Alla Regione pratiche ferme e nessuno paga

Burocrazia riforma flop. Nessuno ha mai pagato per le pratiche lumaca
Repubblica del 16 settembre. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Doveva essere la riforma delle riforme.

Con la firma di un magistrato prestato alla politica e la forza di un’approvazione unanime dell’Ars. Eppure, a distanza di quattro anni, la legge di riordino della burocrazia regionale voluta da Caterina Chinnici ( allora assessore, oggi eurodeputata del Pd) è una norma tradita. Non attuata o semplicemente applicata a misura non dell’utente ma dei colletti bianchi. E ora destinata a subire una profonda rivisitazione da parte del governo Crocetta e, in particolare, del responsabile della Funzione pubblica Giovanni Pistorio. Il cuore della riforma Chinnici era, è, la previsione tassativa, per la prima volta, dei tempi massimi di espletamento delle varie procedure amministrative.

Intervista a Baccei. Parla di stringere la cinghia ma, se occorre, allarga i cordoni della borsa

Intervista a Baccei
Giornale di Sicilia del 16 settembre. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Stringere la cinghia fino a fine anno perché «a parte quelle per cofinanziare i fondi europei e per pagare gli stipendi, ci saranno risorse per poco o nulla». E nel frattempo chiudere la trattativa con il governo nazionale per fare chiarezza sulle entrate a cui la Regione ha diritto in base allo Statuto: un’operazione che può portare nelle casse stabilmente «800 milioni, forse anche di più» e senza la quale «toccherà inventarsi qualche soluzione per coprire il buco di bilancio».

Il muro dei sindacati sui trasferimenti paralizza la Regione. Nulla di fatto su premi e straordinari

Regione. Nulla di fatto su premi e straordinari
Giornale di Sicilia del 16 settembre. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Se ne riparlerà martedì. E intanto resta impossibile spostare i funzionari senza il loro consenso.

Un’altra fumata nera al tavolo in cui devono decidersi i criteri di mobilità del personale. E non c’è accordo neanche su premi e straordinari.

Sulla mobilità il Cobas/Codir chiede al Giornale di Sicilia la rettifica di una dichiarazione mai rilasciata perchè non corrispondente alla linea sindacale espressa al tavolo.