….E ora il governo vuole limitare anche il diritto di sciopero
Mettiamo in chiaro una cosa: quanto è successo oggi al Colosseo non ha nulla a che fare col diritto di sciopero. È invece preoccupante la reazione del governo volta a criminalizzare lavoratori e sindacalisti, assieme all’annuncio di un consiglio dei ministri sui servizi pubblici e gli annunci indignati – dal sindaco di Roma Ignazio Marino a Matteo Renzi al ministro Dario Franceschini – sulla necessità di procedere a una (già annunciata) riforma degli scioperi.
È probabilmente il caso più eclatante di propaganda realizzato finora da questo governo. E cioè, rilasciare dichiarazioni su una cosa che non c’entra niente al fine di promuovere le politiche di Matteo Renzi. In questo caso, servirsi di un episodio sul disagio dei turisti per promuovere il disegno di legge – promosso da Pietro Ichino e Maurizio Sacconi – sulla riforma degli scioperi, e cioè sulle restrizioni che si vogliono introdurre per poter protestare sul lavoro.
Qualcuno al governo, oltre a proporre i consigli dei ministri e le leggi anti-sciopero, si è chiesto perché i lavoratori del Colosseo non ricevono parte dello stipendio da oltre un anno?