Parere della Funzione Pubblica in merito alla disciplina normativa sulle progressioni tra aree

Un Comune ha sottoposto all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, un quesito volto ad ottenere chiarimenti sulla portata applicativa dell’articolo 52, comma 1-bis, del d.lgs. n. 165 del 2001, come modificato dal decreto-legge n. 80 del 2021, convertito con legge n. 113 del 2021.

In particolare ha chiesto:

  • di offrire elementi di dettaglio rispetto al comma 1bis dell’art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001, che individua tra i criteri di valutazione posti a base della procedura comparativa per l’accesso all’area superiore anche i “titoli professionali e di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area”;
  • se per l’accesso alla categoria D del comparto funzioni locali sia richiesto un titolo ulteriore rispetto alla laurea e alla laurea specialistica;
  • se, ove per la ridotta dimensione dell’ente i requisiti per la partecipazione alle procedure comparative in esame siano posseduti da un solo dipendente, sia possibile attivare l’istituto in questione pur in assenza di effettiva comparazione.

Concorsi in Sicilia e al Sud: 2.600 posti, come presentare domanda

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale Concorsi ed esami – n. 82 del 15 ottobre 2021, il bando di Concorso pubblico per il reclutamento a tempo determinato di 2.022 unità di personale non dirigenziale di Area III – F1 o categorie equiparate nelle amministrazioni pubbliche con ruolo di coordinamento nazionale nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027, nelle autorità di gestione, negli organismi intermedi e nei soggetti beneficiari delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Smart working: occorrono atti di programmazione (POLA o PIAO) per attivarlo? NO

Occorre necessariamente il Piao per un lavoro agile nuovo e diverso, adeguato al Dpcm 23.9.2021?

Sul Piao la Faq 3 del Governo è abbastanza esauriente: no. Non occorre. Anche perché, ad oggi, manca il decreto attuativo e, comunque, la scadenza per approvare per la prima volta il Piao è il 31.1.2022: immaginare di condizionare il lavoro agile ad un provvedimento che ancora non esiste e non può esistere non ha ovviamente alcun senso, né giuridico, né di banalissimo buon senso (per il quale non occorre nessuna laurea in giurisprudenza o altra facoltà).

E sul POLA? L’ultima parte dell’articolo 14, comma 1, della legge 124/2015 ci informa CHE NON E’ NECESSARIO.

Riforma pensioni 2021. Vi sarà il passaggio da quota 100 a 102 per un anno poi si torna alla Legge Fornero. Si va verso il sistema contributivo per tutti, Draghi è irremovibile

Dopo mesi di ipotesi e supposizioni, il Governo ha scoperto le carte: é confermato il passaggio da quota 100 a quota 102. La Manovra 2022, prevede come novità nella legge di Bilancio l’introduzione di quota 102 per un anno con successivo ritorno alla Fornero (67 anni) e l’introduzione del  sistema contributivo per le pensioni: l’assegno pensionistico sarà calcolato solo in base ai contributi effettivamente versati nelle casse previdenziali.


Quindi riepiloghiamo

Dal prossimo anno sparisce quota 100. Ci sarà la presa in giro di quota 102 per un anno e poi si torna alla legge Fornero (67 anni che potrebbero aumentare ulteriormente se riparte l’aspettativa di vita bloccata dal Covid).
La Lega di Salvini appoggia ancora il governo nonostante quota 100 fosse il suo cavallo di battaglia e proprio Salvini avesse dichiarato: mai più legge Fornero, quota 100 non si tocca. La Fornero è, tra l’altro, consulente del governo Draghi.

Ciò che inquieta maggiormente sono le parole di Draghi sul sistema contributivo per tutti.

Il sistema contributivo per tutti è stato introdotto proprio dalla Fornero a partire dal 1° gennaio 2012, quindi c’è già. Che abbia in mente un ricalcolo contributivo degli anni antecedenti anche per coloro che andando in pensione (forse) tra pochi anni beneficiano del sistema misto?

Fa comunque piacere sapere che il governo Draghi riallunga l’età pensionabile (occupando fino a 70 anni un posto che potrebbe andare a un giovane) e torna al contributivo secco (tagliando l’assegno pensionistico) e lo fa per i giovani.