Renato Brunetta dichiara guerra agli intoccabili: via ai sistemi di valutazione nella pubblica amministrazione

Incentivi per chi dimostra abnegazione e capacità. Voglia di essere davvero al servizio del cittadino. Per aiutare gli Italiani negli arzigogolati percorsi della burocrazia. Note di demerito per chi, al contrario, crede di essere intoccabile. Renato Brunetta torna sulla sua storica battaglia sui dipendenti pubblici. “Quello che mi manca ancora, se avessi la bacchetta magica, sono fortissimi incentivi per i risultati. Questa è la battaglia che sto facendo: la performance e la customer satisfaction”. Concetti netti, chiarissimi, quelli espressi dal Ministro della Pubblica amministrazione, intervenuto questo pomeriggio all’evento di Sda Bocconi “Valore Pubblico – La Pubblica Amministrazione che funziona”.

“A settembre – ha continuato Brunetta – partirà anche questo, per ogni comunicazione pubblica elettronica alla fine, prima in via sperimentale, poi in via allargata, ci saranno sistemi di valutazione della customer satisfaction. Avrò così la mappa dei giudizi sulle singole comunicazioni e transazioni con la pubblica amministrazione, che non dirà nulla di precisissimo, ma mostrerà le aree dove i giudizi negativi si condenseranno o quelli positivi. Questa mappa attualmente non c’è, tu non sai chi è bravo e chi non è bravo. Se guardiamo alle valutazioni, sono tutti bravissimi – sottolinea l’esponente di Forza Italia – Noi lavoriamo per arrivare alla tracciabilità di Amazon o dei sistemi simili”. Alla base delle esternazioni di Brunetta due concetti, perentori: chi lavora nel settore della Pubblica Amministrazione non deve e non può sentirsi un intoccabile. Deve dimostrare, ogni giorno, come nel privato, il proprio valore. Al tempo stesso, chi è bravo va premiato. Sia con promozioni che con incentivi economici. Una piccola rivoluzione nel settore impiegatizio statale. Che, ad oggi, resta solo una meravigliosa teoria.

Figuccia (Prima l’Italia), Governo regionale dia seguito a riclassificazione del personale e ad aumenti contrattuali

“La riclassificazione del personale regionale non può essere abiurata con un atto irresponsabile che farebbe perdere la faccia sia al governo regionale che ai sindacati confederali. Occorre essere consenquenziali rispetto alle decisoni assunte con la delibera 135 della Giunta regionale del marzo scorso. Sostengo pertanto la battaglia che stanno conducendo i sindacati autonomi maggiormente rappresentativi Cobas-Codir, Sadirs e Siad che chiedono oltre alla riclassificazione anche gli aumenti contrattuali previsti. Va ricordato che proprio la questione legata agli aumenti vede soccombere ancora una volta i dipendenti regionali rispetto agli statali: gli aumenti sono infatti dimezzati. Chiedo pertanto che il governo della Regione dia mandato espresso all’Aran di procedere al rinnovo contrattuale ottemperando alle disposizioni sulla riclassificazione dei dipendenti. Se questo non dovesse avvenire sono pronto alla mobilitazione per far rispettare gli accordi ed evitare che i sindacati confederali, minoritari nella rappresentanza dei regionali, sottoscrivano accordi al ribasso che in un momento di crescita esponenziale dell’inflazione farebbe solo perdere potere d’acquisto a questi lavoratori già tartassati abbondantemente”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana.