Proroga smart working per i lavoratori fragili. Legge 19 maggio 2022, n. 52 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge del 24/03/2022, n. 24, recante: disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. (GURI n.119 del 23.05.2022). Indicazioni operative

La legge 19 maggio 2022, n. 52, entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione avvenuta in Gazzetta Ufficiale n.119 del 23 maggio 2022, ha convertito con modifiche il decreto legge del 24/03/2022, n. 24, recante : “Misure urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid 19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, il cosiddetto decreto “Riaperture” per l’uscita graduale dall’emergenza Covid e dalle misure emergenziali per il lavoro, i trasporti e la vita sociale.”
Fermo restando tutte le indicazioni di cui alla Circolare n. 1/2022 del Ministro della Pubblica Amministrazione comunicate dalla scrivente con la precedente nota prot. n. 44193 del 02.05.2022, in conseguenza alle novità introdotte con le modifiche al decreto legge in sede di conversione in legge citata, si rende opportuno fornire ulteriori indicazioni a quanto previsto con il comma 1bis dell’art. 10.

In particolare la modifica introdotta, nell’articolo 10 del citato D.L. 24/2022 con il comma 1bis, comporta che viene esteso fino al 30 giugno 2022 lo smart working ai lavoratori “fragili” ed equipara al ricovero ospedaliero l’assenza dei lavoratori fragili che non possono svolgere le loro mansioni in modalità agile.

La formulazione del decreto legge come convertito nella citata legge n.52/2022 fa però esplicito riferimento alle nuove categorie di lavoratori “fragili” definiti dal decreto ministeriale del 04 febbraio 2022 emanato su previsione del decreto legge n.221/2021, in Gazzetta Ufficiale n. 35 dell’ 11 febbraio c.a.
Per quanto in premessa, ai fini dell’applicazione della citata norma e per una corretta ed univoca individuazione del soggetto “lavoratore fragile” occorre fare riferimento a quanto disposto con decreto 4 febbraio 2022 del Ministero della Salute, provvedimento nel quale sono individuate le patologie, con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 30 giugno p.v. , la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, evidenziando altresì che l’esistenza delle patologie e delle condizioni necessarie al riconoscimento dello status di “lavoratore fragile” sia certificata dal medico di medicina generale del dipendente.

Si allega relativa modulistica.

La conversione in legge del D.L. 24 marzo 2022, n. 24 “Decreto Riaperture” conferma la proroga dello smart working per i lavoratori fragili

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 19 maggio 2022, n. 52 recante la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”.

Nell’ambito degli interventi regolati dal provvedimento, tra le diverse misure, la Legge di conversione prevede che:

  • fino al 30 giugno 2022, per i soggetti affetti dalle patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali ricorre la condizione di fragilità (come individuate con il Decreto del Ministro della Salute, di concerto con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e per la Pubblica Amministrazione, adottato ai sensi dell’art. 17, comma 2 del D.L. n. 221/2021, convertito con modificazioni in L. n. 11/2022), si applica la disciplina dettata dall’art. 26, commi 2 e 7 bis, D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni in L. n. 27/2020. Quindi, laddove la prestazione lavorativa non possa essere resa in modalità agile, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati (di cui all’art. 26, comma 2, D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni in L. n. 27/2020) in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, L. 5 febbraio 1992, n. 104), il periodo di assenza dal servizio è equiparato al ricovero ospedaliero. Inoltre, i datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le Gestioni dell’INPS, esclusi i datori di lavoro domestico, hanno diritto a un rimborso forfettario per gli oneri sostenuti relativi ai propri lavoratori dipendenti non aventi diritto all’assicurazione economica di malattia presso l’INPS (art. 10, comma 1 bis, D.L. n. 24/2022);
  • fino al 30 giugno 2022, i lavoratori fragili (art. 26, comma 2 bis, D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni in L. n. 27/2020) svolgono di norma la prestazione lavorativa in smart working, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto (art. 10, comma 1 ter, D.L. n. 24/2022);

Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 19 maggio 2022, n. 52 (in G.U. 23/05/2022, n. 119)

A proposito della finanziaria e del rinnovo contrattuale i Confederali si accontentano (tratto da buttanissima.it)

Musumeci aveva promesso in campagna elettorale una riforma della pubblica amministrazione che invece è rimasta nei cassetti impolverati di palazzo d’Orleans.

Il governo ha già stanziato 27 milioni per l’equiparazione degli stipendi dei regionali a quelli statali, mentre 17 sono destinati alla riclassificazione. Attorno a quest’ultima voce si è aperta una vertenza fra sigle sindacali. Mentre i confederati si “accontentano” dell’equiparazione, gli autonomi si spingono oltre. La protesta guidata dai sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs e Siad-Csa-Cisal davanti alle sedi della Presidenza della Regione ha avuto il merito di riaprire la trattativa col governo che si è impegnato a convocare un tavolo di confronto.

Dalla settimana prossima, ha assicurato il governo regionale, sarà convocato un apposito tavolo di confronto per arrivare al pieno utilizzo delle risorse già stanziate per il rinnovo contrattuale coniugato al nuovo sistema classificatorio.

