Stipendi d’oro, sedici mensilità. Il ritorno degli ultimi burosauri
Dal 1° gennaio fine dell’austerity, se così si può definire guadagnare “solo” 240mila euro all’anno. «Questo Palazzo tornerà a essere quello che avevo lasciato, il marxismo è stato sconfitto dalla storia», dice trionfante il neo-presidente Gianfranco Miccichè che conferma come «dal 1° gennaio cadrà il tetto da 240mila euro fissato nella scorsa legislatura per gli stipendi dei dipendenti». «La norma prevede lo stop dal 2018, e anche la Corte costituzionale ha chiarito che queste limitazioni posso essere fatte solo per motivi eccezionali – dice Miccichè – se più avanti il Senato reintrodurrà dei tetti, allora vedremo di adeguarci.
Ma io ripeto: un’amministrazione funziona se chi ci lavora è felice e ben retribuito, non come accade adesso con dirigenti che guadagnano poco più dei commessi parlamentari».