Cassazione. Lavoro, ok al danno da «straining». Riconosciuto il diritto al risarcimento anche per il mobbing non continuativo in ufficio
La giurisprudenza di legittimità appare sempre più orientata ad ammettere il risarcimento del cosiddetto danno da straining. Come la stessa Corte di cassazione ha avuto modo di precisare, lo straining altro non è se non una forma attenuata di mobbing nella quale manca il carattere della continuità delle azioni vessatorie. Ciò non toglie, però, che anche lo straining possa giustificare il risarcimento del danno, ove l’azione vessatoria vada a minare l’integrità psico-fisica del lavoratore.
Posizione questa da ultimo confermata dalla sentenza n. 7844, depositata ieri, con la quale la Suprema corte ha riconosciuto il danno da «stress forzato» in capo a un dipendente costretto «a lavorare in un ambiente di lavoro ostile, per incuria e disinteresse nei confronti del suo benessere lavorativo»….continua a leggere