Servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto elettronici – Ulteriore aggiornamento

Buoni Pasto DAYStando alle ultime notizie acquisite presso il competente Servizio del Dipartimento della Funzione Pubblica, sembrerebbe che l’iter che dovrebbe portare all’attribuzione dei buoni pasto elettronici proceda senza intoppi.

La Società che si è aggiudicata la gara ha già fornito l’elenco degli esercizi convenzionati suddivisi per comune e per vicinanza agli uffici. Suddetto elenco è attualmente al vaglio dell’amministrazione per verificarne la corrispondenza al capitolato d’appalto. Gli esercizi convenzionati saranno dotati di apposito pos per la lettura delle card che verranno distribuite quanto prima al personale.

Dagli uffici assicurano che se tutto dovesse procedere secondo le previsioni, tra maggio e giugno si procederà alla distribuzione delle card e alla fornitura dei pos presso gli esercizi. Il servizio potrebbe andare a regime tra fine giugno e i primi di luglio p.v.

In fase di avvio la card dovrebbe essere caricata degli importi maturati relativamente all’anno 2013.

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Servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto elettronici – Aggiornamento

Con DDS n. 1924 del 27 marzo 2014 (Scarica il decreto) è stata disposta l’aggiudicazione definitiva della gara nei confronti della “DAY Ristoservice SPA”.

La Società ha fornito l’elenco degli esercizi convenzionati suddivisi per comune e per vicinanza ai luoghi (uffici). A questa prima bozza sarà possibile apportare aggiustamenti in corso d’opera.

I possessori di Smartphone Android potranno scaricare l’apposita applicazione che gli consentirà l’accesso ad alcuni servizi, tra cui l’individuazione dell’esercizio più vicino o più adatto alle proprie esigenze.

Per i dipendenti della Regione Siciliana il servizio non è ancora attivo (non sono stati caricati ancora gli esercizi convenzionati). Chi vuole potrà, comunque, scaricare l’applicazione per farsi già un’idea circa il suo funzionamento.

Buoni Pasto DAY

A proposito della mensa un commento (di un addetto ai lavori?) su LiveSicilia chiarisce alcuni dubbi

MensaPerché la card e non il ticket?

Perché non Consip?

Perché una spesa di 22 milioni?

Ecco il commento integrale postato su LiveSiciliada “non-mi-fate-parlare” (sicuramente un addetto ai lavori), che chiarisce alcuni dubbi.

