Rinnovo CCRL, salta il tavolo all’Aran in mancanza della proposta del governo sulla riclassificazione

Palermo, 21 aprile 2022
Fumata nera, questo pomeriggio all’Aran, a causa dell’improcedibilità delle trattative, in assenza della proposta del governo regionale sulla riclassificazione del personale regionale, degli aumenti contrattuali e delle proposte sulla nuova regolamentazione dello smart working.
L’Agenzia delle rappresentanze negoziali aveva convocato, per oggi pomeriggio, le organizzazioni sindacali per iniziare le trattative, ma i sindacati Cobas/Codir e Sadirs – che insieme rappresentano più del 51 % dei lavoratori regionali – hanno dato la loro indisponibilità a proseguire i lavori in mancanza di una proposta complessiva.
“Ci siederemo di nuovo al tavolo contrattuale – hanno dichiarato i rappresentanti dei sindacati Cobas/Codir e Sadirs – quando il governo regionale avrà posto le basi necessarie su cui costruire il contratto: riclassificazione di tutto il personale; rinnovo del trattamento economico del salario fisso, accessorio e delle indennità; regolamentazione dello smart working. Non si può parlare della cornice del contratto – hanno sottolineano i rappresentanti dei sindacati autonomi Cobas/Codir e Sadirs – senza prima affrontare gli argomenti necessari per il reale rilancio dell’amministrazione, a incominciare proprio dalla riclassificazione e riqualificazione del personale. Il governo regionale si impegni, quindi, a rinegoziare i limiti posti dell’accordo con Roma che impedirebbero il reale rilancio dell’amministrazione – sottolineano le segreterie di Cobas/Codir e Sadirs – non consentendo neanche di utilizzare le risorse già stanziate per il rinnovo contrattuale. Si può fare – evidenziano i sindacati – un buon contratto senza ulteriori risorse, ma avendo la possibilità di spendere le somme già stanziate per riformare la Regione e il sistema classificatorio del personale in base alle nuove esigenze funzionali”.
www.codir.it          www.sadirs.it

Ennesima riforma della Pubblica Amministrazione targata Brunetta. Nuovi concorsi, nuove regole per i social e più inglese per gli statali

Cambiano le modalità di ingresso nella Pa.

Dal 1° luglio 2022 l’accesso ai concorsi per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato nelle amministrazioni pubbliche avverrà esclusivamente registrandosi al portale https://www.inpa.gov.it/. Successivamente il ricorso al portale sarà esteso a Regioni ed enti locali con modalità che saranno definite in un decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, previa intesa in Conferenza Unificata. Si prevede, inoltre, una semplificazione procedurale dei concorsi e norme specifiche per ampliare l’uso di inPA anche per individuare le commissioni esaminatrici dei concorsi, il conferimento di incarichi per il Pnrr e la nomina dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv).

Nei concorsi per il personale non dirigenziale si prevede l’espletamento di almeno una prova scritta e sempre di una prova orale, che comprenda l’accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera. Come già stabilito per i dirigenti, è prevista l’introduzione di sistemi di valutazione basati sulle competenze e sulle attitudini (assessment). Per l’assunzione di profili specializzati, oltre alle competenze devono essere valutate le esperienze lavorative pregresse e pertinenti.

Il decreto prevede l’aggiornamento del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (Dpr 62/2013) introducendo, in particolare, una sezione dedicata all’utilizzo dei social network per tutelare l’immagine della Pa (probabilmente saranno vietati i social durante le ore di lavoro). Si stabilisce, inoltre, lo svolgimento di un ciclo di formazione sui temi dell’etica pubblica e del comportamento etico per i neoassunti, la cui durata e intensità sono proporzionate al grado di responsabilità.