Da certa stampa non ci si poteva aspettare un commento positivo alla lettera di diffida del Cobas/Codir. “Aiutateci a difendervi”

Noi regionali messi alla gogna
Giornale di Sicilia del 26 settembre. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Da una stampa così schierata, non ci si poteva aspettare certo un commento postivo alla lettera di diffida del Cobas/Codir.

Basta leggere i commenti alla lettera da parte di Cusimano e Pipitone per rendersi conto di quanto siano prevenuti.

Quanta attenzione viene data alle contrattazioni dei dipendenti comunali? Delle società partecipate di Regione ed enti locali? Delle aziende sanitarie?

I due giornalisti hanno mai scritto qualcosa sul salario accessorio e sulle modalità di erogazione per i dipendenti statali o per i dipendenti comunali? Si nulla di quanto ammonti il salario accessorio dei dipendenti delle aziende sanitarie?

Spero solo che i colleghi apprezzino lo sforzo che sta facendo l’organizzazione sindacale in un momento in un momento così delicato.

Il Cobas\Codir continuerà la battaglia per restituire l’immagine a tutti i lavoratori regionali lesa da una continua campagna stampa dal sapore diffamatorio. Nonostante i fatti, i noti commentatori del GDS continuano imperterriti a travisare la realtà. Il Cobas\Codir, a questo punto, valuterà ogni azione utile al ripristino della verità anche invitandoli ad un confronto pubblico.

Dopo la manovra di assestamento, arriva il blocco della spesa fino a fine anno. Salvi stipendi e tredicesime

ScioperoLa manovra di assestamento è stata approvata con soli 30 voti favorevoli sui 41 deputati presenti in aula.

Stralciate alcune norme tra cui quella che introduce una speciale deroga al cumulo di cariche per i dipendenti dell’assessorato all’Economia. Solo loro, infatti, potranno accumulare fino a tre cariche, invece delle due che rappresentano il tetto per tutti gli altri dipendenti regionali. Tra i dipendenti di quell’assessorato che in questi anni ha ricoperto maggiori incarichi in contemporanea, c’è, solo per fare un esempio, il capo di gabinetto di Rosario Crocetta, Giulio Guagliano.

Intanto da novembre spesa bloccata. La conferma ufficiale arriva in aula dall’assessore all’economia Alessandro Baccei: le entrate regionali previste nel bilancio di previsione 2015 sono gonfiate e non potranno essere realizzate. “Siamo costretti a bloccare la spesa per il 2015. Da qui a fine anno non vedremo entrare un centesimo in più – conferma l’assessore – quindi fino ad allora bloccheremo la spesa”.

A Parigi il Museo d’Orsay chiude per sciopero ma il governo francese non ha preparato decreti o manovre repressive

Il Musée d’Orsay – uno dei più importanti musei di Parigi – è chiuso dal 22 settembre a causa dello sciopero di alcuni suoi dipendenti.

I turisti che speravano di visitare la mostra tanto attesa del Musée d’Orsay, «Splendori e miserie», dedicata all’età d’oro della prostituzione a Parigi, se ne sono andati via delusi o infuriati dopo un’attesa inutile.

Le porte del museo parigino sono rimaste infatti sbarrate oggi per la protesta dei dipendenti contro la decisione del Governo di aprire i musei sette giorni su sette, abolendo quindi il tradizionale giorno di chiusura settimanale che sarà dedicato alle visite dei gruppi scolastici. Una direttiva che, oltre al d’Orsay, riguarda anche la reggia di Versailles e il Louvre e che diventerà effettiva a partire dai primi di novembre.

Legge bavaglio. Orlando e Serracchiani. Paladini di ieri e censori di oggi

La vicepresidente del Pd e il guardasigilli, ma anche Bindi, Speranza e tanti altri: erano pronti a immolarsi (a parole) per difendere la libertà di informazione “anche a scapito della privacy”. Quando a volere il bavaglio era solo Berlusconi. Ma dopo una stagione di intercettazioni che imbarazzano i dem promuovono e difendono la stretta che realizza i sogni di Arcore. Così i politici cambiano opinione a seconda che al telefono ci siano gli amici o i nemici.