Pubblicata nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana la legge 25 maggio 2022, n. 13. Legge di stabilità regionale 2022-2024

È stata pubblicata nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana la legge 25 maggio 2022, n. 13. Legge di stabilità regionale 2022-2024.

Da leggere con attenzione l’art. 3 “Norme in materia di personale” che prevede l’incremento, pari a 1,6 milioni, delle risorse destinate ai fondi per i trattamenti accessori del personale dell’amministrazione regionale anche di livello dirigenziale. Tale incremento è finanziato con i risparmi realizzati dal taglio del salario accessorio del personale (ovvero, soldi che passano da una tasca all’altra).

Per la riclassificazione sono stati stanziati quattro spiccioli: € 1.350.000,00 per l’esercizio finanziario 2022 ed € 2.700.000,00 per l’esercizio finanziario 2023.

Regionali, domani in piazza a Palermo e Catania: “Basta prese in giro, adesso vogliamo i fatti”. Alle 9 i sit-in di Cobas-Codir, Sadirs e Siad-Csa-Cisal a Palazzo d’Orleans e via Bernardo

Pa, 24 maggio 2022
Alle 9 i sit-in di Cobas-Codir, Sadirs e Siad-Csa-Cisal a Palazzo d’Orleans e via Bernardo

Si terranno domani mattina a partire dalle 9, a Palermo e a Catania, i sit-in organizzati dai sindacati dei lavoratori regionali Cobas-Codir, Sadirs e Siad-Csa-Cisal per protestare contro il mancato stanziamento dei fondi per la riclassificazione e riqualificazione del personale della Regione Siciliana, delle partecipate e degli enti collegati. Le assemblee retribuite sit-in si terranno in contemporanea davanti le sedi della Presidenza della Regione di Palazzo d’Orleans a Palermo e di via Beato Bernardo a Catania.
“I lavoratori sono stanchi delle solite promesse – dicono Dario Matranga e Marcello Minio (Cobas-Codir), Fulvio Pantano (Sadirs) e Angelo Lo Curto (Siad-Csa-Cisal) – Abbiamo rifiutato la proposta di rinnovo del contratto avanzata dal Governo perché si trattava solo di una presa in giro, visto che non comprende la riclassificazione e riqualificazione del personale che è invece indispensabile per rendere efficiente la macchina amministrativa a vantaggio di tutti i siciliani. I fondi ci sono e sono già stanziati, la politica deve attivarsi affinchè tutte le somme a bilancio vengano utilizzate per il nuovo ordinamento professionale; solo così il rinnovo potrà essere firmato entro giugno. Le nostre organizzazioni sindacali rappresentano oltre il 60% dei lavoratori e non accetteremo compromessi al ribasso”.

REGIONE: mercoledì 25 maggio l’assemblea in piazza per dare voce ai lavoratori regionali

Palermo, 24 maggio 2022
E’ arrivato il momento di decidere se rimanere tra le pareti degli uffici o se portare in piazza il malessere e il malcontento di tutti i lavoratori regionali.
I sindacati COBAS-CODIR, SADIRS E SIAD-CSA, invitano TUTTI i dipendenti regionali, degli enti e delle partecipate ad alzare la testa e a partecipare all’assemblea retribuita sit-in, indetta per domani giorno 25 maggio 2022 (dalle ore 9)
• a Palermo (Palazzo d’Orleans) e
• a Catania (Via Beato Bernardo).
Bisogna essere presenti per fare capire che non sono accettabili accordi contrattuali a scatola chiusa, senza neanche l’ombra della riclassificazione e riqualificazione del personale per restituire efficienza alla macchina amministrativa in favore di tutti i cittadini.
Sono state, infatti, interrotte le trattative dopo che l’Aran Sicilia aveva previsto solo gli aumenti stipendiali (che comunque sono garantiti in ogni caso dalla legge, con relativi arretrati); la proposta respinta contiene anche il peggioramento di alcuni istituti giuridici come quelli in materia di trasferimenti selvaggi. Prevista, invece, per non fare la riclassificazione, la promozione di circa 900 dipendenti nelle vecchie e obsolete categorie, una misura parziale e insufficiente non solo per le aspettative dei lavoratori ma per gli stessi processi organizzativi dell’amministrazione.
In piazza per riscattare la dignità lavorativa e il diritto a lavorare in un’amministrazione in cui i processi organizzativi e la funzione dei singoli lavoratori vengono giornalmente calpestati dalla politica che dimostra disinteresse totale verso l’efficientamento dell’amministrazione e il valore delle proprie risorse umane.
Le risorse finanziarie per fare la riclassificazione e la riqualificazione ci sono e sono già stanziate: chiediamo che il governo regionale si attivi per approvare la norma che consenta di utilizzare tutte le somme già appostate in bilancio per il rinnovo contrattuale e per il nuovo ordinamento professionale, affinché entro il 30 giugno prossimo possa essere sottoscritta l’ipotesi di rinnovo contrattuale attesa da tanto tempo dai lavoratori.
VI ASPETTIAMO IN PIAZZA per parlare degli impegni non mantenuti dal governo regionale sulla riclassificazione del personale e delle ulteriori azioni di lotta a tutela della dignità lavorativa e dell’efficienza dell’amministrazione.
Le segreterie generali
COBAS-CODIR SADIRS SIAD-CSA

Formazione PEO 2020-2021. Sollecito per le fasi di registrazione e per l’esecuzione obbligatoria dell’esame finale

Ai dipendenti del comparto non dirigenziale
partecipanti alla PEO 2020 2021

e,p.c. Alle OO.SS.

