Rinnovo contratti pubblico impiego. Il governo Renzi mette sul piatto 300 milioni. Praticamente una pizza

Il governo stanzia 300 milioni per i contratti
Giornale di Sicilia del 10 ottobre

Secondo indiscrezioni il governo sarebbe disponibile a stanziare “solo” 300 milioni per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Insorgono i sindacati, che parlano di cifra “inaccettabile” se confermata perché si tratterebbe di “8-10 euro lordi al mese, meno di una pizza”.

Stop agli stipendi di manager e consulenti. Secondo un parere del CGA gli incarichi devono essere gratuti

Palermo-Castle-bjs-1.jpgLa ragioneria generale stoppa gli stipendi di tutti i titolari di qualsiasi tipo di incarico avuto da Palazzo d’Orleans e dagli enti pubblici non economici sottoposti a vigilanza e controllo della stessa. Niente emolumenti anche ai commissari straordinari, revisori dei conti, membri collegi dei sindaci, presidenti e cda di tutte le partecipate.

Un caso che potrebbe essere addirittura un cataclisma, visto che oltre allo stop dei pagamenti potrebbe scattare anche il recupero delle somme erogate a questi soggetti a partire dal maggio del 2012 ad oggi.

A chiedere lo stop agli emolumenti e il recupero delle somme erogate è la stessa Regione, con una circolare del 21 settembre scorso a firma del ragioniere generale di palazzo d’Orleans, Salvatore Sammartano, indirizzata a società partecipate, enti pubblici istituzionali regionali, dipartimenti, presidente della Regione ed assessori regionali.

Tutto ciò in virtù di un parere fornito n. 780/2014 dal Consiglio di giustizia amministrativa il 5 agosto del 2014.

Tagliato il fondo relativo al programma assistenziale in favore del personale regionale. Ormai è una mera elemosina

Programma assistenziale -Tagliati i benefit per i regionali
Giornale di Sicilia del 9 ottobre. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

È stato pubblicato a pagina 11 della gurs n. 36 del 4 settembre 2015 il programma assistenziale anno 2015 a favore del personale dell’Amministrazione regionale in servizio o in quiescenza, dei loro familiari a carico, nonché dei titolari di pensioni indirette o di riversibilità o di assegni vitalizi obbligatori o di assegni integrativi.

A disposizione per il 2015 ci sono 150 mila euro, meno dei 250 mila dello scorso anno o dei 270 mila del 2013.