La classe media non vi perdonerà

Vi segnalo questo articolo tratto da Huffingtonpost

Avviso ai naviganti di questa campagna elettorale: state martellando, anzi, peggio, state ignorando (che poi è la stessa cosa) un corpo esangue, stremato ma non morto, disilluso ma integro moralmente, al limite estremo ma con gli occhi ben aperti: la classe media. Non vi perdonerà, illusionismo e populismo a un certo stadio non bastano più, statene certi.

Redditi stagnanti o in declino, costi in aumento, lavoro più incerto, debiti. Impiegati, insegnanti, operai specializzati, artigiani, commercianti e una parte di liberi professionisti, la classe media, vivono da un decennio guardando in basso. E nel tempo sono andati ad ingrossare l’esercito dei poveri….

Lettere – La trattenuta Brunetta non è legittima

La lettera di un pubblico dipendente. La trattenuta Brunetta non è legittima.

Sono stato assente per malattia e la scuola mi ha applicato una trattenuta. Ho chiesto informazioni e mi è stato detto che è previsto dalla legge. A me sembra che una legge che preveda una riduzione di retribuzione per chi si ammala non dovrebbe essere compatibile con la Costituzione. Esistono i termini per fare ricorso. lettera firmata.

Leggi la risposta…..

ItaliaOggi del 21 maggio 2019

Tria: “Il bonus di 80 euro voluto da Renzi sparirà, è stato un provvedimento sbagliato”

Tra le riforme in cantiere, se la maggioranza sopravviverà senza scosse al voto europeo, c’è il riassetto delle norme fiscali che, ha sottolineato Tria, porterà anche al riassorbimento del bonus da 80 euro introdotto dal Governo Renzi «anche perché tecnicamente è stata una decisione sbagliata, fatta male».

Decorrenza effetti del nuovo CCRL 2016-2018

Rispondo con un post alle numerose telefonate e ai commenti su questo argomento. Quello che recita il comma 2 dell’art. 2 del CCRL 2016-2018 mi pare fin troppo chiaro.

Gli effetti del nuovo contratto decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione.

Lo stesso comma 2 continua dicendo che l’Amministrazione è portata a conoscenza dell’avvenuta stipulazione in due diversi modi: mediante pubblicazione nel sito web dell’ARAN Sicilia e nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

In sostana la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale NON è “conditio sine qua non” (traduzione: condizione senza la quale non si può verificare un evento) per la decorrenza degli effetti del nuovo contratto.

Delibera di Giunta n. 190 del 16 maggio 2019 – Rimodulazione assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali – Schema di decreto presidenziale regolamentare – Apprezzamento

Breve commento

In sede di concertazione il Cobas/Codir ha espresso parere negativo nei confronti dei nuovi assetti organizzativi, rilevando la mancanza di una visione d’insieme e organica.
È mancata, ad avviso del cobas/codir, una direttiva che prevedesse quali dovessero essere le competenze minime di alcune aree e servizi, comuni ai vari dipartimenti, ad es
aree affari generali o unita’ di staff. Abbiamo, invece, rilevato che all’interno di suddette aree c’è tutto e il contrario di tutto.
La riorganizzazione, inoltre, appare poi avulsa dal piano triennale dei fabbisogni di personale. Sono state predisposte le nuove postazioni dirigenziali senza cercare di capire quale dovesse essere la dotazione minima per farle funzionare.

Regione siciliana in cura dimagrante, giunta Musumeci cancella 228 posti di dirigente

La Regione Siciliana taglia 228 posti dirigenziali, la decisione al termine della seduta di Giunta che ha approvato la “rimodulazione degli assetti organizzativi dei dipartimenti regionali”.

A essere cancellate saranno 228 postazioni sulle 1.439 attualmente presenti nei 27 dipartimenti. Il nuovo Piano è il frutto di un’intensa attività di coordinamento svolta negli ultimi mesi dal segretario generale della presidenza della Regione, Maria Mattarella, con tutti i dirigenti generali e di concertazioni con i sindacati da parte del dirigente generale della Funzione pubblica Rosalia Pipia.

Le maggiori riduzioni riguardano l’Ufficio legislativo e legale (che taglia il 37 per cento), i dipartimenti Energia (30 per cento), Acqua e rifiuti (27 per cento), Protezione civile e Programmazione (24 per cento), Funzione pubblica (22 per cento).

Alla Pa servono risorse, non un’altra riforma

Il Sole 24 Ore del 14 maggio 2019

tratto da Il Sole 24 Ore – 14 Maggio 2019

di Carlo Mochi Sismondi – Il Sole 24 Ore – 14 Maggio 2019


Vi consiglio la lettura integrale di questo interessante articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore.

Alla pubblica amministrazione non serve una nuova riforma, centinaia e centinaia di nuovi articoli di legge, un nuovo titolo da affiancare al nome di un nuovo ministro, ma un investimento serio di risorse economiche, professionali e politiche per accompagnare il cambiamento dei comportamenti in un clima di fiducia.

Ma ce lo possiamo permettere questo investimento?

Per rispondere non possiamo che rifarci ai numeri che sfatano alcuni luoghi comuni. I dipendenti pubblici sono troppi?

Non è vero: attualmente la consistenza del pubblico impiego totale è poco sopra i 3,4 milioni di addetti di cui 2,947 milioni a tempo indeterminato con un calo di circa 210mila impiegati in dieci anni e un relativo risparmio di spesa per il personale di circa il 8 miliardi (meno 5%).

Il confronto internazionale è chiarificatore: in Italia abbiamo circa 56 impiegati pubblici ogni 1.000 abitanti, in Francia oltre 85, nel Regno Unito 79, in Spagna 62 per non parlare dei Paesi scandinavi con i 158 impiegati pubblici ogni 1.000 abitanti della Norvegia o i 138 della Svezia.

Sono troppo vecchi? Sì, è vero. L’ età media dei dipendenti della Pa aumenta inesorabilmente da tempo: dai 43,5 anni del 2001 al 50,6 anni del 2017.

Ars, via libera alla legge sulla semplificazione amministrativa

Via libera alla legge regionale sulla semplificazione amministrativa. La Regione con questa legge di fatto darà una maggiore responsabilità ai dirigenti, che dovranno individuare un responsabile dei procedimenti amministrativi e avocare a sé la pratica in caso di inerzia. Una norma che potrebbe aprire la porta, in caso di richieste di risarcimento danni da parte di privati, alla possibilità per la Regione di rivalersi sui propri dipendenti.

Esecuzione contratto collettivo regionale del comparto non dirigenziale 2016/2018

Come è noto, in data 9 Maggio 2019, l’Aran Sicilia e tutte le organizzazioni sindacali aventi titolo hanno firmato – in via definitiva – il CCRL del personale del comparto non dirigenziale della Regione siciliana e degli enti di cui all’art. 1 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 per il triennio normativo ed economico 2016-2018 (da applicare anche alle società del Comparto Regione).

La sottoscrizione definitiva, intervenuta con le modifiche previste dalla Corte dei Conti in fase di certificazione positiva, rende il contratto pienamente e immediatamente applicabile.

Alla luce delle superiori considerazioni si invitano tutti i soggetti in indirizzo, ciascuno per quanto di propria competenza, ad attivare tutte le procedure necessarie per potere procedere – dopo 12 anni di attesa da parte dei lavoratori – all’immediato adeguamento degli stipendi, al pagamento di tutti gli emolumenti arretrati e ad attivare tutte le procedure relative agli istituti contrattuali previsti tra cui prioritariamente la Progressione Economica Orizzontale.
Distinti saluti.