Legge 104. Lo scandalo che non c’era
Sollevare problemi reali, denunciare scandali, pretendere rigore sono propositi onorevoli, a patto che si abbiano poi indizi e prove di ciò che si contesta, altrimenti si finisce con l’ottenere esattamente il contrario: si alza il polverone, e i presunti colpevoli ricevono l’aureeolo per essere stati infamati in generosamente.
Di scandali che sono finiti nel porto delle nebbie, il predecessore di Musumeci, Crocetta, ne ha collezionati (e subiti) tanti. Questa pratica andrebbe interrotta in tempi brevi per non allungare la lista delle malafiure.
C’è un solo caso su migliaia di fruitori, di adozione (il destinatario della 104 adottato dall’assistito) da parte di un dipendente regionale. E non è tutto, l’adozione citata sarebbe perfino corretta, un atto di generosità. Invece che intrappolare un furbetto, si stava per mettere alla gogna una persona per bene.
- Siciliainformazioni – 104, lo scandalo che non c’era, l’infermiera ai domiciliari, Musumeci arrabbiato