Cassa integrazione. Si dimette il direttore del Lavoro. L’assessore alla Funzione Pubblica dà comunque il via libera al (contestato) progetto obiettivo con una nota all’Aran. Ma i sindacati ora chiedono di ritirare la bozza dell’intesa

Sul caos della cassa integrazione in deroga cade la prima testa. Si dimette il dirigente generale del Lavoro. La decisione è arrivata dopo un colloquio riservato con il presidente della Regione.

Intanto dalla Regione è pronto comunque un via libera di fatto al bonus di 10 euro per velocizzare l’analisi delle pratiche della cassa integrazione: “A questo punto – annuncia l’assessora regionale alla Funzione pubblica Bernardette Grasso – manderò una nota all’Aran perché lo smaltimento delle pratiche per la cassa integrazione in deroga sia inserita come obiettivo per sbloccare i premi già previsti per i dipendenti”. Si farebbe ricorso cioè al fondo da 30 milioni per il salario accessorio: una quota di quei soldi – le stime circolate ieri alla Regione oscillavano fra 300 e 350mila euro in tutto – andrebbe a chi si occupa della cassa integrazione in deroga.Vindigni, alla fine di aprile, l’ha esplicitamente ammesso in un tavolo con i sindacati e l’ordine dei Consulenti del lavoro: il programma è troppo rigido, e se c’è un minimo errore bisogna ricominciare da capo. Con conseguenze gravissime, vista la lentezza: c’è chi per aver indicato un codice di avviamento postale generico – ad esempio 90100 per Palermo, anziché quello specifico del quartiere – si è visto rifiutare la domanda ed è dovuto ripartire dall’ultimo posto della coda di priorità. 

Intanto la ministra Fabiana Dadone ad annunciare l’invio di ispettori: “Siamo in un momento delicatissimo per tutto il Paese – dice – e mi lascia attonita apprendere della richiesta di ulteriori bonus retributivi da parte dei sindacati dei dipendenti della Regione siciliana per lo sblocco delle pratiche sulla cassa integrazione in deroga”.


Cgil, Uil e Sadirs chiedono di ritirare la bozza d’intesa che prevedeva 10 euro in più a pratica: “Avviare però trattiva con gli incentivi previsti dal contratto”. I 5 stelle presentano mozione di censura contro l’assessore Scavone

L’accordo della discordia, che ha portato già alle dimissioni del dirigente generale del Lavoro Vindigni, “va ritirato”. A dirlo alcune delle principali sigle sindacali in riferimento alla bozza d’intesa che prevedeva un bonus da 10 euro per ogni pratica di cassa integrazione in deroga smaltita dagli uffici. La Sicilia su 30 mila domande di aziende (che riguardano 150 mila lavoratori) fino a ieri aveva inviato all’Inps 5 mila pratiche soltante in due settimane di lavoro. Da qui il tenativo di accelerare lo smaltimento delle pratriche con un bonus che ha creato indignazione e sollevato una polemica politica arrivata fino a Roma: la ministra della Funzione pubblica Fabiana Dadone ha annunciato l’invio di ispettori alla Regione su questi bonus, mentre Lega, Italia viva, Pd e 5 stelle presentavano interrogazioni alla Camera e al Senato.

DIPARTIMENTO LAVORO – Lascia il direttore dopo colloquio con Musumeci

06 maggio 2020

Il dirigente generale dell’assessorato regionale del Lavoro, Giovanni Vindigni, ha rassegnato le dimissioni dalla carica. La decisione è arrivata dopo un colloquio riservato con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che, d’intesa con l’assessore Antonio Scavone, le ha accolte. Su proposta dello stesso assessore, la Giunta, riunitasi nel primo pomeriggio, ha affidato l’incarico ad interim al ragioniere generale Giovanni Bologna, che si è già insediato.
«Il dottore Vindigni – ha sottolineato Musumeci – è persona perbene, trovatasi, suo malgrado, al centro di una vicenda – quella dei ritardi nelle pratiche per la cassa integrazione – sulla quale occorrerà fare chiarezza. Per questa ragione con l’assessore Scavone abbiamo avviato un’indagine interna e stiamo verificando, al tempo stesso, la quantità e la qualità del lavoro prodotto in questi dieci giorni dai dipendenti collocati in “lavoro agile”. Domattina, intanto, alle 10.30, il governatore e l’assessore Scavone terranno una conferenza stampa a Palazzo Orleans per fare il punto sui temi della cassa integrazione e sulle risorse ai Comuni destinate all’assistenza alimentare delle famiglie disagiate.

Dipartimento della Protezione Civile. Circolare n. 13 del 6 maggio 2020. Emergenza COVID 19 – Chiarimenti a quesiti formulati in relazione all’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 18 del 30 aprile 2020

Dipartimento della Protezione Civile. Circolare n. 13 del 6 maggio 2020. Emergenza COVID 19 – Chiarimenti a quesiti formulati in relazione all’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 18 del 30 aprile 2020.

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Pippo Russo. Polemica assurda sui regionali. Ma è necessaria una riforma

Delle due l’una: se devi obbligatoriamente svolgere il tuo carico di lavoro, qualunque esso sia e in qualunque modalità, presenza fisica o smart-working all’interno delle ore di lavoro contrattualmente previste non hai diritto a ulteriori compensi. Se, invece, si supera l’orario ordinario (36 ore settimanali) perché occorre andare oltre il carico assegnato (per esempio numero di fascicoli da istruire), dentro un progetto contemplato dai contratti collettivi di lavoro e con somme già stanziate allo scopo (salario accessorio) per premiare il surplus di produttività, quindi senza aggravio per le casse regionali, continuando a macinare pratiche di sera dopo cena, nei festivi come il 25 aprile e il 1 maggio, nei sabati e nelle domeniche hai diritto a un appropriato compenso commisurato alla straordinaria produttività.