Centocinquanta regionali trasferiti al controllo delle dighe, scoppia la protesta

In 150 saranno trasferiti alla guardiania delle dighe. Ma monta la protesta. Si tratta di lavoratori regionali di categoria A e B che dovranno essere individuati entro pochi giorni da vari dipartimenti. Il trasferimento dovrà sempre rispettare i 50 chilometri dalla sede di servizio ma i sindacati autonomi maggioritari, Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl Fna, parlano di deportazioni e comunicano che impugneranno la delibera sulla mobilità d’ufficio.

Solo dal dipartimento del Lavoro dovranno esserne individuati una settantina, poi altri impiegati saranno prelevati dall’Agricoltura, delle Infrastrutture, del Turismo. Ma secondo gli autonomi questo potrebbe essere solo l’inizio di una serie più lunga di trasferimenti. Il provvedimento ha suscitato l’ira dei sindacati, che annunciano di volere impugnare la delibera: “Musumeci e tutta la sua fidata Giunta sembrano volere mascherare tutto il proprio immobilismo sulla pelle dei lavoratori”

Mobilità selvaggia. Impugneremo la delibera di Giunta

Palermo 22 giugno 2018

LA GIUNTA REGIONALE, ANZICHÉ MANTENERE GLI IMPEGNI ELETTORALI SU CONCRETE AZIONI RISOLUTIVE PER I RINNOVI CONTRATTUALI, CON LA DELIBERAZIONE N. 210 DEL 23 MAGGIO 2018, ILLEGITTIMAMENTE E DEMAGOGICAMENTE, HA STABILITO IL PROPRIO POTERE ASSOLUTO SULLA MOBILITÀ DEL PERSONALE REGIONALE (IN SPREGIO A QUANTO PREVISTO DALLE LEGGI REGIONALI E NAZIONALI?).

Al grido borbonico: “Facite Ammuina”, infatti, il Presidente della Regione, Nello Musumeci e tutta la sua fidata Giunta, sembrano volere mascherare tutto il proprio immobilismo sulla pelle dei lavoratori regionali, dando in pasto a certa stampa messaggi scorretti sulla reale situazione delle dotazioni organiche degli uffici regionali, andando a sguarnire, del personale di ruolo, uffici che fanno gola alla politica per sistemare altri precari storici sostenuti da qualche sindacato confederale.

Sulla stessa falsariga, quindi, dell’ex assessore Pistorio che, scandalosamente, per  conquistare le prime pagine dei giornali, utilizzò (in malafede ?) l’argomento della mobilità dei regionali, anche il governo Musumeci sembra orientato a seguire la strada della demagogia deludendo, ancor più, quanti avevano creduto, con la sua elezione, a una inversione di tendenza rispetto a un passato di “crocettiano” massacro amministrativo della pubblica amministrazione siciliana.

Come primo concreto effetto “a cascata” della scandalosa delibera di giunta sulla mobilità, il dirigente generale al lavoro, ubbidientemente mette, adesso, alla gogna mediatica una settantina di lavoratori di categoria A e B da individuare e “deportare” in altri luoghi di lavoro “da destinare alla guardiania delle dighe” (entro il limite massimo di 50 km. dalla sede di servizio); c’è da giurare che il CODIPA (l’organo che riunisce tutti i dirigenti generali), convocato per oggi dopo due anni di inattività, metterà a disposizione altro personale ben sapendo che nella Regione Siciliana mancano le piante organiche e il piano triennale dei fabbisogni.

A queste provocazioni, non avendo – fra l’altro – la giunta regionale sentito il bisogno di un confronto con i sindacati per governare questo delicato processo riorganizzativo, ma avendo deciso invece di procedere in modo assolutamente unilaterale e autoreferenziale, risponderemo impugnando dinanzi al Giudice monocratico la legittimità della Delibera n. 210 e dei conseguenti trasferimenti.

CHIEDEREMO INOLTRE A TUTTI I LAVORATORI REGIONALI DI ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE ALLE PROPRIE MANSIONI DIMOSTRANDO, COSÌ, CHE I PROBLEMI DELLA REGIONE SI POSSONO RISOLVERE SOLO AGENDO SUI VERI DEFICIT RAPPRESENTATI DA UN COLPEVOLE MANCATO SERIO RILANCIO DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA CHE PREVEDA ANCHE NUOVE REGOLE AL PASSO CON I TEMPI.
LIMITIAMOCI ALLE NOSTRE MANSIONI, DA DOMANI CHIUNQUE POTRÀ ESSERE DESTINATARIO DI UN TRASFERIMENTO ILLEGITTIMO!
Le Segreterie Generali e Regionali
COBAS-CODIR SADIRS SIAD UGL-FNA

Misure per disincentivare elevati tassi di assenza del personale

Continuiamo la disamina delle “novità” introdotte nel contratto Funzioni Locali, sbandierato come una vittoria dalle sigle sindacali che lo hanno firmato, parlando dell’art.70, un vero capolavoro!