“Vediamo se riusciamo a fare chiarezza
Innanzi tutto partiamo da un punto fermo
Tutti i datori di lavoro (quindi sia il pubblico che il privato) che utilizzano un lavoratore per oltre sei ore e trenta minuti sono tenuti ad assicurare al lavoratore una pausa di trenta minuti e la mensa aziendale.
Ove non è disponibile la mensa al lavoratore può essere corrisposto il buono pasto o in alternativa
L’indennità sostitutiva di mensa (oggi a legislazione vigente importi lordi uguali € 7,00 ).
Con la differenza che il buono pasto, non fa cumulo con il reddito del lavoratore,
mentre l’indennità è soggetta a trattenuta IRPEF a seconda della aliquota di ciascun lavoratore;
la conseguenza è che chi ha un reddito più basso si vede detratto dal buono pasto un importo inferiore rispetto a chi ha un reddito più elevato, ovvero per esser chiari a qualcuno si applica il 18% (= a € 1,26) di trattenute su € 7,00 a qualcun altro il 38 % (= a € 2,66) di trattenute sempre su € 7,00.
Quindi il primo riceve € 5,74 mentre il secondo € 4,34 . (dura lex sed lex)
Quindi credo di aver chiarito perché quando si ricevono i soldini in busta paga
A) sono meno di quello che ci si aspettava;
B) gli importi variano per ciascun percepente.
Veniamo ad analizzare i costi sostenuti dalla Regione
L’amministrazione deve corrispondere per ciascun buono pasto a ciascun dipendente che ne ha diritto € 7,00 che non devono per forza essere soldini sonanti, può dirti : vai al ristorante (O ALLA MENSA aziendale non cambia nulla) con cui ho fatto una convenzione e consuma fino a € 7,00 e non paghi, pago io Amministrazione.
Con questo metodo se tu consumi meno (ad esempio per € 4,50 … un panino e una bevanda) l’Amministrazione paga sempre € 7,00 al ristorante con cui ha fatto la convenzione.
Ci perde il lavoratore e ci perde l’Amministrazione (che poi siamo SEMPRE noi tutti). Oltre al fatto che puoi mangiare solo quello che c’è previsto nel menù e se tu mangi pane e panelle magari finisce che non mangi perché non ci sono o non sono di tuo gradimento.
Con il buono pasto puoi andare in tutti gli esercizi convenzionati, e così se tu vuoi pane e panelle lo compri dove piace a te (sempre che sia convenzionato).
Ma il buono pasto tradizionale (quello di carta per capirci) NON è cedibile, NON è trasferibile, NON può essere trasformato in denaro ( e fino a qui anche quello elettronico) e non lo puoi dividere in due o tre (è un po’ come se avessi un assegno circolare barrato e non trasferibile , non lo puoi dividere in tre pezzetti di carta) .
Quindi tu hai un pezzo di carta che ti dà da mangiare fino a € 7,00 ma se tu mangi meno sempre un buono gli devi dare e quindi sempre € 7,00 spendi !!
Ecco allora l’invenzione dei buoni pasto elettronici , tu mangi per € 4,50 tu paghi (scali dal tuo credito sulla carta elettronica) €4,50 così se il tuo pranzo comprende anche il caffè , hai ancora il credito per poterlo acquistare in un altro esercizio convenzionato.
O se vuoi comprarti il panino da uno e la bevanda da un altro lo puoi fare ( con il cartaceo NO) .
A PROPOSITO RICORDO CHE E’ VIETATO DALLA LEGGE DARE RESTO (SOLDINI) O CREDITI DI QUALSIVOGLIA SPECIE IN CAMBIO DEI BUONI PASTO.
E così abbiamo chiarito perché elettronico.
Veniamo alle somme che sembrano enormi ma non lo sono.
Ma ammettiamo (giusto per arrotondare) che coloro che hanno diritto al buono pasto siano 16.900 dipendenti (in effetti il numero di chi ne ha diritto è maggiore) che fanno un rientro settimanale per dodici mesi (anche se i dipendenti in effetti lavorano 11 mesi (uno è di ferie) – – – ma non è detto che siano in ferie il giorno del rientro ) in un anno fanno 16900 x 52 = 878.800 buoni pasto anno x € 7,00 a buono pasto = € 6.151.600,00 EURO E NON CARAMELLE.
Somma un 10 % di dipendenti che di rientri settimanali ne fanno due ed un altro 10 % che di rientri ne fa anche tre, arrivi alla bella somma di € 7.381.920,00 anno x tre anni se sai fare i conti fanno un totale € 22.145.760,00.
Ed ecco spiegati i 22 milioni e 800 mila euro della gara.
Infine andiamo alla questione CONSIP
La norma di cui si parla recita :
Che se esiste un prodotto analogo per caratteristiche e tipologia di servizio ad un prezzo più vantaggioso tra le CONVENZIONI CONSIP non solo l’Amministrazione deve acquistarlo tramite la convenzione ma SONO NULLI I CONTRATTI IN VIOLAZIONE DI QUESTA NORMA, e chi la viola ne risponde di tasca . (in verità la norma è ancora più restrittiva infatti si applica anche ai contratti già in essere al momento di stipula di una nuova convenzione da parte di CONSIP)
Allora per capirci e farla breve significa che se io voglio pane e panelle in confezioni monouso da 100 grammi con 70 grammi di pane e 30 grammi di panelle NON E’ la stessa cosa di chi mi offre un panino da 70 grammi e 30 grammi di panelle e un tovagliolo di carta .
E a proposito della questione tracciabilità, la questione non si riferisce ai dipendenti regionali (anche perché fino ad oggi i dipendenti regionali i buoni pasto non li hanno mai avuti) ma a tutti coloro che utilizzano il buono pasto per acquisti che con il “pasto” (cibo per intenderci) non hanno nulla a che vedere, trasformando un “rimborso” (esente da tassazione) in un “Fringe Benefits” che è da assoggettare a ritenuta fiscale !!!
Mentre a coloro che parlano del numero di esercizi convenzionati, vorrei ricordare che sono quelli che il bando di gara ha richiesto (suddivisi per comune e per vicinanza ai luoghi (uffici) indicati dall’Amministrazione per ciascun comune)
Se poi vogliamo fare “scumazza” tanto “pour parler”, prego accomodatevi pure la libertà di esprimere il proprio pensiero per fortuna in Italia non è stata soppressa.
Infine se proprio avete voglia di “spaccare il capello”, il problema è di altro tipo, ma dovreste leggervi il Capitolato speciale d’appalto della gara per capire … e capire che cosa non è esattamente come sembra o meglio capire dov’è l’errore che poiché (per il tipo di errore) non costituisce colpa grave e nemmeno imperizia o negligenza pagherà sempre “Pantalone”.
Se proprio volete cimentarvi vi suggerisco di avere a portata di mano il significato dei vocaboli:
oggetto, contratto, futuro, determinato, determinabile.
Oltre ad una serie di sentenze sulla libertà di concorrenza e sull’utile d’impresa a cui nessuno può porre limiti, tranne che l’utile sia realizzato fraudolentemente o illegittimamente o tramite lo sfruttamento dei lavoratori (inteso nel senso di pagare i lavoratori meno del minimo sindacale o non pagare i contributi etc.)”

