi COVID-19 sia effettuato «quotidianamente e prima dell’accesso del personale nella sede ove presta servizio».

Verifica prima dell’accesso (e vale tutto il giorno)

Alla luce delle disposizioni richiamate, si rileva che le operazioni di verifica delle certificazioni verdi COVID-19 devono essere svolte prima dell’accesso del personale nella sede ove presta il servizio, e non devono essere ripetute nel corso dello svolgimento dello stesso. Dunque, nel caso in cui, al momento dell’accesso in sede, la certificazione risulti “valida”, il dipendente potrà accedere regolarmente e svolgere la propria attività fino al termine della giornata lavorativa.

Green pass e rientro in presenza. Circolare prot. n. 111173 del 18 ottobre 2021. Integrazioni alla precedente circolare della Funzione Pubblica. Precisazione sui “fragili”

Green pass e rientro in presenza. Ad integrazione della precedente circolare prot. n. 109192 del 12 ottobre 2021, la Funzione Pubblica ha inviato una nuova circolare, prot. n. 111173 del 18 ottobre 2021, in cui precisa modalità e soggetti al controllo, il trattamento economico in caso di assenza ingiustificata e le possibili misure in materia di flessibilità degli orari di ingresso e di uscita.
Relativamente ai lavoratori fragili la circolare precica che il decreto 8 ottobre 2021 del Ministro per la Pubblica amministrazione “non contiene alcuna eccezione riferita alle modalità di eventuale autorizzazione del ricorso allo smart working dei dipendenti lavoratori fragili”.

Nelle FAQ (pubblicate nel sito del Ministero) sul rientro in presenza dei dipendenti pubblici dal 15 ottobre (DPCM 23 settembre e DM 8 ottobre) è consultabile, tra l’altro, la risposta al quesito specifico. Di seguito il link per la consultazione delle predette FAQ:

http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/ministro/13-10-2021/green-pass-e-ritorno-ufficio-le-faq-la-pubblica-amministrazione

Statali, cambiano scatti e premi: ecco tutte le novità

In arrivo il prossimo martedì in Consiglio dei ministri il documento programmatico di bilancio e la manovra in cui si parlerà anche di amministrazione pubblica, per quanto concerne avanzamenti di carriera e premi.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, fra i provvedimenti che interesseranno questa categoria rientra il superamento del tetto fondi delle amministrazioni per il salario accessorio. Tale limite sarà dunque eliminato.

Sempre parlando di pubblico impiego, pare che nella trattativa ci siano aumenti pari a 104 euro mensili lordi. Non solo. Si discute anche di una riforma delle carriere, con l’introduzione di una nuova area, denominata “delle alte professionalità”, in cui rientreranno i nuovi assunti relativi al Recovery plan. Pronta anche una revisione delle progressioni economiche orizzontali, con scatti di stipendio legati al merito, ma anche a titoli di studio e formazione, e verticali. Nel caso delle progressioni verticali (scatto da una carriera ad una superiore), non ci sarà più solo il concorso per avere degli avanzamenti, ma anche delle selezioni basate sulle valutazioni delle competenze di funzionari già presenti.

RINNOVO CONTRATTI, RICLASSIFICAZIONE, FORD 2020 SIT-IN PER DARE UNA SVOLTA ALLE VERTENZE

Palermo, 18 ottobre 2021
Per domani, martedì 19 ottobre 2021, alle ore 15, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, COBAS/CODIR, SADIRS e UGL, hanno indetto un sit-in di protesta – sotto l’assessorato regionale Funzione pubblica (viale Regione Siciliana) per sollecitare il governo regionale all’immediata emanazione delle dovute direttive all’ARAN Sicilia e per dare una svolta politica allo stato di stagnazione in cui versano le attuali vertenze presso l’Agenzia delle rappresentanze negoziali.
Principalmente, le questioni al centro della protesta di domani pomeriggio sono rivolte e finalizzate alle seguenti rivendicazioni:

  • riclassificazione di tutto il personale regionale
  • rinnovo del CCRL giuridico 2019/2021
  • rinnovo del CCRL economico 2019/2021
  • pagamento del FORD 2020

La motivazione della protesta nasce dai continui rinvii della politica siciliana e dalla mancata velocizzazione di tutte le vertenze in atto e sulle quali chiediamo al governo regionale di dare un’immediata svolta.
Mentre a Roma sul rinnovo dei contratti nazionali (sia economici che giuridici) le procedure sui rinnovi dei contratti sono già in stato avanzato, il tema non sembra essere infatti nell’agenda del governo Musumeci. E’, quindi, necessario che la Giunta regionale proceda all’emanazione delle dovute direttive.
Sul tema della Riclassificazione e Riqualificazione del personale, anche durante l’estate scorsa, le organizzazioni sindacali rappresentative hanno lavorato e presentato precise proposte per sbloccare la situazione, ma nelle ultime settimane – quando sarebbe dovuta riprendere l’attività del governo e dell’Aran con maggiore intensità – si è invece assistito a uno stato di stallo e ciò nonostante abbiamo più volte sollecitato lo sblocco della situazione e il riavvio del percorso dovuto.
Sul pagamento del salario accessorio 2020 c’è il problema del mancato rinnovo dell’organismo di valutazione (OIV) che – se non viene rinnovato dall’Esecutivo regionale -non consente di potere procedere con i pagamenti per le prestazioni accessorie effettuate durante l’anno 2020.
La manifestazione avverrà nel rispetto delle politiche di distanziamento previste dalle normative vigenti ed è stata regolarmente comunicata alle autorità competenti.

LE SEGRETERIE REGIONALI