In sostanza, per contenere l’assenteismo, qualora questo superasse standard predefiniti (guai ad ammalarsi fuori dagli standard), non potranno essere inserite nel fondo della contrattazione decentrata le risorse di cui all’art.67, comma 3 (risorse variabili che finanziano la produttività).

Che poi, una cosa sono le assenze (ferie, malattia, visite mediche, permessi in genere) che sono assolutamente giustificate tranne che non venga dimostrato un abuso, e un’altra cosa é l’assenteismo, ovvero tutte quelle assenze ingiustificate o coperte da altri colleghi. L’art. 70 non fa alcuna distinzione. 

Centri impiego in tilt. La Uil propone di utilizzare gli ex sportellisti

L’emergenza disoccupazione che ormai quasi cronicamente avvilisce la Sicilia ha non lievi conseguenze soprattutto sui centri per l’impiego. Con il costante incremento del numero di siciliani sprovvisti di un lavoro e, tra migliaia di persone in Naspi e cantieri di servizio e lavoro, i Centri per l’impiego non riescono a produrre una soluzione idonea alla complessità del problema.

Con gli uffici ormai al collasso Giuseppe Raimondi della Uil Sicilia avanza come ipotesi risolutiva l’utilizzo degli ex sportellisti.

MATTINALE 77/ La ‘Signora’ è apparsa a Bernardette: “Via gli eretici dipendenti della Regione!” (Fonte: www.inuovivespri.it)

Pungente articolo (lettura consigliata) sull’immobilismo del governo regionale, a firma Franco Busalacchi, pubblicato su “I Nuovi Vespri”.

Busalacchi, in sostanza, attacca l’assessore alla Funzione Pubblica e il presidente della regione scrivendo, in buona sostanza, che, per nascondere il proprio immobilismo soprattutto su determinazione dei carichi di lavoro e ricognizione delle necessità dell’organico sia al centro che alla periferia, si inventano un’inutile circolare sul recupero dei ritardi, già regolamentato dal vigente CCRL, per darla in pasto a qualche giornale locale.

Dipartimento Acqua e Rifiuti. I regionali non bastano. L’assessore cerca 25 consulenti

Il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti cerca 25 esperti per la redazione del piano regionale di gestione dei rifiuti. Gli incarichi dureranno da un minimo di 8 mesi a un massimo di 18 mensilità. I professionisti incaricati assisteranno e supporteranno le strutture regionali nell’elaborazione del piano d’azione per la gestione dei rifiuti nell’Isola. Costeranno circa 1,6 milioni di euro.

Anziché lavorare alle direttive per il rinnovo dei contratti la Funzione Pubblica continua a emettere circolari demagogiche

E’ SOLO FUMO NEGLI OCCHI?

Palermo, 19 giugno 2018.

Durante gli ultimi incontri sindacali, convocati dall’Assessore alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso, il 29 maggio e il 6 giugno scorso, la rappresentante del Governo ha ribadito più volte che la Funzione Pubblica era impegnata, già da alcuni mesi, alla redazione delle Direttive da inviare all’ARAN Sicilia per l’avvio delle contrattazioni relative ai rinnovi dei contratti del comparto e della dirigenza.

L’Assessore al ramo ha anche, in quelle sedi, condiviso l’esigenza di accelerare al massimo l’avvio dei rinnovi contrattuali per dare, finalmente, un nuovo impulso al rilancio dell’Amministrazione regionale.

Da allora a ora, però, si ha la sensazione che gli Uffici di Viale Regione Siciliana siano stati in tutt’altre faccende affaccendate, stando ad alcuni atti amministrativi che, a cadenze regolari, danno la sensazione di essere stati emessi ad arte consentendo a certa stampa scandalistica e scandalosa di rimettere in moto la macchina del fango contro l’intera categoria dei regionali.

La circolare n. 16155, la n. 30274 e la 64463 inerenti ad esempio, rispettivamente, la mobilità del personale e il recupero di somme a seguito di debiti orari hanno il sapore di precisazioni ultronee di norme già scritte utili soltanto, appunto, ad alimentare attacchi mediatici contro una incolpevole categoria, allo scopo di mascherare, come nel passato, l’incapacità della classe politica di turno nel gestire la cosa pubblica.