Pausa pranzo sul posto di lavoro? In assenza di autorizzazione è reato

Integra il reato di violazione di domicilio la condotta del dipendente che, in assenza di espressa autorizzazione da parte del proprio datore, trascorra la propria pausa pranzo sul posto di lavoro in compagnia di terzi e per scopi estranei all’attività lavorativa.

Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 581, depositata il 9 gennaio 2014…..

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Famp e buoni pasto dei regionali restano congelati. Restituiti, invece, i 39 milioni all’Ars

“Scongelati” i 39 milioni dell’Assemblea Regionale

Mercoledì 15 Gennaio 2014 – 12:23

I soldi della Regione. Aveva scatenato polemiche e ribellioni di Palazzo la decisione del governo di accantonare una parte del contributo regionale destinato a Palazzo dei Normanni. E alla fine il governo ha deciso di togliere quel capitolo dalla tabella. (Ch. Bi.)

PALERMO – Alla fine il governo ha ‘ceduto’. E ieri notte, in aula, la tabella allegata all’articolo 4 della finanziaria, quella che conteneva le somme ‘congelate’ – per un totale di 400 milioni – in attesa dell’accordo con Roma sul patto di stabilità verticale, è stata modificata.

Aveva scatenato le polemiche dell’amministrazione di Palazzo dei Normanni la decisione del governo di inserire, tra le somme da accantonare a garanzia della tenuta del bilancio, 39 milioni dei 149 che la Regione trasferisce all’Ars. E i dipendenti dell’Assemblea, saputa la notizia, si erano persino ‘ribellati’ limitando l’accesso al Palazzo a funzionari della Regione, assessori e i loro capi di gabinetto. Una situazione paradossale, in quello che è stato l’ultimo giorno di discussione della finanziaria regionale. Alcuni funzionari e dirigenti regionali sono stati ‘confinati’ tutto il giorno in sala stampa, senza potersi muovere. “Non sappiamo dove andare – dicevano – dovunque andiamo ci vietano di entrare”.

“Uno sgarbo vero e proprio” ha commentato qualcuno dei funzionari dell’Ars. E, alla fine, la tabella è stata modificata. Tolti proprio quei 39 milioni. Mentre restano, invece, le somme congelate dal finanziamento per comuni, precari, partecipate e altro. L’Ars, insomma, non si tocca.

Fonte: http://livesicilia.it/2014/01/15/scongelati-i-39-milioni-dellars_429921/

Gara del 13/02/2014 per l’affidamento del servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto elettronici per il personale dell’amministrazione regionale

L’amministrazione regionale rende noto che nel Supplemento alla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea S248 del 21 dicembre 2013 è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento del Servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto elettronici per il personale dell’Amministrazione regionale.

  1. Disciplinare – Gara buoni pasto del 13.02.2014
  2. Capitolato speciale – Gara buoni pasto del 13.02.2014
  3. Allegato A al Capitolato speciale – Gara buoni pasto del 13.02.2014
  4. Schema contratto – Gara buoni pasto del 13.02.2014
  5. Determina a contrarre – DDG n° 7589 – Gara buoni pasto del 13.02.2014