Bonus 200€. Cerchiamo di chiarire alcuni punti

Il bonus 200 euro è una nuova indennità una tantum introdotta dal governo Draghi nel cosiddetto decreto Aiuti come risposta sia alla crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina.

Come funziona e come si ottiene

L’Inps ha chiarito definitivamente che mentre per i lavoratori dipendenti del settore privato va necessariamente compilata e consegnata al datore di lavoro un’autocertificazione in cui si richiede il Bonus per tutti i dipendenti statali il Bonus arriva invece in automatico, direttamente in busta paga, senza bisogno di fare alcuna richiesta.

In sostanza, il dipendente della Pa non deve fare assolutamente nulla per avere questo Bonus: semplicemente, se ne avrà i requisiti, riceverà il Bonus direttamente assieme allo stipendio poiché la platea dei beneficiari sarà individuata mediante apposite comunicazioni tra Mef e Inps.

Perché allora la Regione Siciliana ha chiesto una autocertificazione ai propri dipendenti?

Andiamo con ordine.

Venerdì scorso (17 giugno) i dipendenti della Regione Siciliana hanno ricevuto una e-mail che li invitava, al fine di poter usufruire dell’Erogazione indennità una tantum, a restituire a mezzo mail all’indirizzo indicato, l’allegata DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ, con una copia del documento di riconoscimento, entro e non oltre il 30 giugno 2022.

L’e-mail è stata inviata ai soli beneficiari individuati attraverso un’interrogazione (query) della banca dati del sistema stipendi. Chi non ha ricevuto l’email (salvo errori) non rientra tra i beneficiari.

Prima questione: perché i dipendenti regionali devono presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà?

Da informazioni assunte, mentre le banche dati del Mef e dell’Inps “dialogano” tra loro, non è così per l’amministrazione regionale. L’autocertificazione serve ad escludere che il beneficiario già individuato percepisca analogo trattamento da parte dell’Inps e ciò potrebbe accadere in caso di pensione o assegni per invalidi civili, ciechi e sordomuti, di trattamenti di accompagnamento alla pensione, etc..

I requisiti

Per ottenere il bonus da 200 euro i dipendenti devono aver beneficiato per almeno una mensilità del primo quadrimestre del 2022 dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti e pari allo 0,8 per cento, prevista a favore dei lavoratori dipendenti dalla legge di bilancio 2022 (30 dicembre 2021, n. 234). Una misura in favore dei lavoratori con una retribuzione imponibile previdenziale, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore a 2.692 euro al mese che corrisponde a circa 35mila euro annui. Il lavoratore che in un singolo mese percepisce uno stipendio di importo superiore, per quel mese non ha diritto al beneficio. Per incassare il bonus di 200 euro è sufficiente aver avuto una retribuzione mensile lorda di 2.692 euro in uno dei primi 4 mesi del 2022.

In sostanza, coloro che hanno una retribuzione imponibile previdenziale superiore a € 2.692 non ha ricevuto la mail con l’autocertificazione in quanto non rientra tra i beneficiari.

In conclusione non bisogna fare l’errore di leggere la CU (ex CUD) e ritenere di essere beneficiari del bonus perché inferiore ai 35 mila euro. La CU (ex CUD) costituisce l’imponibile Irpef e non previdenziale.

Bisogna prendere a riferimento le buste paga dei primi 4 mesi 2022 e controllare che la retribuzione imponibile previdenziale (lorda) non superi € 2.692. Quindi si può avere una CU superiore ai 35 mila euro e avere diritto al bonus, o avere una CU inferiore ai 35 mila euro e non avere diritto al bonus.

Non chiedetemi la ratio legis (la ragione che ha mosso il governo dei migliori ad emanare la norma congegnata in questo modo).


Bonus 200 euro. La Funzione Pubblica ha inviato alla casella di posta istituzionale di ciascun dipendente la dichiarazione sostitutiva da restituire al fine di ottenere il bonus