Al FormezPA


Nel far seguito alle note afferenti la procedura formativa per l’attribuzione della PEO relativa agli anni 2020 e 2021, si ricorda che il periodo per effettuare la prova d’esame finale obbligatoria, fissato con D.D.G. n. 1156 del 08/04/2022, si conclude il 29 maggio 2022 alle ore 23,59 e si raccomanda di procedere, laddove possibile, accelerando i tempi ed evitando un’eccessiva concentrazione negli ultimi giorni.
Visto l’andamento dei dati di monitoraggio, si suggerisce di consultare, prima di iniziare la prova, le istruzioni che fanno parte integrante del D.D.G. n. 1156/2022, per evitare le anomalie descritte nello stesso documento, che comportano l’invalidazione e la ripetizione per una sola volta della prova d’esame, previa apertura di un ticket entro il 27 maggio 2022 alle ore 23.59.
Riguardo a quanto stabilito con D.D.G. 1156/2022, sulla previsione di aprire una sessione di recupero per chi per giustificati motivi, che dovranno essere debitamente documentati, è stato impossibilitato a partecipare alla prova d’esame entro il 29 maggio 2022. alle ore 23.59 si informa che, come concordato con il FormezPA, le prove potranno svolgersi il 7 giugno 2022.

Firmato in via definitiva il nuovo contratto Funzioni Centrali. Scattano gli aumenti del tabellare e dell’indennità di amministrazione

Busta paga più ricca per i ministeriali a giugno. A incidere sullo stipendio sarà infatti il combinato disposto del rinnovo del contratto degli statali (e dei relativi arretrati) e delle indennità di amministrazione aggiornate. Un mix di fattori che porterà nelle tasche dei 141 mila dipendenti dei ministeri fino a 6500 euro lordi.

Il contratto

Come prevedibile gli aumenti previsti dal nuovo contratto variano in base all’inquadramento del lavoratore. Nel dettaglio, si tratta di 105 euro medi per 13 mesi, cui si aggiunge un beneficio pari ad altri 20 euro medi mensili. L’aumento contrattuale sale fino a 117 euro lordi per la fascia degli assistenti amministrativi. Per fare un esempio gli aumenti a regime arrivano fino a 2500 euro l’anno per i dipendenti della terza area. Cifre che verranno corrisposte in una soluzione unica a giugno perché il nuovo contratto è relativo al triennio 2019/2021.

L’indennità di amministrazione

Per i ministeriali in busta paga peserà però anche il decreto del governo sulle indennità ministeriali dovute, per cui sono stati stanziati 170 milioni di euro. Il decreto di Palazzo Chigi nelle scorse settimane ha adeguato le “indennità di amministrazione” e oltre agli aumenti, con cifre diversificate a seconda del ministero e dell’inquadramento di ogni dipendente in un ventaglio di aumenti che arriva a 188,4 euro lordi al mese (2.449 euro all’anno), porta con sé una mole consistente di arretrati. Per un funzionario medio (area terza, posizione F4) di uno dei ministeri in cui l’indennità cresce di più l’uno due offre aumenti a regime intorno ai 300 euro e arretrati fino a 6mila euro: succede in ministeri come Salute, Esteri, Istruzione, Università, Lavoro e Politiche agricole.

Buoni pasto, gli esercizi commerciali pronti a non accettarli più: i motivi

Esercizi commerciali pronti a rifiutare i buoni pasto o ticket restaurant. Una protesta che si ripercuoterebbe su 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto o la spesa al supermercato.

I motivi della protesta

Sui buoni pasto, le imprese della ristorazione e della distribuzione commerciale pagano il 20% ciò vuol dire che se un ticket vale 10 euro chi lo ritira incassa il 20% in meno, in alcuni casi non riceve neppure otto euro.

Comunicazione relativa assemblea di sit-in retribuita

Per gli opportuni adempimenti di competenza, si comunica che mercoledì 25 maggio 2022, in base all’effettivo utilizzo delle ore di permesso fruite per l’intera giornata lavorativa, è indetta un’assemblea di protesta sit-in retribuita dei lavoratori di tutto il comparto Regione ( e degli Enti regionali) e delle Società partecipate.
Le Assemblea sit-in si svolgeranno a Palermo in piazza Indipendenza davanti Palazzo D’Orleans e a Catania davanti la sede della Presidenza via Beato Bernardo.
Si invitano, pertanto, i Dirigenti di tutti gli Uffici preposti a volerne dare ampia informazione.
Al termine dell’assemblea sarà rilasciato ai partecipanti regolare attestato di partecipazione.