Nel resto del mondo scioperi e assemblee fanno chiudere i musei. In Italia ora è vietato

Colosseo 1In queste ore, un plotone di esecuzione mediatico, armato direttamente da Renzi, sta sparando addosso ai lavoratori del Colosseo, rei di aver fatto ieri un’assemblea sindacale di tre ore.

Immagini di turisti disperati e in lacrime, hanno tenuto banco, assieme agli editti del governo, sulle prime pagine di tutti i giornali.

Una sciagura biblica!

Un atto che merita un intervento immediato ed esemplare.

E infatti, rapido come non mai, è giunto il decreto legge che limita, ancora una volta, i diritti sindacali sanciti dalla Costituzione.

Naturalmente, nulla si è detto sulle ragioni dell’assemblea, né tantomeno sul fatto che essa fosse stata comunicata con largo preavviso e regolarmente autorizzata. Insomma, l’assemblea era legittima, convocata e svolta secondo le regole. Era autorizzata e il Ministero sapeva (da una settimana). (approfondisci …. Dalla parte dei lavoratori del Colosseo)

Ma questo non basta.

Sono bastate le foto dei turisti in coda per prestare il fianco al “licenziamoli tutti” (pronunciato dalle fila di un partito che di nome fa Scelta Civica) al “la misura è colma”, detto dal ministro Franceschini che è poi il primo destinatario della protesta dei suoi dipendenti, cui non viene versato il salario accessorio da gennaio. (approfondisci …. Colosseo, l’assemblea era stata chiesta per tempo e autorizzata. Ecco la prova)

Ora sembra essere una peculiarità tutta italiana quella dei musei e dei siti archeologici chiusi per assemblea sindacale o per sciopero. Ma non è così.

Soltanto nell’ultimo anno, per fare un esempio, la National Gallery di Londra – uno dei musei più importanti al mondo e la seconda meta d’arte più visitata della Gran Bretagna con circa 6 milioni di ingressi l’anno – ha chiuso totalmente o parzialmente ai visitatori ben 50 volte. Nei mesi scorsi, invece, a chiudere è stato uno dei monumenti più famosi del pianeta: la Torre Eiffel.

E ancora, in questa ultima decade o poco più, a scioperare sono stati i dipendenti del Louvre, dell’Alhambra, del National Museum of Scotland e così via, non sempre con un preavviso come invece è accaduto il 18 settembre a Roma, con l’assemblea sindacale che ha fermato le visite per qualche ora al Colosseo, ai Fori Imperiali, al museo Palatino e in altri siti archeologici della Capitale. (approfondisci ….. Torre Eiffel, Louvre, National Gallery: anche nel resto del mondo gli scioperi fanno chiudere i musei)

Torre Eiffel, Louvre, National Gallery: anche nel resto del mondo gli scioperi fanno chiudere i musei

Torre Eiffel vista notturna #2Ora sembra essere una peculiarità tutta italiana quella dei musei e dei siti archeologici chiusi per assemblea sindacale o per sciopero. Ma non è così.

Soltanto nell’ultimo anno, per fare un esempio, la National Gallery di Londra – uno dei musei più importanti al mondo e la seconda meta d’arte più visitata della Gran Bretagna con circa 6 milioni di ingressi l’anno – ha chiuso totalmente o parzialmente ai visitatori ben 50 volte. Nei mesi scorsi, invece, a chiudere è stato uno dei monumenti più famosi del pianeta: la Torre Eiffel.

E ancora, in questa ultima decade o poco più, a scioperare sono stati i dipendenti del Louvre, dell’Alhambra, del National Museum of Scotland e così via, non sempre con un preavviso come invece è accaduto il 18 settembre a Roma, con l’assemblea sindacale che ha fermato le visite per qualche ora al Colosseo, ai Fori Imperiali, al museo Palatino e in altri siti archeologici della Capitale.

Dalla parte dei lavoratori del Colosseo

Colosseo 1In queste ore, un plotone di esecuzione mediatico, armato direttamente da Renzi, sta sparando addosso ai lavoratori del Colosseo, rei di aver fatto ieri un’assemblea sindacale di tre ore. Immagini di turisti disperati e in lacrime, hanno tenuto banco, assieme agli editti del governo, sulle prime pagine di tutti i giornali. Una sciagura biblica! Un atto che merita un intervento immediato ed esemplare. E infatti, rapido come non mai, è giunto il decreto legge che limita, ancora una volta, i diritti sindacali sanciti dalla Costituzione.

Colosseo, l’assemblea era stata chiesta per tempo e autorizzata. Ecco la prova

Colosseo 1La politica inveisce contro l’ennesimo “sciopero selvaggio”. Un documento dimostra che in realtà l’assemblea era stata comunicata da una settimana e poi regolarmente autorizzata. Ma l’equivoco alimenta l’attacco frontale alla rappresentanza sindacale, anche se è la soprintendenza stessa a rivendicare la piena regolarità della riunione. Forse i fax e le affissioni in loco non bastano più.

Baccei. Lacrime e sangue per 30 anni…. A chi verranno chiesti i sacrifici?

Adesso la situazione contabile siciliana è certificata: il debito pubblico lo pagheremo fino al 2045. Non più solo i calcoli della stampa, le ‘illazioni’ dei detrattori, le opinioni degli esperti. A certificare la situazione è il documento di revisione contabile presentato all’assessorato regionale all’economia alla Commissione bilancio.