Mobilità del personale. Ultimatum di Pistorio ai sindacati: «Firmate o decido io». Ecco i punti principali contenuti nella bozza
La bozza di accordo – secondo quanto dichiarato dall’assessore – prevede che quando un dirigente rileva la necessità di nuove risorse chieda al suo assessore di inoltrare alla giunta la richiesta di avviare la procedura per i trasferimenti. La giunta darà mandato al capo del Personale di selezionare i dipendenti tenendo conto della categoria, della qualifica e del curriculum.
Si dovrebbe tenere conto anche dei carichi di famiglia, della distanza dalla sede e dell’anzianità. Si dovrebbe tenere conto – così come richiesto dai sindacati – di chi ha gravi malattie, di chi usufruisce di permessi per la legge 104 (assistenza a parenti) e anche di chi ha figli entro i 3 anni.
I trasferimenti dovrebbero avvenire in ragione dell’esigenza degli uffici e per questo l’atto finale verrà deliberato dalla giunta evitando la richiesta di nulla osta.
I veri nodi dello scontro restano:
- il trasferimento temporaneo per motivate necessità, che dovrebbe essere limitato allo svolgimento di un compito;
- i trasferimenti intuitu personae. In sostanza sia per i trasferimenti definitivi che per quelli temporanei i dirigenti potranno indicare nominativamente i dipendenti di cui hanno bisogno. La scelta, in teoria, dovrebbe essere motivata in base al tipo di impiego previsto.
Se i sindacati non firmeranno la bozza di accordo con i punti sopra indicati, minaccia l’assessore, verrà trasformata in una circolare.