PEO anni 2020 e 2021. No a ulteriori penalizzazioni
Palermo, 12 aprile 2022
Premesso che il COBAS/CODIR non ha sottoscritto gli accordi relativi alle progressioni economiche orizzontali relative agli anni 2020 e 2021 perché altamente e immotivatamente penalizzanti per una parte del personale (circa 2500 dipendenti) che vengono tagliati fuori, sine die, dai miglioramenti della propria posizione economica.
Il COBAS/CODIR, nel rinnovare il proprio giudizio altamente negativo sui due accordi imposti dall’ARAN Sicilia, continuerà, però, come di consueto, a esercitare il proprio compito istituzionale relativo a un’attenta vigilanza sulla loro corretta applicazione al fine di evitare interpretazioni penalizzanti che nulla hanno a che vedere con le disposizioni applicate, invece, in tutte le altre amministrazioni pubbliche d’Italia.
Ricordiamo brevemente i vari passaggi sulla PEO:
– Il COBAS CODIR ha sottoscritto il C.C.R.L. 2016/2018 a condizione che entro un triennio tutti i dipendenti regionali del comparto fruissero della progressione economica orizzontale, visto che, purtroppo, le norme vigenti non consentono più progressioni economiche per tutto il personale nello stesso anno;
– Il COBAS CODIR ha sottoscritto l’accordo sulla PEO 2019 perché, nel rispetto di quanto espresso al punto precedente, si consentiva al 35% dei colleghi di fruire della prima delle tre tranche concordate comprensiva di arretrati;
– Il COBAS CODIR non ha sottoscritto gli accordi PEO 2020 e 2021 perché, a differenza di quanto assicurato al momento della firma del CCRL resteranno fuori circa 2500 colleghi.
Anche sulla vicenda PEO, quindi, il Cobas/Codir si è mosso con coerenza, sempre a difesa dei diritti dei lavoratori, vigilando sulla corretta applicazione degli accordi 2020 e 2021 (seppure non sottoscritti) chiedendo che la decorrenze della progressione economica avvenisse dal 1° gennaio 2021 e non dal 1° gennaio 2022, coerentemente con i pareri formulati da Funzione Pubblica e Aran nazionali.
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