Statali, con il contratto 50 euro netti di aumento per tutti

Il Sole 24 Ore del 20 dicembre 2017

Il nuovo contratto degli statali avvia oggi quella che dovrebbe essere la stretta finale delle trattative, ed è destinato a tradursi in circa 50 euro netti al mese di aumenti. La prospettiva è quella di un ritocco in busta paga sostanzialmente uguale per tutti, perché i tempi sono stretti e la pressione per recuperare almeno in parte gli otto anni di congelamento delle buste paga sono forti.

In pratica, gli 85 euro medi promessi dall’intesa del 30 novembre scorso e finanziati dalla legge di bilancio attesa in settimana all’approvazione definitiva dovrebbero distribuirsi in parti uguali fra le buste paga di tutti i dipendenti. E questa linea, una volta fissata dal contratto per le «funzioni centrali» (i circa 240mila dipendenti che lavorano in ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici), sarà ripetuta in tutti gli altri rami della Pa, dagli enti territoriali alla sanità fino alla scuola.

Statali, la pausa pranzo scende a 10 minuti

Corriere della Sera del 20 dicembre 2017

Chiudere al più presto. È l’obiettivo di ministra (soprattutto) e sindacati per arrivare alla firma del nuovo contratto degli statali. Entro Natale è la dead line che si è data la titolare del ministero della Pubblica amministrazione Marianna Madia. E oggi pomeriggio i sindacati si ritrovano con l’Aran, l’agenzia che negozia per conto del governo, per un nuovo incontro di trattativa, che potrebbe essere quella finale. «Se serve, si andrà avanti fino a notte», azzarda qualcuno. Anche perché i temi sul tavolo sono molti.

A partire da quello sulla retribuzione su cui il confronto vero e proprio deve ancora partire. Nel frattempo, tra le ultime novità per i dipendenti pubblici entra anche la questione della pausa pranzo. Nella bozza del nuovo contratto si ipotizza una riduzione del tempo minimo dedicato al pasto, previsto dopo le sei ore continuative di lavoro: da «almeno 30 minuti» ad «almeno 10 minuti». Un’idea che una parte del sindacato potrebbe accettare perché verrebbe incontro all’articolazione dell’orario flessibile. Ma che creerebbe delle difficoltà per il rilascio dei buoni pasto.