Consiglio di Stato. Il concorso pubblico è obbligatorio anche per le “promozioni” di chi è già in organico

Palazzo spada1Il concorso è la via ordinaria non solo per le assunzioni pubbliche, ma anche per le “promozioni” di chi è già in organico. Su questi presupposti il Consiglio di Stato, con la sentenza 4139/2015, ha annullato gli atti della Giunta regionale della Calabria con la quale era stata data copertura a circa mille posti di funzionario: non attraverso un ordinario concorso pubblico ma con una selezione verticale interamente riservata agli interni. Il Consiglio di Stato richiama il principio più volte affermato dalla giurisprudenza costituzionale (da ultimo con la sentenza 227/2013) secondo la quale il concorso pubblico costituisce la regola ordinaria di accesso nei ruoli delle pubbliche amministrazioni, in coerenza con i principi di uguaglianza (articolo 3), di imparzialità e di buon andamento (articolo 97). I concorsi interni, o comunque le selezioni riservate agli interni, sono da considerare come eccezione al generale principio dell’ammissione in servizio per il tramite del pubblico concorso.

Crocetta azzera la Giunta ma non ritira le deleghe. Nuova Giunta entro sabato? Scatta il totoassessori

Rosario Crocetta2012L’annuncio del governatore: “Squadra di governo azzerata politicamente, ma non ho ancora ritirato le deleghe per non compromettere l’attività amministrativa”. Avviate le consultazioni con i partiti di maggioranza.

Da Roma fanno sapere: Baccei non si tocca.

Registrare o filmare col cellulare quello che dice una persona è lecito?

Registrare o filmare, di nascosto, una conversazione tra privati, utilizzando un cellulare o un altro apparecchio di ultima generazione (senza essere stati, tuttavia, autorizzati da un giudice, dalla polizia, dai carabinieri o da qualsiasi altra autorità pubblica) allo scopo di prevenire eventuali illeciti nei nostri riguardi (un’ingiuria, una minaccia, ecc.) o per precostituirsi la prova di una confessione che ci consenta di esercitare un nostro diritto (per es. l’ammissione del debitore del mancato pagamento), non costituisce né reato, né lesione della privacy; ma ciò vale solo a determinate condizioni che qui di seguito vedremo…. continua a leggere