Pnrr e Sud, da marzo verranno stabilizzati tutti gli esperti

Tratto da PAmagazine

Stabilizzazioni in vista per gli esperti del Pnrr assunti nelle amministrazioni centrali con contratti a tempo. Lo prevede il nuovo decreto Pnrr, stando alle bozze. Per 500 super funzionari si tratta di una svolta: già da marzo avranno il posto fisso. A patto che abbiano prestato 24 mesi di servizio consecutivi (ma su questo paletto ancora si discute e non è escluso che l’asticella venga abbassata a 12 mesi). Previsto un colloquio selettivo prima della stabilizzazione. Stesso discorso per 2.800 funzionari assunti nelle Pa del Sud tramite il concorso Coesione del 2021. Obiettivo dell’operazione: porre un argine alla fuga di esperti, senza i quali le pa non possono portare a compimento i progetti del Pnrr.

L’analisi

Il Formez ha rilevato che il 60% delle procedure pubblicate nel 2021 ha visto la copertura totale dei posti disponibili e l’80,1% dei posti banditi nell’anno ha avuto un vincitore assegnato, mentre per i concorsi emanati nel 2022 le percentuali si attestano rispettivamente al 40% e all’89,9%. Risultato, nel 2021-2022 si hanno nell’ordine il 18,9% e il 10,1% dei posti vacanti. L’analisi dei concorsi pubblicati nel 2021-2022 consente di trarre alcune considerazioni sui fattori alla base della recente difficoltà a soddisfare per intero il fabbisogno delle pubbliche amministrazioni. In particolare, è emerso che per quanto riguarda la copertura dei posti a tempo determinato solo l’80% risulta coperto, contro l’88% di quelli a tempo indeterminato.

Il decreto

Ma il decreto in dirittura di arrivo prevede anche una nuova governance del Pnrr con una struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, oltre a misure per semplificare l’affidamento dei contratti pubblici e gli interventi di edilizia scolastica. La struttura di missione che sorgerà a Palazzo Chigi avrà un incarico fino al 31 dicembre 2026. Sarà gestita da un coordinatore e articolata in quattro direzioni generali. Si occuperà di dare supporto all’autorità politica e di svolgere le interlocuzioni con la Commissione europea. Il nuovo decreto interviene poi sulle unità di missione del Pnrr all’interno dei singoli ministeri, con l’obiettivo di migliorare e rendere più efficiente il coordinamento delle attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo. Le funzioni delle unità di missione potranno essere trasferite ad altra struttura di livello dirigenziale generale individuata tra quelle già esistenti. Nella bozza del dl anche misure per snellire la Giustizia, attraversola digitalizzazione del processo e degli atti processuali e in materia di archivio giurisprudenziale nazionale.