Che senso ha, infatti, rimarcare una circolare sulla mobilità selvaggia del personale che non è certamente una atto utile a migliorare le performance della pubblica amministrazione dal momento che tutti i responsabili dei dipartimenti chiedono personale e non sono assolutamente disponibili a disfarsene per nessun motivo?

E che utilità ha avuto commissionare al Dirigente generale alla Funzione Pubblica una circolare su norme, già chiaramente scritte, relative al recupero di eventuali debiti orari e che ha avuto il solo effetto di consentire l’apertura di una prima pagina di un giornale per mettere nuovamente alla gogna una intera categoria di lavoratori?

COBAS-CODIR, SADIRS, SIAD E UGL-FNA non ci stanno, non potENDO accettare ancora a lungo questo tipo di attaccHI e chiedono con forza che fine abbiano fatto le direttive per i rinnovi contrattuali, che fine abbia fatto il pagamento del FAMP 2017, che fine abbia FATTO l’insediamento della nuova governance dell’ARAN Sicilia.

CHIEDONO, PERCIO’, ALL’ASSESSORE ALLA FUNZIONE PUBBLICA UN INCONTRO URGENTE AL FINE DI RIPRISTINARE L’AVVIO DI UN PERCORSO COMUNE UTILE AGLI INTERESSI DELL’AMMINISTRAZIONE, DEI LAVORATORI E NON DELLA DEMAGOGIA.

www.codir.it

Art. 69 del CCNL Funzioni Locali – Differenziazione del premio individuale

L’art. 69 del CCNL Funzioni Locali (differenziazione del premio individuale) prevede che, ai dipendenti che conseguono le valutazioni più elevate, secondo quanto previsto dal sistema di valutazione dell’ente, venga attribuita una maggiorazione del premio individuale, da stabilirsi in sede di contrattazione decentrata, ma che non potrà essere inferiore del 30% del valore medio del premio attribuito al personale dell’ente. La contrattazione decentrata dovrà stabilire inoltre la “limitata quota di personale” cui attribuire la maggiorazione.


Breve commento

Premiare con una maggiorazione chi lavora di più o chi lavora meglio degli altri è, senza dubbio, uno stimolo per tutti a dare il meglio sé.

Ma, anche in questo caso, siamo sicuri che le valutazioni dei dirigenti saranno imparziali?

Siamo sicuri che i dirigenti non si lasceranno influenzare anche solo per in parte da “suggerimenti” che possono arrivare dalla politica o dal sindacato?

Siamo sicuri che il dirigente sarà guidato nella sua scelta solo dal lavoro svolto e dal merito e non anche da piccole antipatie o ripicche?

Purtroppo le valutazioni per l’attribuzione dell’art. 94 del vigente CCRL (nei dipartimenti dove è stato attivato) non costituiscono un buon precedente.

Quale potrebbe essere la soluzione per stimolare al massimo l’obiettività valutativa dei dirigenti?

Premesso che nessun sistema di valutazione può dirsi oggettivo e giusto, si potrebbe introdurre un sistema di valutazione incrociato in cui anche il comparto valuta la dirigenza già adottato con successo in alcune amministrazioni a cominciare da alcune università, e, solo successivamente, adottare questi istituti premiali.

A TUTTI GLI ISCRITTI AL COBAS-CODIR

Su richiesta di tantissimi iscritti è stata rilanciata l’attività del Codiclub, l’associazione collegata al nostro sindacato che si occupa anche di stipulare convenzioni, promuovere eventi e cercare vantaggi per gli iscritti al sindacato anche in relazione all’organizzazione del tempo libero, etc.
E’ stata pubblicata, pertanto, una nuova versione, rivista nella veste grafica e aggiornata nei contenuti, del sito web https://www.codiclub.it, che, a breve, sarà raggiungibile pure dal sito storico del sindacato www.codir.it.
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Disponibili viaggi organizzati, vacanze esclusive, eccellenti convenzioni sanitarie, appositamente studiati per la convenienza di tutti.

I Segretari Generali: Dario Matranga, Marcello Minio

Progressione economica all’interno della categoria (Art. 16 del CCNL Funzioni Locali)

Continuiamo la disamina delle “novità” introdotte nel contratto Funzioni Locali, sbandierato come una vittoria dalle sigle sindacali che lo hanno firmato, parlando delle progressioni economiche che dovranno essere riconosciute, in modo selettivoad una quota limitata di dipendenti, sulla base della valutazione delle performance del triennio precedente (stiamo parlando delle cd. schede di valutazione).

Nella sostanza, i sindacati firmatari del contratto hanno consegnato nelle mani della dirigenza la possibilità di carriera economica dei lavoratori.