È caos mansioni per 4.500 regionali. E negli uffici si rischia la paralisi
I 4.500 dipendenti regionali di categoria A e B, cioè le più basse, non possono essere utilizzati per mansioni superiori, come aiuto per la rendicontazione o supporto in programmi come Garanzia giovani. Dovrebbero dunque tornare a svolgere quanto previsto dal contratto, cioè attività di protocollo, archivi azione, fotocopie, per fare qualche esempio. È quanto scritto in un parere del dipartimento della Funzione pubblica che ha aperto un nuovo caso alla Regione.
Per l’assessore Luisa Lantieri: «è ovvio che un dipendente non può essere utilizzato in mansioni superiori, il parere del Capo del personale è giusto. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, questo modo di fare non mi piace. L’unica soluzione sarà quella, in sede di rinnovo contrattuale, di riqualificare questo personale, proposta che ho avanzato da tempo».
La Bullara ha spiegato che a fronte di circa 500 tra istruttori e funzionari (cioè le categorie più alte), lavorano quasi mille collaboratori. E quindi aveva chiesto di sapere se poteva utilizzare ancora questo personale per i lavori più delicati. Altrimenti, ha scritto la Bullara, i lavoratori di fascia A e B rappresentano «un mero appesantimento della dotazione organica senza alcun beneficio per l’efficienza e l’efficacia dell’azione del dipartimento».
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